(25-08-2014 09:03)palve Ha scritto: Chi respira aria compressa le prime volte tende a respirare molto profondamente facendo ampia scorta di aria.
Questo può essere pericoloso perchè lascia un minor margine di ulteriore espansione ai polmoni. Inoltre questo produce grandi variazioni dell'assetto (espansione cassa toracica = maggior galleggiamento). Bisogna ventilare in modo non più ampio del normale e senza pause inspiratorie.
Compensare le orecchie eseguendo la manovra del valsalva (senza esagerare!) e compensare la maschera immettendovi aria dal naso. Evitare assolutamente di immergersi con occhialini (la maschera deve essere in comunicazione con il naso altrimenti non si può compensarla) e con tappi nelle orecchie. Le lesioni timpaniche sono molto dolorose e l'acqua fredda nell'orecchio medio provoca vertigini molto forti. Una maschera in ventosa durante la risalita provoca la rottura dei capillari degli occhi.
Le considerazioni mi sembrano corrette ed estremamente pratiche, sinceramente vedo molto allarmismo certamente andare sott'acqua non è come fare due passi per strada ma entro i 10 metri e quindi per controllare la barca ancora meglio visto che al massimo si parla di 3 metri si è in zona di grande sicurezza, basta avere certi accorgimenti come palve ha sottolineato ma non si parla mica di immersioni profonde.