19-09-2018, 09:23
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2018, 09:24 da S.Barbara.)
Su queste pagine avevo già scritto la mia esperienza a proposito di bulbo in ghisa.
Confermo i suggerimenti di Andros.
Sinteticamente:
- la ghisa ha tante micro-porosità che trattengono il sale (considerato uno dei migliori distaccanti).
- prima di tutto bisogna togliere gli strati di vernice o con discatura o con sverniciatore; la sabbiatura tappa le microporosità con dentro il sale che, in breve tempo genera le bolle di distacco della vernice;
- lavare molto ma molto bene con idropulitrice ad altissima pressione (230 bar, 500 bar sarebbe meglio) e testina rotante; questa operazione serve a lavare le microporosità dal sale;
- a questo punto, dopo aver asciugato con aria compressa, se proprio si vuole aumentare il grip, si può sabbiare, ma non è indispensabile;
- asciugare con aria compressa e passare subito una prima mano di fondo epox con additivi (*);
- altre due o tre mani di fondo epox con additivi, ma senza aspettare tanto, in modo di fare "bagnato su bagnato" per evitare la indispensabile carteggiatura fra una mano e l'altra.
- segue carteggiatura ed altre mani del ciclo previsto.
Io ho fatto questa operazione da ormai una decina di anni ed ancora sembra nuova!
(*) io ho usato il ciclo Cecchi con i suoi additivi, ma ci sono cicli equivalenti.
B.V.
Confermo i suggerimenti di Andros.
Sinteticamente:
- la ghisa ha tante micro-porosità che trattengono il sale (considerato uno dei migliori distaccanti).
- prima di tutto bisogna togliere gli strati di vernice o con discatura o con sverniciatore; la sabbiatura tappa le microporosità con dentro il sale che, in breve tempo genera le bolle di distacco della vernice;
- lavare molto ma molto bene con idropulitrice ad altissima pressione (230 bar, 500 bar sarebbe meglio) e testina rotante; questa operazione serve a lavare le microporosità dal sale;
- a questo punto, dopo aver asciugato con aria compressa, se proprio si vuole aumentare il grip, si può sabbiare, ma non è indispensabile;
- asciugare con aria compressa e passare subito una prima mano di fondo epox con additivi (*);
- altre due o tre mani di fondo epox con additivi, ma senza aspettare tanto, in modo di fare "bagnato su bagnato" per evitare la indispensabile carteggiatura fra una mano e l'altra.
- segue carteggiatura ed altre mani del ciclo previsto.
Io ho fatto questa operazione da ormai una decina di anni ed ancora sembra nuova!
(*) io ho usato il ciclo Cecchi con i suoi additivi, ma ci sono cicli equivalenti.
B.V.
