Funziona, e bene anche, solo se è proporzionata alla superficie laterale della barca (non al peso, né alla lft); e la sposta con decisione; certo se il vento è esagerato e giusto di fianco è lenta, fa fatica, ma è comunque di aiuto. Se è proporzionata!
Meglio farla lavorare qualche secondo in più che in meno, perché l'abbrivio laterale di una barca non è un gran ché e l'accostata si esaurisce subito.
Se i labbri del tunnel sono leggermente avviati da prua, non ci sono nemmeno troppe turbolenze che potrebbero rallentare l'avanzamento.
Beve parecchia energia e l’assorbimento è un po’ più veloce della ricarica dell’alternatore, ragion per cui io le ho dedicato una batteria, che ho messo a prua per tenere corti i cavi e rimandando alla timoneria solo i comandi del relè.
Questa batteria la uso anche come buffer in caso di sciopero delle altre.
Come tutte le cose, bisogna imparare ad usarla: con un po’ di pratica e dosando bene timone e motore si riesce a spostare la barca lateralmente per scostarsi dal pontile anche con vento laterale e contrario (vento non tifone) e questo ha un bell’effetto coreografico sugli astanti; spesso permette di concludere elegantemente una manovra un po’ così così, o complicata.
Insomma se non c’è si fa senza e ci si arrangia anche con chiglie lunghe (magari facendo un bel cinematografo), ma se c’è, è una bella comodità.
Certo i fondamentalisti dissentono, ma quanti fondamentalisti navigano per davvero?

