(15-12-2023 21:26)ibanez Ha scritto: Secondo me la sola resina epossidica,a parte la difficoltà di farla aderire ad un vecchio teak che ha bevuto ettolitri di acqua di mare,ma infatti ho scritto che deve far asciugare BENE il legno e la resina diluita aderisce perfettamente, senza spessori... su un substrato così vivo e mobile, dopo poco si crepa e sei punto e accapo. non va data con spessori o a colata, va SPENNELLATA... quando il legno si è bagnato è a posto... voi avete in mente le colate di resina da mm se non cm... qui ne deve andare poca e con poca non c'è nessuna crepa
Questo fa capire la necessità di metterci anche il tessuto, se ci metti il tessuto allora si che crepa, perchè crei un monoblocco e noi questo non lo vogliamo ma a quel punto ti stai avviando verso la strada di veteoresinare tutta la coperta, è una scelta.
Il gozzo di mio padre fu trattato così, negli anni 60, 30 anni dopo la coperta in vtr era ancora in buone condizioni.
Avevano fatto un buon lavoro, non cerano infiltrazioni che avrebbero fatto marcire il legno sottostante.
30 anni dopo (stiamo parlando di 30 anni fa) mio padre tolse la vetroresina e riuscì a far resuscitare la coperta in teak sottostante.
l'ingiallimento di una resina epossidica è tanto piu importante quanto piu è lo spessore della stessa, tant'è che quando faccio i tavoli per colata con spessori 8cm (centimetri), l'ingiallimento è direttamente proporzionale alla reazione del cat della resina, piu è rapido e piu ingiallisce.
qui stiamo parlando di micron... da dare a pennello, liquida in un legno poroso: ingiallimento pari a zero....e comunque il teak non è bianco, ma marrone, per cui l'ingiallimento non si vedeee