<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da EugenioS
Il concetto è lo stesso che per il telltails del genoa: la loro posizione deve documentare un flusso laminare su tutta la randa, o sulla maggior porzione possibile o sulla porzione più grassa, quando c'è poco vento. Quindi tipicamente il più possibili paralleli all'uscita della balumina.
Il fatto che su alcune rande (praticamente tutte) quello in alto risulti troppo chiuso (e quindi manifesti turbolenza) dipende dalla fisica, e per due ordini di motivi:
1) un taglio di balumina troppo corta (si fa per dare più grasso alla vela) fa si che la stessa 'chiuda', e quindi in alto manifesta questa forma che non è più aperta a sfogare dietro.
2) a 20 metri d'altezza il vento è maggiore che a livello del mare, quindi il suo contributo rispetto all'apparente è maggiore, ergo l'apparente a 20 metri d'altezza è tipicamente una decina di gradi più alla poggia di quello a livello del mare (il numero di gradi dipende dall'andatura, dalla velocità della barca e naturalmente dalla velocità del vento).
in sintesi, l'ultimo filetto non riuscirai quasi mai a tenerlo dritto!
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ma dove l'hai letta....?

Se vuoi tenerlo dritto, scarichi al massimo la vela lascando la scotta,scaricando il vang, e, se vuoi strafare, cazzando pure il paterazzo; voglio vedere se non sventola anche l'ultimo.

ciao