17-09-2020, 16:06
(17-09-2020, 12:47)albert Ha scritto: Allora, te l'ho chiesto perchè se il sartiame è interrotto, aumentando la tensione della verticale aumenti di più in proporzione quella della diagonale che è più corta, dunque ottieni l'effetto opposto di quello desiderato.
L'instabilità della parte alta è dovuta quasi certamente alla tensione insufficiente del tratto di verticale dalla prima crocetta all'attacco sull'albero, tensione che probabilmente si scarica sulla diagonale.
Lasca le diagonali di pari giri se l'albero è diritto, finchè non hai più tensione; ristabilisci la tensione delle verticali che si saranno lascate, ovviamente il prebend dell'albero sarà aumentato, dunque ridai una moderata tensione alle diagonali fino a stabilire il bend desiderato: di solito al massimo un giro di arridatoio più di quel che si riesce a fare a mani nude.
Queste sono "le basi" i passi successivi richiedono di uscire in mare, vedere come si comporta l'albero e sapere o verificare con che giro d'albero è stata progettata la randa.
Grazie Albert,
Ah si certo, mi torna! Hai descritto a posteriori il motivo per cui adesso ho le D2 troppo tese: per pigrizia/inesperienza le avvitai un minimo con l'albero a terra fiducioso di velocizzare poi il lavoro aereo (mi parevano ampiamente molli con l'albero a terra), ma poi andando a cazzare il resto mi trovai con le D2 tiratissime. Le allentai un pochino, ma sicuramente non a sufficienza.
Non credevo che le diagonali alte troppo tese potessero manifestarsi un questo modo, ma ora che mi hai aiutato nella riflessione mi pare ovvio.
La randa non ho la minima idea di come sia stata progettata ed è inutile contattate il precedente armatore. Banalizzo troppo dicendo che stesa la randa su un piano si tratta di misurare quanto la parte centrale dell'inferitura è proravia rispetto alla retta che passa da mura a penna? E che in buona sostanza deve essere uguale alla profondità del pre-bending?
