La soluzione che ho adottato io da molti anni è stata quella di prevedere uno strallo amovibile a ridosso del tamburo dello strallo principale.
Quando le condizioni lo richiedono, avvolto parzialmente l'avvolgibile si mette in forza lo strallo amovibile, si agganciano i garrocci e la mura, si annoda la scotta sopravento e la drizza, si torna in pozzetto e si issa, mentre si vira si avvolge quasi completamente l'avvolgibile. Una volta regolato si aggancia una fettuccia alla bugna di scotta dell'avvolgibile, si recupera la scotta e si annoda al nuovo fiocco e si arrotola ancora a spirale la fettuccia che poi si dà volta sul pulpito.
Importante è avere sempre una vela di prua che porta e protegge dalla caduta il prodiere.
Uso ancora la tormentina (10 mq) originale modificata a garrocci, uno Yankee originale modificato come sopra e un olimpico in Mylar triradiale fatto apposta.
Anche con condizioni dure riesco ancora a fare il cambio di vela da solo senza problemi, volendo si può agganciare i garrocci allo strallo ancora alla base dell'albero, con la vela nel sacco e poi, rapidamente mettere in forza lo strallo a prua e sfilare il sacco dopo aver assicurato mura, scotta e drizza (ideale agganciare i garrocci in ordine alla cima di chiusura del sacco e lasciare le bugne di scotta e mura e la penna in ordine sopra tutto).
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