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Restauro COGNAC
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maurob Offline
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Messaggio: #1
Restauro COGNAC
Finalmente una sezione dedicata al fai da te.... e quindi subito un pò di domande agli esperti o a chi ha più esperienza di me nel campo.
Fa freddo e quindi non se ne parla di lavorare fuori....ma dentro casa o meglio in garage c'è un gran fermento, ho lasciato la barca in questo stato

Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 188,1 KB, quindi acquistato il Teak, sverniciato tutti portelli, tagliato il teak a listello(azz...si è anche rotta la sega,30gg per ripararla)incollati con epoxy addensata sui portelli, quindi via di poliuretano sui comenti, atteso 20gg ho scartavetrato con levigatrice, tutto bene, sembra un bel lavoro

Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 170,27 KB ma a guardare bene i comenti in alcuni punti non sono stati riempiti bene, e si che sono stato attento, ho anche spalmato il poliuretano dopo averlo messo con la pistola

Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 176,12 KB,consigli grazie.
06-01-2009 23:37
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fanfulla Offline
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Messaggio: #2
Restauro COGNAC
Tecnicamente mi sembra un bel lavoro,mi permetto una critica estetica:la simmetria nella disposizione dei listelli avrebbe valorizzato il lavoro senza complicarlo.Complimenti e tienici informati.Ciao
06-01-2009 23:50
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Marcello Offline
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Messaggio: #3
Restauro COGNAC
vai cosi' che sei sulla buona strada, ma postaci le foto anche della barca e delle fasi di lavorazione.
ciao
marcello
07-01-2009 00:21
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altamarea Offline
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Messaggio: #4
Restauro COGNAC
Maurob: le doghe devono avere la stessa larghezza del telaio, dalla foto si evince che sono diverse, per i comenti che segnali non ''riempiti'' bene pur con le dovute attenzioni,la prossima volta con la pistola, la gomma <sparala> molto, molto lentamente, è fisiologico, assieme alla gomma spari anche l'aria, quindi ...lentamente ne miscelerai di meno..
ciao Luigi
07-01-2009 00:41
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maurob Offline
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Messaggio: #5
Restauro COGNAC
ti confermo che le doghe hanno tutte la stessa larghezza:cm 5, probabilmente è un effetto dovuto alla angolazione della foto.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-01-2009 00:45 da maurob.)
07-01-2009 00:45
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Marcello Offline
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Messaggio: #6
Restauro COGNAC
dalla foto si evince che il rettangolo e' un rettangolo irregolare o un trapezio irregolare che di si voglia e pertanto credo che lo spicchio che si vede in alto a sinistra sia obbligatorio a meno di nn cambiare il verso delle doghe.
marcello
07-01-2009 00:51
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sonmì Offline
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Messaggio: #7
Restauro COGNAC
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da FANFULLA
Tecnicamente mi sembra un bel lavoro,mi permetto una critica estetica:la simmetria nella disposizione dei listelli avrebbe valorizzato il lavoro senza complicarlo.Complimenti e tienici informati.Ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]


[?]
... credo che sia asimmetrica la forma ... se ho ben capito i listelli seguono proprio le linee del pozzetto mentre il bordo esteno segue la linea convergente della murata verso poppa.

Quindi è fatto bene cosìSmile
07-01-2009 00:58
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sonmì Offline
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Messaggio: #8
Restauro COGNAC
Per il riempimento dei comenti ... l'anno scorso ho fatto il guardone mentre facevano il ponte di un motoschifo ... quelli del mestiere sparano una quantità esagerata di sikaflex ... poi dopo qualche giorno tagliano a filo e il lavoro viene perfetto, con la tipica opacità del sikaflex tagliato (mentre il sikaflex lisciato col dito diventa lucido ...)
07-01-2009 01:07
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maurizio.bergozza Offline
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Messaggio: #9
Restauro COGNAC
anche a me sembra un buon lavoro

volendo proprio fare il pignolo, sembra che hai usato anche parte dell'alburno (quella più chiara), ma siccome il teak è più caro dell'oro..

si tratta di un portello laterale delle panche?
07-01-2009 01:09
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altamarea Offline
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Restauro COGNAC
sonmì: quelli che davano il sikaflex avevano una pistola collegata a un compressore? se si l'aria viene miscelata meglio, mentre con la pistola a mano, non puoi dosare l'aria, viene come viene, per questo si dà molto lentamente...
07-01-2009 01:38
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bullo Offline
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Che Cognac strano. Chi l'ha costruito? Sono stato propietario di un Cognac per27 anni, le panche e il pozzetto non avevano gavoni e aperture, gli ombrinali erano verso prua all'entrata della cabina, il mio era costruito in Francia a Nantes cant. P. Aubin lo stesso che usavano i Glenans. Quel pannello color vernice, non andrà su le sedute in pozzetto pena, in estate, bruciarsi il posteriore. Le coperte devono essere bianche, di teak si ma quello del siam di colore chiaro, se fa veramente caldo devi lo stesso metterti le scarpe. la pittura è un'opppinione.-
07-01-2009 01:43
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maurob Offline
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Per bullo, questo Cognac io l'ho acquistato da un signore di Mestre che la teneva a Moranzani vicino Fusina, lui l'ha tenuta 8 anni...chissà che tu non sia un precedente proprietario.
Mi sembra che alcuni Cognac sono stati costruiti a Jesolo, non ricordo il cantiere, sai se da qualche parte vi è una targhetta identificativa?,ciao.
07-01-2009 18:10
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bullo Offline
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Restauro COGNAC
Il mio Cognac aveva la targhetta a poppa al centro sotto la barra del timone. Ora si trova a Roma. La tenevo al Diporto Velico di Venezia ed era il più veloce, non so il perchè? Di tutte le barche che ho potuto provare nella mia vita, in proporzione alla grandezza, è il più potente. Dalla bolina larga in poi riesce a tenere i 6 nodi di media. Calcolati come? Rovigno Venezia 54 ml. tempo impiegato 9 ore esatte vento bora. Di bolina stringe solo 45°, il punto di scotta è molto esterno 15° rispetto all'asse longitudinale e la pinna con il bulbo è troppo sottile. E' troppo stabile, se tu guardi quando passano delle onde è la barca che rolla di più. Sul portolano777 pag. 105 c'è una piccola foto del mio cognoc sotto spi, quello sono io alle incoranate. La vela è un'opppinione.-
07-01-2009 21:04
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bistag Offline
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Messaggio: #14
Restauro COGNAC
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bullo
Che Cognac strano. Chi l'ha costruito? Sono stato propietario di un Cognac per27 anni, le panche e il pozzetto non avevano gavoni e aperture, gli ombrinali erano verso prua all'entrata della cabina, il mio era costruito in Francia a Nantes cant. P. Aubin lo stesso che usavano i Glenans. Quel pannello color vernice, non andrà su le sedute in pozzetto pena, in estate, bruciarsi il posteriore. Le coperte devono essere bianche, di teak si ma quello del siam di colore chiaro, se fa veramente caldo devi lo stesso metterti le scarpe. la pittura è un'opppinione.-
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Concordo in pieno: le coperte in teak sono ustionanti
07-01-2009 22:48
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maurob Offline
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Restauro COGNAC
Per bullo, ti premetto che il mio Cognac è predisposto per il fuoribordo, e non ha nessuna targhetta dove hai segnalato tu, bò.
Non mi è chiaro il concetto della stabilità, mi sembra che ti contraddici, spiegati meglio per favore
08-01-2009 04:40
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bullo Offline
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Restauro COGNAC
Più una barca è stabile e più rolla, troppa stabilità è controproducente, meno stabile e meno rolla, va giù, si ingavona, e fa fatica a ritornare. Con poco vento e maretta il Cognac è morto, ha richiamo troppo veloci. Con vento invece la sua stabilità di da potenza. Quando c'era lo IOR pagava un'eresia per la sua stabilità. Il disloccamento a vuoto è di 1750 kg. la zavorra di 750 kg. il bulbo è più di 300 kg. in basso. La stabilità è un'opppinione.-
08-01-2009 07:21
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maurob Offline
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Restauro COGNAC
Ok grazie, volevo un'informazione da te bullo: in tutti gli anni che hai tenuto il Cognac quante volte l'hai riverniciata, ossia quante volte hai dovuto fare lavori di manutenzione straordinaria(ogni quanti anni).
Te lo chiedo in quanto spero che tutto il lavoro che sto facendo quest'anno duri un pò,grazie.
08-01-2009 21:50
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Novecento Offline
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Ciao Mauro, te lo dice uno che con le barche in legno ci sta a contatto da un po' di anni, non esiste lavoro sul legno che lo fai
e poi sei a posto per qualche anno. Big GrinBig Grin
A meno che quando guardi la tua creatura non lo fai in maniera molto superficiale...ma se così fosse, non staresti facendo tutto quel lavoro oggi, ti pare?
Però vuoi mettere quando hai posato il teak, riverniciato il resto,
lucidato e sostituito qualche acciaio, quella profonda senzazione di goduria per gli occhi e per l'anima??

Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 140,41&nbsp;KBSmile
Però prima:
http://www.cecchi.it/italiano/htm/gozzo2.html


Buon lavoro Roberto.
Salentu, lu sule, lu mare, lu ientu. CoolCoolCool
08-01-2009 22:41
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bistag Offline
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Restauro COGNAC
Ciao Mauro,
rispondo alla domanda che hai fatto a bullo perchè avendo avuto due barche in legno una autocostruita in compensato marino ed una costruita da un famoso cantiere in lamellare credo che ho abbastanza esperienza per darti delle informazioni dritte per fare del tuo Cognac una barca che necessita poche più attenzioni di una di GPR.
La cosa fondamentale sono la preparazione del legno e il ciclo di prodotti che usi.
I risultati migliori:
1) per l'esterno gli ho ottenuti con legno riportato a nudo trattato con West System (quella originale) 2 mani bagnato su bagnato, carteggiatura, Plastolite, stuccatura con epomast, copertura punti stuccati con plastolite, carteggiatura varie grane a secco fino alla 280, verniciatura con poliuretanica bicomponente. Nota che per quel che riguarda l'epoxy non andrei su altre marche mentre per stucchi vari sia a spatola che a spruzzo/rullo/pennello che per le poliuretaniche ci sono altri prodotti altrettanto validi.
2) per l'interno i risulati migliori per la parte sopra la sentina la ho ottenuta con 8 mani di monocomponente boero diluite molto all'inizio e meno alla fine. Per la sentina stesso ciclo dell'esterno.
Ricorda che devi asportare tutte le vernici e portare il legno a nudo che è n lavoro lungo e noiso.
La mia barca autocostruita (adesso in disarmo in giardino quindi priva di cure) ha ricevuto l'ultima verniciatura nel 1992 e in alcune parti è ancora abbastanza decente.
La barca in lamellare è stata completamente riverniciata nel 1996 ed è ancora ottima.
Ho venduto la barca in lamellare per comprare la barca attuale in GRP ma vi asicuro che le manutenzioni non sono meno che sul legno. L'unica differenza è che il legno vuole subito cure mentre la vetroresina può essere un pò trascurata (ma non tanto).
08-01-2009 22:44
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maurob Offline
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Restauro COGNAC
Facevo questa domanda in quanto il mio Cognac è stato acquistato ad un prezzo irrisorio dato che vi erano vari lavori da fare, sopratutto la coperta, aveva la vernice che si sfogliava, ed ho visto che usando la pistola termica per asportarla(grazie del consiglio Pieros)lo strato superficiale veniva via facilmente, al contrario il 1° strato era moooolto tosto e tenacemente ancorato al legno, oltre ad avere uno spessore minore.Se riesco allego foto(ultimamente non ci riesco più, che sia un problema del sito)
09-01-2009 02:12
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