Ora io non conosco la scala dalla quale sono stati tratti quei valori, conosco la scala elettrochimica degli elementi che mi risulta corrispondere a quella qui riportata:
http://www.ing.unitn.it/~colombo/VAIADIN...OSIONE.htm espressa come potenziale rispetto all'elettrodo di riferimento a idrogeno.
In detta scala (che qui riporto ordinata per tensioni) si legge chiaramente che, in scala di corrodibilita', il piu' aggredibile e' il magnesio e il meno aggredibile l'oro (e su questo siamo tutti d'accordo) :
Mg -2,38
Al -1,66
Mn -1,18
Zn -0,76
Cd -0,4
Co -0,28
Ni -0,233
Sn -0,136
Pb -0,126
S 0,14
Cu 0,337
Fe 0,44
Acciaio al Cr 0,61
Ag 0,8
Acciaio al Ni/Cr 0,82
Cr 0,92
Pt 1,2
Au 1,68
risulta quindi evidente quanto ho affermato visto che lo zinco si trova con riferimento all'alluminio dal lato dei metalli meno corrodibili di questo.
In ogni caso si parla normalmente di "erosione anodica" per le reazioni al polo positivo di una cella e di "deposizione catodica" per le reazioni al polo negativo, tali definizioni penso siano esplicative.
In quanto all'ossidazione spontanea dell'alluminio quale protezione non ci farei un gran conto, prova a collegare al puntale rosso (quello positivo) di un tester un pezzo d'alluminio (non gia' ossidato) e al puntale nero (quello negativo) un pezzo di zinco o rame, imposta il tester su resistenza ed immergi i due metalli in acqua salata, vedrai scorrere corrente indicata da un basso valore di resistenza indice sicuro che la protezione da ossidazione spontanea all'aria e' assolutamente insufficiente (l'ossido che si forma e' sottilissimo, in struttura eterogenea con vaste porosita', per proteggere adeguatamente l'ossidazione deve essere eseguita con ben altri e piu' energici metodi uno dei quali lo descrissi in questo Forum).