IanSolo
Vecio AdV
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RE: Elica corrosa da correnti galvaniche
Mi spiace dover replicare in questo modo perche' non e' il mio modo di relazionare ma essendo evidente che non e' possibile far comprendere cio' che ho scritto circa i potenziali di scarica degli elementi devo far presente che di istruzione base sono un chimico e per professione, sono stato (ora mi sono ritirato) responsabile tecnico per qualche decennio di un laboratorio chimico e di varie linee galvaniche di produzione (oltre ad altri settori) e presso le aziende in cui ho lavorato ho contribuito al deposito di alcuni brevetti sull'elettroerosione, ho quindi un'idea tutt'altro che vaga circa cio' di cui stiamo parlando, sono quindi dispiaciuto da questo rifiuto a comprendere.
Gli esperti di corrosione cui viene fatto riferimento hanno scritto solo una relazione mirata ad una piuttosto ristretta casistica e le loro affermazioni non rivestono carattere di generalita' (trattamento piu' generale ed esaustivo si trova sui testi di chimica-fisica nei capitoli di elettrochimica e potenziometria a cui rimando chi fosse interessato).
Non riprendero' piu' questa parte di discussione poiche' mi pare non portare a conclusioni.
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anche qui errore grave a mio avviso con il tester in OHM non puoi misurare un amperaggio (conduzione) quella che vedi è una resistenza e comunque dimostra solo che l'acqua salata è un ottimo eletrolita.
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Risulta qui necessario spiegare che un tester quando misura resistenza applica, mediante un alimentatore interno, una differenza di potenziale e contemporaneamente MISURA LA CORRENTE che attraversa la resistenza collegata ai suoi puntali, si tratta quindi certamente di una misura di conduzione (suggerisco di procurarsi un testo di fisica e leggere quanto viene spiegato circa la legge di Ohm). In realta' il sistema di misura e' lievemente diverso ma basato sullo stesso principio, non lo illustro solo per non espandere troppo questo scritto.
Per poter misurare la conduzione di un elettrolita e' necessario che gli elettrodi immersi in esso non siano isolati, il fatto che si riveli una conduzione significa INEQUIVOCABILMENTE che gli elettridi (in questo caso di alluminio) sono conduttori ovvero che la presunta spontanea protezione da ossidazione in aria non e' assolutamente efficace a differenza di quanto viene dimostrato nel secondo esperimento in cui viene utilizzato un elettrodo perfettamente ossidato e stabilizzato a caldo. La stabilizzazione a caldo e' necessaria per ottenere l'aggregazione e compattazione della struttura colonnare dei cristalli di ossido di alluminio formati durante l'accrescimento elettrolitico che, creando strutture ad alta compressione (la molecola di ossido ha dimensione maggiore dell'atomo di alluminio) non riescono ad assestarsi lasciando spazi intercristallini che non portano al completo isolamento e protezione.
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20-04-2015 23:09 |
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