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01-03-2016, 12:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-03-2016, 12:54 da tenentesam.)
Ciao ho cercato qualcosa ma.....
non conosco gli strumenti per la misurazione del vento ma mi piacerebbe utilizzarli, per cui vorrei capire se sono utili
ho trovato in zona uno strumento base della nasa marine con cavo passante, con strumento indicatore vento e intensità
vorrei capire se questo strumento ha la capacità di indicare il vento reale e il vento apparente (probabilmente conosco già la risposta ma....) se no, quale strumento bisogna aggiungere? (sapere questi ultimi dati valgono la spesa di un altro strumento?)
forse è anche utile per la sicurezza di un principiante, in quanto se vediamo rincalzare il vento e sappiamo che ad una certa forza del vento è meglio prendere una mano, con lo strumento possiamo saperlo prima e senza dubbi
forse è anche utile per la comodità di non stare continuamente o quasi con la testa rivolta verso il segnavento in testa d'albero...
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Lo strumento del vento segna solo l'apparente.
Se interfacciato con il log può estrapolare anche il reale.
Per quanto riguarda il discorso della misura del vento per sapere quando prendere una mano, diciamo che è già tardi dovresti farlo prima e comunque a quel punto è la barca che te lo dice.
Poi, esperienza dello scorso anno. Avevo il trasduttore in testa rotto e ho fatto di tutto per ripararlo perchè mi piace avere tutto sempre efficiente, ma ho veleggiato meglio con lo strumento rotto, concentrandomi di più sulle vele e le sensazioni che mi dava la barca.
Stefano
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Una cosa a mio avviso molto utile, per uso crocieristico si intende, la possibiliti di fare andare il pilota in modalità wind, fregandosene magari un pelo della rotta ideale ma favorendo il non dover continuamente regolare le vele ed avendo quindi la massima loro efficienza aldilà del timoniere sbadato o del pilota che seguendonsolo la rotta non può certo fare. Per il resto credo sia più utile ai regatanti che devono sapere a che velocità va la barca con un determinato angolo al vento ed intensità.
Ciao
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sulla barca di un amico siamo diventati matti per interfacciare un Clipper Wind con il pilota Raymarine 4000+ mediante un convertitore BrookHouse. Le sequenze NMEA in uscita dal Wind mi sembravano un po' strane. Ho contattato l'importatore che mi ha confessato che l'unico scopo dell'uscita NMEA 0183 del Clipper e' la possibilita' di connettersi al bolinometro Clipper.
Ci abbiamo rinunciato.
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Pepe ma quante ne sai
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..........ma ho veleggiato meglio con lo strumento rotto, concentrandomi di più sulle vele e le sensazioni che mi dava la barca.
E' il primo strumento di cui si può fare a meno. Quando , qualche volta, ancora insegno a qualcuno ad andare a vela lo lascio spento.
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(01-03-2016, 16:18)pepe1395 Ha scritto: sulla barca di un amico siamo diventati matti per interfacciare un Clipper Wind con il pilota Raymarine 4000+ mediante un convertitore BrookHouse. Le sequenze NMEA in uscita dal Wind mi sembravano un po' strane. Ho contattato l'importatore che mi ha confessato che l'unico scopo dell'uscita NMEA 0183 del Clipper e' la possibilita' di connettersi al bolinometro Clipper.
Ci abbiamo rinunciato.
BV!
Quindi chiamavano l'uscita col nome di uno standard malgrado fosse fuori standard? Perché le sentenze nmea sempre quelle dovrebbero essere...
Bei bricconi
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NMEA 0183 uno standard? Mi sembra un discorso un po' forte, visto che quasi ogni produttore si e' costruito le sue estensioni. E lo standard e' andato alle Olgettine

Comunque se l'obiettivo e' quello utilizzare l'autopilota tenendo la barca al vento, il Clipper non mi sembra la scelta giusta.
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(01-03-2016, 18:14)MaurizioLaCamoma Ha scritto: Pepe ma quante ne sai

Le so tutte!
Poi leggo gli interventi di IanSolo, mi sento una merdina e torno con i piedi per terra.
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(01-03-2016, 18:32)singleton Ha scritto: ..........ma ho veleggiato meglio con lo strumento rotto, concentrandomi di più sulle vele e le sensazioni che mi dava la barca.
E' il primo strumento di cui si può fare a meno. Quando , qualche volta, ancora insegno a qualcuno ad andare a vela lo lascio spento.
Dipende da come usi la barca, se fai crociera te ne frega il giusto. In regata qualunque strumento e' importante, ma solo se i sensori sono tarati correttamente.
Altrimenti e' meglio tenere gli strumenti spenti e concentrarsi per "sentire" meglio la barca.
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Grazie delle risposte, sempre puntuali!!!
facendo una semplificazione delle cose dette sembra che se non lo si usa in regata serve a poco...
comunque oggi incuriosito da questi strumenti ho fatto un giro al porto di Pesaro (qua da me) ed ho notato che su 10 barche ormeggiate, 9 hanno la stazione del vento
sembra che tutti lo usino e tutti o quasi non lo definiscono importante se non in regata....
ora io lo devo montare su un barchino (focus 730) e non ci devo fare regate .... quindi sembra che vado di frerccia windex, anche se a 200 euro quell'aggeggio non mi faceva poi schifo, l'idea era quello di prendere quella stazione ed implementarlo ad un gps che ho già, il quale mi sarebbe servito più che altro per la velocità...
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(01-03-2016, 20:22)pepe1395 Ha scritto: NMEA 0183 uno standard? Mi sembra un discorso un po' forte, visto che quasi ogni produttore si e' costruito le sue estensioni. E lo standard e' andato alle Olgettine
Comunque se l'obiettivo e' quello utilizzare l'autopilota tenendo la barca al vento, il Clipper non mi sembra la scelta giusta.
BV!
Beh dai... sul fatto che nmea0183 sia uno standard non ci piove, invece sul fatto che i costruttori non rispettino gli standard per farsi il proprio standard.... è un deserto


(nel senso che non ci piove al cubo.
Riguardo al fatto che il Clipper fosse così sfigato francamente lo ignoravo. Diciamo che stavo rispondendo alla prima parte del quesito, alla seconda riga per la precisione.
Comunque c'è davvero da farti i complimenti perché le sai tutte, compreso il fatto che IanSolo faccia sentire un caprone pure Tesla ed Edison messi assieme
(Scherzo. .. Tesla non si tocca!!)
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Non è indispensabile ma sicuramente comodo.
Quando a bordo ho dei principianti ci lascio sopra il "tappo" però. Il vento va sentito, non letto.
Così per le mani di terzaroli, le prendi quando la barca inizia timidamente a chiederle, a prescindere dal vento. Se non impari questo, ti ritrovi con la barca incazzata che pretende di corsa che tu riduca la tela e non è cosa buona.