No, non mi sembra corretto, in particolare il punto 3 che non può essere svincolato od in opposizione al 2.
Innanzitutto si dovrebbe precisare se il sartiame è continuo od interrotto.
La prima regolazione delle alte va fatta in banchina, dunque una prima tensione va data a tensiometro (se la si sa) o ad occhio, ma con intermedie e mastra libere.
Va oltrepassato di poco il prebend target e poi va raggiunto con una leggera tensione delle intermedie e inzeppando ma senza forzare la mastra.
Da qui si distingue se le sartie sono interrotte o continue: nel primo caso cazzando le alte vanno in tensione anche le intermedie, nel secondo bisogna cazzarle tutte in proporzione.
Poi si prova e si regola tutto in modo che l'albero stia dritto nelle condizioni medie che si sono stabilite, con la opportuna tensione di strallo e di alte.
Successivamente si verifica con quali tensioni di strallo si ha la potenza richiesta nelle altre condizioni e l'albero in senso trasversale dovrà rimanere diritto: in senso longitudinale, lascando lo strallo diminuirà il carico di compressione, l'albero si raddrizzerà e diminuiranno le tensioni sulle sartie (le intermedie a riposo potrebbero anche andare leggermente in bando), viceversa cazzando lo strallo aumenterà il carico di compressione e l'albero andrà in appoggio sulle intermedie.
Si potrà fare qualche leggero aggiustamento sulla tensione delle intermedie e sulla zeppa della mastra per modificare il bend in navigazione, condizionato nella parte alta dal tiro del paterazzo, ma, dato che la flessione laterale è interconnessa a quella longitudinale perchè le sartie lavorano su un piano intermedio ai due, l'albero starà diritto trasversalmente in uno strettissimo range di bend longitudinali.....dunque la randa dovrà sposarsi all'albero e non viceversa....
A tale proposito leggi anche questa discussione:
http://217.199.14.65/topic.asp?TOPIC_ID=...hichpage=1
Sento che dovrei passare più tempo a Salerno


