24-01-2015, 16:04
(24-01-2015, 15:46)ZK Ha scritto: e' un po lo stesso concetto che si e' discusso per la barca poggiata sulla chiglia, se pensi che si deformi lo scafo per effetto della tensione delle sartie.. non ci navigare, vuol dire che hai una barca di ricotta.Mai sentito parlare di "fluage"?
quanto alle sollecitazioni quelle pericolse sono sempre quelle di inerzia, vedi ponti che crollano sotto l' effetto del venticello ecc.
e' il solito concetto della barca ormeggiata, cime cazzate o lasche? se non ci sono problematiche connesse alla marea-risacca, meno la barca si muove meno energia cinetica immagazzina e minori sono le sollecitazioni sull' ormeggio.. vale lo stesso per le sartie, anzi, se la barca e' sull' invaso quell' energia la scarica sulle taccature invece di distribuirla su tutto la scafo e disperderla per attrito in acqua, forse salvaguardi le parti strutturali (che non ne hanno bisogno) ma di scuro lo scafo non gradisce, e' come prenderlo a martellate ad ogni vibrazione dell' albero.
in generale non devono spaventare le tensioni conosciute e calcolabili,(quelle sono state calcolate) devono preoccupare quelle di risonanza-inerzia, che sono valutate a occhiometro.
Ad ogni modo convengo con te che vetroresina, acciaio, alluminio, carbonio non sono ricotta e forse spesso ci sono troppe pippe mentali.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
Leandro
