Qualcuno potrebbe obiettare che lo studio sulle prestazioni andrebbe fatto prima di effettuare modifiche strutturali allo scafo.
Ebbene, avrebbe ragione. Ma a me piacciono le sorprese
Negli ultimi due mesi ho lavorato alla creazione di una spiaggetta di poppa, con una modifica strutturale dell'opera viva effettuata con un prolungamento della linea 'naturale' dello scafo.
La foto seguente illustra meglio di mille parole. I lavori ormai sono quasi completati mancano solo le rifiniture; la foto è stata scattata all'inizio dei lavori e serve per dare un'idea della modifica:
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Informazioni al contorno: lunghezza fuori tutto scafo originale: 8,30 mt, 7 mt al galleggiamento. Peso 3,3 tonnellate (pesata di recente).
L'allungamento è di 40 cm (se calcolato come proiezione orizzontale qualche centimetro di meno).
Da ferma la linea di galleggiamento è a 5cm all'estrema poppa, quindi la 'prolunga' in queste condizioni è quasi completamente fuori dall'acqua.
In condizioni pre-modifica si notava un significativo 'appoppamento' in tutte le conzizioni di navigazione, sia a vela che a motore, con la creazione di una certa turbolenza sulla scia.
Premetto che la modifica l'ho eseguita principalmente per comodità di salita, discesa in mare, doccetta, ecc... per la gioia a felicità delle donne di casa.
Un eventuale miglioramento delle prestazioni chiaramente sarebbe sempre ben accetto.
Un primo test l'ho eseguito lunedì scorso dopo il varo. Solamente a motore e all'interno dell'ampio specchio acqueo del porto di Voltri, con vento forte sia a favore che contrario.
Prima di illustrare le mie prime impressioni e le ipotesi mi piacerebbe avere un parere da parte vostra su cosa avrei dovuto aspettarmi (in meglio o in peggio). Non vorrei condizionare le opinioni.