Scott
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Le manovre per la regolazione della randa
Anche noi, come Mania, siamo un po' viziati in fatto di vento. Abbiamo frequenti bonacce ma si attende e quando il vento sale raramente sta sotto i 10-12 nodi di reale. Anche le termiche estive sono molto gradevoli nel nostro golfo, quelle di mare, arrivano, in certi giorni, anche a 18 nodi.
Tornando alle regolazioni. Sulla carta e su basi teoriche è sempre tutto abbastanza semplice e lineare. In mare poi le cose cambiano ti accorgi che, con quella modesta intensità di vento e con quella andatura, la barca potrebbe andare di più. E ti poni tante domande sulle regolazioni. I filetti, il grasso, le pieghine lungo l'inferitura, la tensione della base, il paterazzo. Queste regolazioni sono talmente fini che quando riesco ad azzeccarle, raramente, sento la barca che va, il vento apparente che incrementa, mi complimento con me stesso ma contemporaneamnete strizzo l'occhio alla fortuna.
Forse potrebbe essere interessante riuscire a dare un ordine di importanza alle varie regolazioni e/o ordine di esecuzione
cronologico. Ad esempio potrebbe essere più importante la regolazione del grasso rispetto alla regolazione del paterazzo (è un esempio). Oppure converrebbe prima regolare la drizza e dopo il paterazzo.
Naturalmente ci possiamo ragionare sopra per giustificare le diverse scelte.
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23-12-2010 03:47 |
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