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cordone ombelicale in treccia dyneema
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cordone ombelicale in treccia dyneema
Citazione:luciano sanna ha scritto:
Ho letto e sentito in banchina tante discussioni al riguardo e ne ho sentite di tutti i colori;
chi si attacca alle draglie
chi lascia una cima galleggiante di 20-30 m. in acqua per potersi aggrappare
chi usa il cordone inferito sulla schiena
chi usa il cordone elastico e chi rigido
chi lo mette esterno alle sartie e chi interno
chi lo usa lasco per facilità di movimento e chi tirato
insomma, mille scuole di pensiero.
A mia modesta opinione il parere che ho condiviso maggiormente è quello dei solitari che si legano molto corto per il principio fondamentale di non dover MAI cadere in acqua, ma cadere o scivolare rimanendo sempre dentro la barca.
Se si cade in acqua tirarsi su è molto, ma molto arduo.
L'estate scorsa provammo con degli amici a fare una prova; alla velocita di tre nodi a motore mi calai in acqua e provai ad arrivare alla barca tirandomi da una cima di soli due metri. Ero in costume, d'estate e con gente a bordo. Lasciando quella velocità fissa e nonostante non sia un seghino, non ce la feci. La spinta dell'acqua provocata da quella bassa velocità aveva una forza contraria che non immaginavo.
Pensando di essere con cerata, stivali ed altro mi sono venuti i brividi.
La norma di sicurezza che si dovrebbe seguire sarebbe quella di non cadere mai fuori. MAI!
Che a questo ci si arrivi con questa o quella posizione di Life-Line, di cordone e con quali moschettoni andrebbe visto da barca a barca, se si va da soli o in equipaggio e che ruoli sono svolti.
Sin quando si sta nei vari governi di pozzetto l'ideale sarebbe la Life - Line centrale dentro il pozzetto stesso, in modo che in ogni caso non si scivoli o cada fuori.
Diverso per quando si va a prua per una manovra dove le Life Line dovrebbero essere il più vicino possibile alla mezzeria della barca e non lungo le falchette. Meglio anche in questo caso staffarsi molto corto, anche perchè nel caso di navigazione tipo solitaria e di lungo raggio, non si va spesso a prua, anzi il contrario; e se lo si fa meglio perdere il minuto in più per il disagio di un cordone corto che finire a mare, anche perchè finendo in mare a prua, tirarsi su diventa quasi impossibile se si ha una barca a murate alte.
Poi chiaramente e come dicevo prima, è una mia modesta opinione.

quoto
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-12-2011 05:23 da paparog.)
10-12-2011 05:22
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