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(09-03-2016, 21:19)albert Ha scritto: Ciò che ha retto ed ha tenuto su l'albero non è stato il profilo, che in alto non è agganciato allo strallo, ma la catena costituita da lande forate, tamburo, grillo di mura, ralinga e ghinda della vela, grillo di penna, girella, grillo della drizza, drizza e stopper ..... fortunatamente nessuno di questi elementi ha ceduto.
La prossima volta, se cede lo strallo di prua, conviene poggiare e mettere in forza una drizza sul musone di prua.
Normalmente non conviene tenere drizze vicine e parallele all'avvolgifiocco, che hanno l'insana tendenza di venire catturate nel genoa che si avvolge e di bloccare tutto ......
quindi la manovra corretta era: poggiare mettere in forza una drizza sul musone ammainare la randa e rollare il fiocco oppure ammainarlo? grazie
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(09-03-2016, 21:19)albert Ha scritto: Ciò che ha retto ed ha tenuto su l'albero non è stato il profilo, che in alto non è agganciato allo strallo, ma la catena costituita da lande forate, tamburo, grillo di mura, ralinga e ghinda della vela, grillo di penna, girella, grillo della drizza, drizza e stopper ..... fortunatamente nessuno di questi elementi ha ceduto.
La prossima volta, se cede lo strallo di prua, conviene poggiare e mettere in forza una drizza sul musone di prua.
Normalmente non conviene tenere drizze vicine e parallele all'avvolgifiocco, che hanno l'insana tendenza di venire catturate nel genoa che si avvolge e di bloccare tutto ......
Si, giustamente non ha ceduto nulla di tutta la catena, ma credo che il tessuto della vela abbia fatto tanto affinché il colpo venisse attutito, la girella dell'avvolgifiocco altrimenti sarebbe uscita via in alto, e.....
Con un fiocco ingarrocciato l'albero sarebbe venuto giù, ovviamente
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(09-03-2016, 21:32)igor Ha scritto: (09-03-2016, 21:19)albert Ha scritto: Ciò che ha retto ed ha tenuto su l'albero non è stato il profilo, che in alto non è agganciato allo strallo, ma la catena costituita da lande forate, tamburo, grillo di mura, ralinga e ghinda della vela, grillo di penna, girella, grillo della drizza, drizza e stopper ..... fortunatamente nessuno di questi elementi ha ceduto.
La prossima volta, se cede lo strallo di prua, conviene poggiare e mettere in forza una drizza sul musone di prua.
Normalmente non conviene tenere drizze vicine e parallele all'avvolgifiocco, che hanno l'insana tendenza di venire catturate nel genoa che si avvolge e di bloccare tutto ......
quindi la manovra corretta era: poggiare mettere in forza una drizza sul musone ammainare la randa e rollare il fiocco oppure ammainarlo? grazie
Sì, con una particolare attenzione alla manovra del fiocco: meglio rollarlo se possibile, a meno di sentire resistenze nella manovra, così da tenere l'avvolgifiocco al suo posto retto da drizza, girella e vela.
Ammainandolo c'è il pericolo che se lo strallo si sfila dai profili, tutto l'avvolgifiocco può cadere, danneggiarsi e/o fare danni in coperta e alle persone.
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(09-03-2016, 21:48)bistratto Ha scritto: Con un fiocco ingarrocciato l'albero sarebbe venuto giù, ovviamente
E perchè mai ??
Solo anche in questo caso se si fosse rotto un elemento della catena ...... ma di solito la ralinga di un fiocco ingarrocciato è più robusta di una per avvolgifiocco, dato che deve reggere più tensione per eliminare la catenaria tra i garrocci.
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grazie a tutti per le dritte.
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(09-03-2016, 20:26)igor Ha scritto: (09-03-2016, 20:24)andros Ha scritto: sorbole!è andata bene!
questo insegna(a tutti) a controllare per quanto possibile tutti i componenti dell'armo.
e gia che ci sono vedrò di sostituire tutte le manovre dormienti visto che anno 17 anni. ( il pezzo rotto si poteva vedere soltanto smontando l'avvolgifiocco visto che si trova al suo interno). chiedo, bisogna smontare l'avvolgitore ogni tot tempo per controllare la sartia al suo interno? Beh, dopo 17 anni... si vede chiaramente che c'è una corrosione dell'inox, difetto frequente. Ti è andata bene, come han detto, grazie al gratile del fiocco, non è la canaletta che possa avere tenuta sul tiro.
Quanto alla manovra sì, realizzato che era lo strallo avresti dovuto mettere in poppa, però 300 m sopravento alla scogliera mi sa che
non era fattibile.
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
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09-03-2016, 23:17
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-03-2016, 23:18 da bistratto.)
(09-03-2016, 21:59)albert Ha scritto: (09-03-2016, 21:48)bistratto Ha scritto: Con un fiocco ingarrocciato l'albero sarebbe venuto giù, ovviamente
E perchè mai ??
Solo anche in questo caso se si fosse rotto un elemento della catena ...... ma di solito la ralinga di un fiocco ingarrocciato è più robusta di una per avvolgifiocco, dato che deve reggere più tensione per eliminare la catenaria tra i garrocci.
Mi rincuori, ho sempre creduto che la rottura dello strallo facesse cadere giù l'albero, ma riflettendoci ora, giustamente le tensioni sono notevoli quando le sartie sono tese, una volta ceduto lo strallo le sartie si ammosciano e basta poco tenerlo su l'albero, anche una semplice ralinga. Ma il pericolo di spezzarsi?
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Ciao, potresti farmi vedere una foto più vicina del terminale rotto? magari entrambe le parti. se vuoi anche in privato se non vuoi metterle qui.
Grazie, Vittorio
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(10-03-2016, 01:14)sailor13 Ha scritto: Ciao, potresti farmi vedere una foto più vicina del terminale rotto? magari entrambe le parti. se vuoi anche in privato se non vuoi metterle qui.
Grazie, Vittorio
appena faccio un salto in barca faccio ulteriori foto e le posto volentieri
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(09-03-2016, 21:48)bistratto Ha scritto: (09-03-2016, 21:19)albert Ha scritto: Ciò che ha retto ed ha tenuto su l'albero non è stato il profilo, che in alto non è agganciato allo strallo, ma la catena costituita da lande forate, tamburo, grillo di mura, ralinga e ghinda della vela, grillo di penna, girella, grillo della drizza, drizza e stopper ..... fortunatamente nessuno di questi elementi ha ceduto.
La prossima volta, se cede lo strallo di prua, conviene poggiare e mettere in forza una drizza sul musone di prua.
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Si, giustamente non ha ceduto nulla di tutta la catena, ma credo che il tessuto della vela abbia fatto tanto affinché il colpo venisse attutito, la girella dell'avvolgifiocco altrimenti sarebbe uscita via in alto, e.....
Con un fiocco ingarrocciato l'albero sarebbe venuto giù, ovviamente
dipende,non avendo l'avvolgifiocco ho il genoa ingarrocciato,però ho lo stralletto di prua e la drizza dello spi sempre in tensione...
si diventa vecchi quando si smette di sognare ed io non ho smesso.
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Hai avuto fortuna. Ora fossi in te cambierei tutto il sartiame o quantomeno una bella controllata coi liquidi a contrasto. Fosse stata una sartia non avresti avuto scampo!
B.v.
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(10-03-2016, 22:16)pulce75 Ha scritto: Hai avuto fortuna. Ora fossi in te cambierei tutto il sartiame o quantomeno una bella controllata coi liquidi a contrasto. Fosse stata una sartia non avresti avuto scampo!
B.v. Cos'è che si fa con i liquidi di contrasto? Me la spiegate questa?
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(10-03-2016, 22:55)Nutmeg Ha scritto: Cos'è che si fa con i liquidi di contrasto? Me la spiegate questa?
La risonanza magnetica multiparametrata alla prostata! (per esempio).
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-03-2016, 01:41 da Edolo.)
(10-03-2016, 22:55)Nutmeg Ha scritto: (10-03-2016, 22:16)pulce75 Ha scritto: Hai avuto fortuna. Ora fossi in te cambierei tutto il sartiame o quantomeno una bella controllata coi liquidi a contrasto. Fosse stata una sartia non avresti avuto scampo!
B.v. Cos'è che si fa con i liquidi di contrasto? Me la spiegate questa?
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Una sorta di radiografia. Dove si infilano è perché c'è una fessura. Se la fessura c'è dove non dovrebbe esserci, meglio cambiar tutto.
C'è da dire che la cosa costa, può avere un senso dove cambiar tutto rapportato al costo della prova è una spesona, vien da sè che se la prova costa come cambiar tutto o quasi, fai prima a cambiar tutto.
Tra l'altro ho sentito che quei liquidi alla fin della fiera si insinuano in ogni pertugino e lì poi vanno a lavorare facendo più bene che male. Non so se per elettrolisi o cosa. Chiedo delucidazioni a Sailor in merito, ne approfitto per salutarlo 
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Una indagine con i liquidi penetranti è facile da fare e richiede attrezzature comuni.
In pratica si pulisce bene il pezzo in esame e poi si nebulizza sopra un liquido colorato, si pulisce bene la superfice con stracci e poi si nebulizza un liquido con in sospensione polveri bianche, tipo talco.
Quando è asciutto il pezzo, se c'è una incrinatura questa ha conservato al suo interno il liquido colorato (liquido penetrante) e viene risucchiato dalla polvere bianca che si colora in corrispondenza.
Tutto qua, basta acquistare i due liquidi, avere due nebulizzatori, un po' di stracci e tanto olio di gomito!
 
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(11-03-2016, 08:40)RMV2605D Ha scritto: Una indagine con i liquidi penetranti è facile da fare e richiede attrezzature comuni.
In pratica si pulisce bene il pezzo in esame e poi si nebulizza sopra un liquido colorato, si pulisce bene la superfice con stracci e poi si nebulizza un liquido con in sospensione polveri bianche, tipo talco.
Quando è asciutto il pezzo, se c'è una incrinatura questa ha conservato al suo interno il liquido colorato (liquido penetrante) e viene risucchiato dalla polvere bianca che si colora in corrispondenza.
Tutto qua, basta acquistare i due liquidi, avere due nebulizzatori, un po' di stracci e tanto olio di gomito!
  
Il kit viene venduto anche in bomboletta spray, si trova facilmente nei negozi di articoli tecnici e comunque sul web senza troppi problemi .
L'unico accorgimento che richiede una certa abitudine e familiarità con l'indagine, è il saper riconoscere quelle che possono essere cricche o fratture da semplici cambi di sezione, soprattutto in pezzi complessi ... 
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
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Vi sarei grato se voleste darmi qualche informazione sui liquidi di contrasto e dove acquistarli.
Non ho notizie dal vecchio proprietario del mio Arpege se e quando sia stato revisionato il sartiame e sono francamente preoccupato, non ho nessuna esperienza in merito.
Grazie anticipatamente
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-03-2016, 10:25 da nedo.)
(11-03-2016, 09:09)Roberto Adrianopoli Ha scritto: Vi sarei grato se voleste darmi qualche informazione sui liquidi di contrasto e dove acquistarli.
Non ho notizie dal vecchio proprietario del mio Arpege se e quando sia stato revisionato il sartiame e sono francamente preoccupato, non ho nessuna esperienza in merito.
Grazie anticipatamente
Questo è il primo rivenditore della tua zona che mi è apparso googlando ....basta cercare !!
.
Comunque mi sento di dirti che a prescindere la relativa semplicità del test, un minimo di esperienza nella valutazione del risultato ci vuole e dato che parliamo di sartiame non lo lascerei ad una libera interpretazione
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(11-03-2016, 10:24)nedo Ha scritto: (11-03-2016, 09:09)Roberto Adrianopoli Ha scritto: Vi sarei grato se voleste darmi qualche informazione sui liquidi di contrasto e dove acquistarli.
Non ho notizie dal vecchio proprietario del mio Arpege se e quando sia stato revisionato il sartiame e sono francamente preoccupato, non ho nessuna esperienza in merito.
Grazie anticipatamente
Questo è il primo rivenditore della tua zona che mi è apparso googlando ....basta cercare !! 
.
Comunque mi sento di dirti che a prescindere la relativa semplicità del test, un minimo di esperienza nella valutazione del risultato ci vuole e dato che parliamo di sartiame non lo lascerei ad una libera interpretazione 
Infatti, si paga il tempo dell'operatore e la sua professionalità. Se però mi chiede 300 euro e cambiare il sartiame costa 1000, nel dubbio di doverne poi spendere 1300 una volta che la prova evidenzi dei problemi, conviene?
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Io ragionerei così: lo strallo si è rotto --> sono stato fortunato a non fare danni seri a cose e soprattutto persone --> le altre manovre fisse non si sono ancora rotte ma è ora di sostituirle.
Mi metteri in cerca del miglior prezzo (a parità di prodotto ovviamente) e in questo internet è insostituibile per contattare fornitori e farsi fare preventivi.
Sul fattore . ci puoi contare solo saltuariamente!!
Pensa una cosa: se facevi danni, spendevi tanti soldi per ripristinare la barca e averla (quasi) come prima.
Così spendi meno e hai apportato una SERIA miglioria all'attrezzatura che ti farà navigare tranquillo per anni (meteo permettendo  )
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