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Lord il boma lo blocchi mettendo una ritenuta sottovento e cazzando la scotta sopravento.
Quando si è costretti ad alzare solo la tormentina, vuol dire che c'è burrasca e onda, non si può fare una bolina normale ma bisogna accontentarsi di stringere gli70°/80° la vela non va cazzata a ferro deve avere un pò di grasso, il forte sbandamento renderà la barca leggermente orziera, se questo non avviene bisogna issare un fiocco più grande.
Di solito quando si alza si è a secco di vele alla cappa secca a prua ci vai carponi portandoti il sacco, la mura munita di moschettone esce dall'apertura del sacco ed è la prima cosa che va incocciata sulla landa, questo per non perdere la vela in acqua colpo di mare, si tira fuori dal sacco e lo si lega da qualche parte, quello dietro alle tue spalle ti porge la drizza e lega le scotte ( questo stando legati alla life line) torna in pozzetto col sacco, mentre issano a prua ancora un'attimo controlli che tutto fili liscio e poi torni in pozzetto.
La randa per essere efficace la terza mano deve arrivare a metà della P.
Se si va di sola randa con tre mani si deve lasciarla lasca sui 30° rispetto all'asse longitudinale
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Dimenticato le barche moderne vanno bene con solo la il fiocco da tempesta.
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La situazione a cui mi riferisco in particolare è la Middle del 2014. Io non c'ero poichè ho avuto un problema.
Il vento previsto a 30 nodi ha superato i 50 e le onde variavano tra i 5 è gli 8 metri.
L'andatura nel caso specifico era lasco.
Nel racconto mi è stato detto che la barca, un 40 piedi, andava in straorza per la troppa vela a prua. Aveva la randa completamente amminata.
Non si tratta di un colpo di vento o di una regata di 3 ore, ma una situazione eccezionale durata per 20 ore. o Di un groppo dove tiri giu tutto e aspetti un'ora che tutto passi.
Fino a 30/35 nodi, come ho scritto ho fatto cambi di vela a prua senza grossi problemi, ma mi sono chiesto in quella condizione quale fosse la soluzione migliore. A detta del comandante la barca era poco bilanciata.
Con 7 metri d'onda non so qaunti di noi andrebbero a prua a cambiare vele.
Poi mi sono invece immaginato guadando i video della Sidney cosa può voler dire bolinare con 40 nodi. Ci vuole una randa di cappa ? Riesci a montarla se con la barca in una continua lavatrice ?
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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(23-12-2015, 18:42)bullo Ha scritto: Lord il boma lo blocchi mettendo una ritenuta sottovento e cazzando la scotta sopravento.
Quando si è costretti ad alzare solo la tormentina, vuol dire che c'è ....
La randa per essere efficace la terza mano deve arrivare a metà della P.
Se si va di sola randa con tre mani si deve lasciarla lasca sui 30° rispetto all'asse longitudinale Qualche spunto su cui ragionare
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Lord le barche odierne non hanno bisogno di mettersi alla cappa, con un fiocchetto a prua riesci a manovrare.
Se le condizioni si fanno impossibili non resta che mettersi in poppa e pregare.
Dicono che in poppa bisogna fare almeno 8 nodi per governare e non incappare nella capriola.
Al lasco la barca è ardente, più cammina e più il timone governa.
Cambiare un fiocco di bolina o in poppa la differenza è come tra la notte e il giorno.
Una buona falchetta dove mettere i piedi ti da sicurezza.
Ogni barca si mette alla cappa in modo diverso con più o meno timone all'orza, generalmente con fiocco a collo e randa scarellata sotto vento. Barche odierne possono stare alla cappa anche col solo fiocco bordato quasi al centro e cazzatto a ferro barra sottovento, timone all'orza.
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Se il regolamento OSR la prevede credo una ragione ci sia, con 40 o 50 nodi difficilmente pensi a bolinare...
In alternativa alla randa di cappa alcuni velai propongono per altura rande con la terza mano molto più alta che quindi riduce in misura da rispondere ai requisiti OSR talché la randa di cappa non è più obbligatoria. Opzione che sinceramente mi sembra preferibile anche se poi ogni barca è un'opppinione...
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Ciao a tutti,
Ho lo stesso problema che aveva anonimone.
Rotaia e carrelli harken.
Chissà se anonimone posta come l'ha risolto?
Alla fine mi sembra di capire che l'unica vera soluzione che ha una speranza di funzionare sia la seconda canalina. Ma che canalina?
E come si fa con penna e mura? Fidarmj solo della canalina non è un azzardo?
Grazie!
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Anonimone non posta più nulla da novembre 2013.
Forse se ci dici di che barca/albero/rotaia sei in possesso, qualcosa salta fuori anche senza il suo intervento 
Comunque non si tratta di aggiungere una canalina, ma una rotaia per slitte.
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Albert,
Intanto grazie. Comet 41s con albero sparcraft
Rotaia da 22mm e carrelli harken battcar con sfere.
Hai da suggerirmi un produttore / modello di rotaia che potrebbe reggere?
È vero che la randa di cappa saranno circa 10mq ma con 70-80 nodi, le forze in gioco non sono banali. ...però lo spazio per una seconda rotaia è poco...
Giovanni
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(11-04-2023, 19:24)GioCravetto Ha scritto: È vero che la randa di cappa saranno circa 10mq ma con 70-80 nodi, le forze in gioco non sono banali.
Albert dirà con precisione ma 10mq mi sembrano tantissimi, nel 2a classe IOR 42 piedi ne avevamo una, usata una volta per bolinare perché avevamo spaccato la randa normale, 8 persone in falchetta e col vento che c'era i candelieri della mezzeria erano sempre sott'acqua, a memoria 4m di boma tipo 2 di inferitura... sarà stata sì e no 3-4m2, però senti il professionista.
r.
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Una rotaia Antal da 22 passo 6 da avvitare all'albero può andar bene, con le slitte da 40, tranne quella di penna e di mura da 50.
La superficie massima ORC/OSR della randa di cappa del 41s è di 15 mq. circa; la minima non è stabilita, ma ci devono stare i numeri velici
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Grazie 1000, cerco di capire se ci sta...
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13-04-2023, 10:07
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-04-2023, 10:14 da bullo.)
Mi ricordo che invece della randa di cappa si poteva avere la stessa randa con una III° mano che la riduceva
di una certa misura.
La domanda del perchè di una randa di cappa su barche, anche IOR, di prog. del 70 in poi è perchè possono navigare tranquillamente col solo fiocco da tempesta non dico bolinare con 50 nodi ma almeno fare bordi piatti per non finire in costa sempre che non ci sia un porto o ridosso per andare in poggiata.
Il problema è come usare il fiocco da tempesta che non deve essere cazzato a morte, piatto, ma deve avere un pò di forma per tirare in avanti.
Come dice Alberto armare una randa di cappa con vento e mare è difficile, la barca sta alla cappa secca tranquillamente.
Barche vecchie e pesanti con derive da prua a poppa appena il vento superava i 30 nodi erano costrette a mettersi alla cappa anche se avevano il vento in poppa, ora le barche hanno appendici disloc. e carene diverse da quel tempo e Piccoletto benissimo.
Mia opppppinione la randa di cappa non serve a nulla.
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(12-04-2023, 10:20)albert Ha scritto: La superficie massima ORC/OSR della randa di cappa del 41s è di 15 mq. circa; la minima non è stabilita, ma ci devono stare i numeri velici 
Grazie 
Ho fatto i conti con P e E della mia (randa 35.6m2) e verrebbe un massimo di circa 10m2 (.175PE), la superficie di randa che ho con la terza mano è 12-13m2 circa, dovessi farne una di cappa andrei su 5-6massimo, almeno che la variazione di superficie giustifichi di dover fare tutto quel casino. Meglio ancora, preoccuparsi di non doverla usare /D
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La geometria della randa di cappa è completamente diversa da quella della randa terzaruolata alla 3a o 4a mano.
Inoltre il punto di scotta deve essere indipendente dal boma.
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13-04-2023, 11:15
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-04-2023, 11:39 da albert.)
@bullo Opppinione condivisibile ... a meno che non si facciano regate di 2a cat. OSR, come ad esempio la Middle Sea Race, con la randa da regata con una sola mano di terzi e non si voglia portare a spasso un randone con una vera 3a mano al 50% della P, che agli effetti delle prestazioni con vento medio-leggero è piuttosto penalizzante.
Inoltre la randa di cappa non sollecita il boma che su una barca da regata viene calcolato per avere i carichi in posizioni prestabilite, in particolare se è in carbonio.
Brevemente, per capire, dato che i miei "armatori" ritengono che le mani di terzi si possano aggiungere a piacimento su rande già fatte o si meravigliano che la randa con 3 mani sia fatta con materiali più pesanti di una che ne ha 2.
La randa viene progettata in base all'RM della barca a 30°.
Ma la sua struttura ed il peso sono diversi se i 30° di sbandamento si raggiungono a randa piena con 15 nodi di vento o a randa con la terza mano con 40 nodi, perchè il centro velico risulta molto più basso e dunque per avere lo stesso sbandamento l'intensità della forza sulla vela sarà molto maggiore e si richiedono più fibre, oltre che i rinforzi, che devono estendersi per omogeneità anche nel resto della vela.
Non so se mi sono capito
P.S. dimenticavo ... anche l'albero dovrebbe essere predisposto per la 3a mano/randa di cappa, dato che il tiro della balumina, che si scarica attraverso il carrello di penna sulla rotaia o canalina, insiste a circa metà altezza, e dovrebbe essere controventato verso prua da uno stralletto o in alcuni casi, da delle crocette decisamente a quartiere con le sartie in falchetta.
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Qualcuno si é mai messo alla cappa? Alla cappa con mare forte? Ci avete mai provato? Io si, 10 ore, e devo dire che non é poi cosi' male, si rolla da matti, ma si puo dormire abbastanza bene, mi sono fermato per riposare io e l equipaggio e riparare un po' i danni, l ho fatto con uno yankee al contrario e la mezzana 2 mani, in mezzo al mare, eravamo in giro da piu di 10 gg con vento molto forte , di bolina con mezzana 2 mani trinchetta 2 e yankee piccolo, bolina stretta, mare enorme e si continuava a zigzagare , due virate al giorno, da Antigua a Gibilterra.
Mai piu' capitato di dovermi fermare in mezzo al mare
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Fatto qualche volta in condizioni maneggevoli per aspettare, per avere un minimo di risultato devo comunque fare due mani e arrotolare ben bene il genoa; addirittura chiamato via radio da altre barche per sapere se a bordo andasse tutto bene
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