Se aveva fatto molto freddo, l'indurimento dell'olio nell'invertitore può aver reso difficile l'innesto, a mio parere, però, la tiranteria va regolata.
Quando la cuffia gocciola è tempo di pensare alla sua sostituzione, ma non c'è fretta: quando gira di solito tiene meglio di quando sta ferma.
Un giro di grasso dato con il dito intorno all'asse, mentre gira piano risolve il problema finché gira.
Si racconta di un tipo a cui avevano categoricamente diagnosticato l'affondamento se non avesse immediatamente cambiato la cuffia, si trattava del solito meccanico nel marina di transito durante un lungo trasferimento.
Il tipo era un po' preoccupato e ci siamo sentiti al telefono, ha fatto come suggerito, è tornato a Monfalcone da Leuca (o Reggio, non ricordo bene), senza problemi e senza che la cuffia perdesse, tanto è vero che l'ha cambiata molto tempo dopo e ha corso parecchio prima: c'è qualcosa di scritto in un qualche vecchio thread al proposito.
Cosa aveva fatto?
Aveva preso una siringa da 5 cc (piccola), tolto l'ago, tagliato il beccuccio a fetta di salame molto rastremata, l'aveva riempita di grasso (blu, al litio, vaselina non dilavabile, va tutto bene) poi, pizzicando la cuffia per alzare leggermente il labbro, ci aveva infilato dentro con delicatezza il beccuccio, tenendo la parte tagliata a contatto con l'asse, e spremuto fino a fare uscire molto grasso dal bordo della cuffia; aveva ripetuto l'operazione nei tre punti possibili (destra, sinistra e sopra, perché sotto non ci si va), fatto girare un po' l'asse e ripetuta tuta le procedura.
L'operazione, consigliata anche dai meccanici d'antan, molto pragmatici e risolutivi, è chiaramente un ripiego, ma funziona e tiene ed è uno di quei provvisorio/definitivo che in barca semplificano molto la vita, aiutando a tirare là quel tanto che basta per dormire tranquilli.
Tacerò dello spago imbevuto girato attorno all'asse e cose simili, per non creare un caso.
Una parola sull'uscita "a rischio": sono barche a vela, la propulsione principale è la vela, il motore è ausiliario: un comodo ed utile ausilio per le manovre in porto.
Ma senza ci si fa ugualmente, un po' di pratica ed un po' di disperazione fanno il resto.
D'altra parte, dato il tipo di motore la barca non deve essere grandissima, quindi di facile maneggio.
E poi, se lui se l'è sentita....incosciente, forse, propizia l'occasione per imparare:
A) a manovrare a vela;
B) ad essere più prudente e meno sicuro di se stesso.
Ma è andata bene e questo è ciò che conta, tranquilli, la prossima volta, se ci sarà una prossima volta, ci pensa e magari ci rifà.