Ciao Marco, molto interessante quello che hai scritto.
Mi piace veleggiare in solitario ed ultimamente ho provato le manovre con lo spinnaker.
Per la strambata in solitario ho studiato un video di pietro d'alì ed ho provato a mettere in pratica quello che avevo capito. Il risultato (con 6-8 nodi di vento), alla fine, è stato più che soddisfacente ma non so ancora cosa succederebbe con vento più teso.
Vorrei un tuo parere:
Strambata in solitario:
1)poggio, regolando braccio e scotta spi fino a 160° avendo cura di tenere il braccio un po più quadrato di quel che serve.
2)porto la randa al centro
3)poggio ancora facendo così strambare la randa sulle nuove mura e la apro quel che serve.
4)mentre il pilota automatico tiene la rotta vado a stamabare il tangone (a bilancino)
5)mi riporto sull'angolo al vento desiderato regolando braccio e scotta.
Non so se un vento più teso aiuta la manovra o rende molto difficoltoso far strambare il tangone.
A
Citazione:Marco Nannini ha scritto:
SPINNAKER IN SOLITARIA:
Premesso che non ho fatto pochissime regate con boe e anche se c'erano evitare di passarla di due kilometri era piu' importante che un'ammainata perfetta aggiungo qualche idea per l'utilizzo dello spi in solitaria. Ne ho scoppiati due alla ostar che in teoria dovrebbe essere tutta di bolina!!
ISSATA SENZA CALZA:
- parto da un'andatura tipo 140 apparente
- Sacca attaccata alle draglie subito fuori dal pozzetto, o poco piu' in la' verso meta' barca, cosi' da non dover fare avanti e indietro, braccio gia' attaccato al punto di mura e passato sul tangone. Scotta, con un segnetto a pennarello indelebile, gia' sul whinch per un'andatura in poppa quasi piena.
- recupero braccio aiutando la vela ad uscire dalla sacca senza farla cadere in acqua, ma anzi rimanere lungo la base dei candelieri, recupero fino a portare il punto di mura contro il tangone e se riesco metto gia' un po in tensione per non sbattere contro il fiocco quando sara' rullato.
- maniglia del winch sul primario del braccio, e una pronta per la drizza
- rollo fiocco fino a ridurlo quasi ad una tormentina, metto in tensione (questo mi aiuta a prevenire le caramelle, facoltativo)
- telecomando pilota automatico, piu' 20, mi porto quasi in poppa, tipo 160 apparente, randa completamente lasca a coprire l'issata
- isso come un disperato, fino a dove arrivo, squadro braccio, lo spi si gonfia a punto. cazzo se occorre drizza, rollo quel che rimane del fiocco.
- meno 20 o cosa serve per far rotta sul telecomando, regolo braccio e scotta.
CON CALZA:
- come sopra, ma dopo l'issata e la cazzata di braccio, sfilo la calza etc
AMMAINATA IN SOLITARIA
- poggio progressivamente verso un buon 150-160,
- butto a mare il braccio, e mi assicuro che sia tutto bello libero alla traina
- butto a mare la drizza, e mi assicuro che sia libera
- drizza con un giro sul winch, uno solo
- scotta, controlla e ricontrolla che sia ben fissa, anche in bitta se vuoi
- poggio dieci sul pilota automatico
- mi apposto a portata di mano della scotta
- in sequenza rapida, sparo il braccio togliendolo completamente dal winch, apro lo strozzatore di drizza (l'attrito dell'acqua e il giro su which fanno da frizione, lo spi viene giu' alla velocita' giusta) recuperando lo spi dove nello stesso posto dove lo avevo issato... direttamente nella sacca, che per pigrizia non avevo mai riposto.
Ovviamente ci sono tutte le varianti dove le cose non vanno cosi' bene...
STRAMBATA:
Ammaina, e issa. Ci metti di meno che a sbrogliare una caramella