25-04-2025, 07:07
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-04-2025, 07:14 da opinionista velico.)
A mio parere le fasi più importanti di questa operazione sono le seguenti (in ordine logico/temporale):
1) eliminazione meccanica di più ruggine possibile. L’ideale sarebbe riportare il metallo tutto a lucido, lasciando poi alla fosfatazione (conversione chimica) la ruggine rimasta nei microcrateri dove non si può arrivare meccanicamente;
2) eseguire immediatamente la fosfatazione ripetendo casomai l’operazione;
3) subito dopo la fosfatazione eseguire lavaggio/sgrassatura accurati e perfetta asciugatura il più velocemente possibile (io uso pistole termiche che tengo pronte);
4) applicazione del primer (antiossidante per metalli), sul supporto ben asciutto, appena conclusa la fase precedente.
Eliminata la ruggine esistente e bloccato così il formarsi di nuova ruggine, il trattamento può seguire con le normali fasi (stuccatura delle imperfezioni, ulteriore barriera, primer, antivegetativa), ma anche qui sarebbe bene non dilungarsi troppo e dare subito almeno 1 o 2 mani di epossidica appena il primer lo consente affinché il bulbo possa considerarsi ben “incamiciato”.
Bisogna infatti ricordare che la ruggine deriva da un processo di ossidazione del metallo per effetto dell’aria e dell’umidità, per cui il concetto da tenere a mente è quello di impedire velocemente, al metallo ben ripulito, di ribagnarsi e “respirare” innescando così un nuovo processo di ossidazione.
1) eliminazione meccanica di più ruggine possibile. L’ideale sarebbe riportare il metallo tutto a lucido, lasciando poi alla fosfatazione (conversione chimica) la ruggine rimasta nei microcrateri dove non si può arrivare meccanicamente;
2) eseguire immediatamente la fosfatazione ripetendo casomai l’operazione;
3) subito dopo la fosfatazione eseguire lavaggio/sgrassatura accurati e perfetta asciugatura il più velocemente possibile (io uso pistole termiche che tengo pronte);
4) applicazione del primer (antiossidante per metalli), sul supporto ben asciutto, appena conclusa la fase precedente.
Eliminata la ruggine esistente e bloccato così il formarsi di nuova ruggine, il trattamento può seguire con le normali fasi (stuccatura delle imperfezioni, ulteriore barriera, primer, antivegetativa), ma anche qui sarebbe bene non dilungarsi troppo e dare subito almeno 1 o 2 mani di epossidica appena il primer lo consente affinché il bulbo possa considerarsi ben “incamiciato”.
Bisogna infatti ricordare che la ruggine deriva da un processo di ossidazione del metallo per effetto dell’aria e dell’umidità, per cui il concetto da tenere a mente è quello di impedire velocemente, al metallo ben ripulito, di ribagnarsi e “respirare” innescando così un nuovo processo di ossidazione.
