France WLF Sailing Team
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RE: strumenti (e tabelle) sul reale o sull'apparente?
Partiamo dal presupposto che il dato serve allo skipper per predire la velocità della barca e coadiuvarlo sulla scelta tattica delle vele che dovrà issare per una tal direzione da seguire.
Poniamo che sei a Genova e devi andare alla Giraglia con Maestrale, a seconda di che vele hai a riva generi un apparente diverso sia di direzione che intensità: randa-fiocco (apparente sostenuto e direzione piuttosto larga, quasi pari al reale), oppure randa-gennaker (apparente più basso e direzione più orzata, quasi un traverso ..ma dipende dalla barca ovviamente).
Ora, metti che sei in movimento fuori dal porto e devi decidere quale vela tirare fuori ..come fai se la tabella l'hai scritta con l'apparente, che è figlio delle vele issate al momento in cui hai redatto la tabella stessa? Tanto meglio redigere la tabella partendo dal reale e con vele diverse ed annotarsi le prestazioni della barca di volta in volta, così alla prossima occasione sai già la velocità della barca in funzione del vento reale.
Altro esempio, sempre sulla stessa tratta Genova-Giraglia ad un certo punto il vento gira a Pontente, metti che in quel momento sei con il Gennaker issato e non ti regge il nuovo vento più orzato quindi poggi mentre pensi alla nuova vela da issare, come fai a decidere la nuova configurazione di vele se il dato che hai è "viziato" da una tabella scritta con l'apparente e mentre la consulti stai correndo con gennaker al lasco ma devi orzare di (esempio) 20° per tornare in rotta?
Meglio quindi basarsi universalmente sul reale.
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03-11-2016 17:43 |
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