Checché ne dica Bullo, ma non voglio entrare in polemica
, abbracciare settanta chili e gettarli fuori bordo anche solo superando le draglie, su una tuga che salta come un cavallo brado e bagnato, magari con un filino di panico o di ansia, non è un esercizio da poco e si rischia di farsi parecchio male.
In due, belli robustini e allenati, abbiamo fatto fatica a maneggiarla per portarla in pozzetto (come ho detto) e lì la disperazione c'era.
Per metterla sul carrello, per portarla alla revisione, in due belli tosti facciamo fatica a maneggiarla, e siamo sul pontile che sta fermo e all'asciutto.
Salire da dentro con settanta chili a peso morto, bagnati, scivolosi e senza buoni appigli, è quasi da circo Togni.
Ci sono poi anche due altri rischi: che non si leghi la barbetta (anche solo perché il guscio ti scappa da mano) e d è triste vedere lo scatolone che se ne va per i fatti suoi; oppure che nel maneggiarla si tiri, o s'impigli, la barbetta e la zattera si apra a metà strada.
Tempo fa un tipo lì in marina ha distrutto una Volvo familiare aprendo per sbaglio la zattera nel baule.
Quindi fuori, su un supporto qualunque purché molto solido e per verificarlo, basta aggrapparsi in due e strattonare con tutta la forza che si ha, per vedere se regge: meglio che si strappi tutto al pontile che vedere la zattera andarsene con l'onda.
Ma un sistema semplicissimo per capire c’è: si piglia l’oggetto abbracciandolo teneramente, lo si solleva, lo si porta in quadrato, poi lo si riporta su, naturalmente da soli, perché quando serve davvero la seconda mano, difficilmente, la si trova lì pronta.
Se il tutto si riesce a fare due volte di fila, allora la zattera può stare giù, diversamente, se si vuole comunque lasciare giù, conviene farsi delle domande, cercando di non mentire a se stessi.
Una nota a margine del supporto esterno con le cinghie di ritenuta: quanti lasciano sempre armato sul/sotto/di fianco, ma pronto e facilmente sfilabile, un bel coltello da sub ben affilato? Perché sciogliere nodi nel casino, non se ne parla nemmeno, e sganciare fibbie con cinghie bagnate non è semplicissimo e veloce.
Un tipo con alle spalle un paio di giri del mondo, mi ha insegnato a lasciare uno di quei coltelli a piede d’albero, uno sulla colonnina del timone, uno sul pulpito di prua, dicendomi che spesso tagliare e più veloce che sciogliere, specie con cavi bagnati e dita gelate, io che sono esagerato e so che fino ad ora ha sempre avuto ragione lui, ne ho appeso uno anche alla scaletta interna.
Lo stesso tipo mi consigliato di attrezzare i giubbetti autogonfiabili con fischietto (serio), luce strobo e luce fissa, coltello pieghevole da vela, inserendoli nella tasca.