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einstein Offline
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Tiger, ma tu fai veramente tutto questo traffico con le alte ogniqualvolta cambiano le condizioni meteo? Noi, al massimo, lavoriamo sull'arridatoio di prua per giostrarci sulla catenaria, la randa rimane sul suo giro d'albero quando non viene smagrita la parte medio superiore tramite paterazzo.
Purtroppo, con armo quartierato e senza volanti, il tutto risulta piuttosto rigido e le regolazioni sono piuttosto ridotte rispetto ad un armo in linea con volanti.
ciao

"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
05-09-2009 19:22
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tiger86 Offline
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regolazione albero
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da einstein
Tiger, ma tu fai veramente tutto questo traffico con le alte ogniqualvolta cambiano le condizioni meteo? Noi, al massimo, lavoriamo sull'arridatoio di prua per giostrarci sulla catenaria, la randa rimane sul suo giro d'albero quando non viene smagrita la parte medio superiore tramite paterazzo.
Purtroppo, con armo quartierato e senza volanti, il tutto risulta piuttosto rigido e le regolazioni sono piuttosto ridotte rispetto ad un armo in linea con volanti.
ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
E si. Spesso gli stralli non sono regolabili. Sulla mia barca dispongo della regolazione in funzione del vento, ma quando regato (ormai quasi sempre) su altre barche, prima di uscire o al massimo prima della partenza carico un paio di giri circa le alte o le scarico in funzione della pressione.
Ma come tu saprai ci sono equipaggi che regolano pure in regata.

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
05-09-2009 20:20
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Furkolkjaaf Offline
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diverse barche viaggiano anche con ben + di 2.5 gradi di rake (J/80 e J/24 per esempio sopra i 3.5) ; sulla mia al momento sono intorno ai 3, e tornano i 70 80 cm di cui si diceva sopra...non certo 15-20.
05-09-2009 20:21
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tiger86 Offline
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da tiger86
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da einstein
Tiger, ma tu fai veramente tutto questo traffico con le alte ogniqualvolta cambiano le condizioni meteo? Noi, al massimo, lavoriamo sull'arridatoio di prua per giostrarci sulla catenaria, la randa rimane sul suo giro d'albero quando non viene smagrita la parte medio superiore tramite paterazzo.
Purtroppo, con armo quartierato e senza volanti, il tutto risulta piuttosto rigido e le regolazioni sono piuttosto ridotte rispetto ad un armo in linea con volanti.
ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
E si. Spesso gli stralli non sono regolabili. Sulla mia barca dispongo della regolazione in funzione del vento, ma quando regato (ormai quasi sempre) su altre barche, prima di uscire o al massimo prima della partenza carico un paio di giri circa le alte o le scarico in funzione della pressione.
Ma come tu saprai ci sono equipaggi che regolano pure in regata.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Aggiungo...
E' pure vero che queste cose si fanno solo per la coscienza di avere l'attrezzatura a posto. Sono sempre più convinto che nelle regate di circolo ( ma non solo ) sia molto più importante manovrare bene e non fare errori grossolani di tattica, rispetto a tante farmacie sulle regolazioni. Ma credo che tutti noi amiamo avere l'attrezzatura a posto...

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
05-09-2009 20:23
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einstein Offline
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Tiger, adesso posso capire perche' ti trovi nella situazione citata precedentemente (testa sottovento e pancia sopravvento).
Imho, se tu laschi solo le alte, costringi le intermedie e le basse a tendersi, causando l'effetto di cui sopra.
Se non vuoi stravolgere la regolazione albero a lungo cercata e ottimizzata, se laschi le alte, dovresti farlo, in proporzione, anche con tutto l'insieme, come faresti con un Mast jack.
ciao

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05-09-2009 21:05
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tiger86 Offline
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da einstein
Tiger, adesso posso capire perche' ti trovi nella situazione citata precedentemente (testa sottovento e pancia sopravvento).
Imho, se tu laschi solo le alte, costringi le intermedie e le basse a tendersi, causando l'effetto di cui sopra.
Se non vuoi stravolgere la regolazione albero a lungo cercata e ottimizzata, se laschi le alte, dovresti farlo, in proporzione, anche con tutto l'insieme, come faresti con un Mast jack.
ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Sono d'accordissimo con te, e ti dico anche che tocco le sartie solo quando le condizioni sono estreme, poco vento o tanto, non per piccole variazioni. Diciamo che di 7 ai 15 +/- le tocco raramente, dipende anche da quale barca.
Ma siamo fuori tema in quanto io non parlo di regolazioni di 'esercizio', ma di prima centratura e regolazione.
Ossia, mollo tutto, centro l'albero, do il giusto agolettamento, pretensiono le alte al 20%CR, recupero con le basse l'eccessivo imbananamento. Esco in mare con 10-12kts, mi metto in bolina con sbandamento intorno ai 20°, controllo l'alta sottovento e supponiamo che la tensione mi soddisfi (+/- 0), tragurdo l'albero e vedo la testa che sembra cadere sottovento per allungamento delle alte sotto carico. A questo punto devo lascare le basse, l'albero diventa dritto trasversalmente, ma inevitabilmente avro aumentato la pancia verso prua, che prima era controllata dalle basse. Chiamala pancia, chiamalo imbananamento, chiamalo prebend, chiamalo come vuoiBig Grin, ma non ci piace in quanto ci smagrisce la randa ( causa aumento giro d'albero come dicevi te ).Wink
Come mai oggi ci capiamo solo io e te?Blush
Che si puo' fare? Smile

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-09-2009 21:50 da tiger86.)
05-09-2009 21:35
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sailor13 Offline
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Dico la capperata del giorno, secondo me sbagli a mollare le alte. La tensione del paterazzo e la tensione delle drizze aumentano la freccia dell'albero, togliendo tensione alle alte. Quella che tu definisci pancia sopravento è invece la testa che scade sottovento. Quindi cazzi, viri e cazzi di altrettanti giri sulle altre mura, ed avrai ripristinato la situazione iniziale. A regola, dovresti fare la regolazione per tre regolazioni del paterazzo, ricordando di quanti giri devi regolare le alte per ogni posizione.
05-09-2009 22:16
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zankipal Offline
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da tiger86
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da einstein
Tiger, adesso posso capire perche' ti trovi nella situazione citata precedentemente (testa sottovento e pancia sopravvento).
Imho, se tu laschi solo le alte, costringi le intermedie e le basse a tendersi, causando l'effetto di cui sopra.
Se non vuoi stravolgere la regolazione albero a lungo cercata e ottimizzata, se laschi le alte, dovresti farlo, in proporzione, anche con tutto l'insieme, come faresti con un Mast jack.
ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Sono d'accordissimo con te, e ti dico anche che tocco le sartie solo quando le condizioni sono estreme, poco vento o tanto, non per piccole variazioni. Diciamo che di 7 ai 15 +/- le tocco raramente, dipende anche da quale barca.
Ma siamo fuori tema in quanto io non parlo di regolazioni di 'esercizio', ma di prima centratura e regolazione.
Ossia, mollo tutto, centro l'albero, do il giusto agolettamento, pretensiono le alte al 20%CR, recupero con le basse l'eccessivo imbananamento. Esco in mare con 10-12kts, mi metto in bolina con sbandamento intorno ai 20°, controllo l'alta sottovento e supponiamo che la tensione mi soddisfi (+/- 0), tragurdo l'albero e vedo la testa che sembra cadere sottovento per allungamento delle alte sotto carico. A questo punto devo lascare le basse, l'albero diventa dritto trasversalmente, ma inevitabilmente avro aumentato la pancia verso prua, che prima era controllata dalle basse. Chiamala pancia, chiamalo imbananamento, chiamalo prebend, chiamalo come vuoiBig Grin, ma non ci piace in quanto ci smagrisce la randa ( causa aumento giro d'albero come dicevi te ).Wink
Come mai oggi ci capiamo solo io e te?Blush
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<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Cazzi le alte!
Poi se il problema diventa lo strallo di prua, o lo allunghi o se cazzando le alte si è spostato il rake, agisci sul piede.

Regolare la tensione delle alte in base la vento non sò se ne valga la pena nemmeno su Luna Rossa, la regolazione dello strallo di prua in funzione del vento invece è fondamentale in regata.
05-09-2009 22:16
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tiger86 Offline
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regolazione albero
Proverò a cazzare le alte... vedremo se migliora.
Il rake non penso sia un problema pochi centimetri, invece ho dubbi sullo strallo, che purtroppo non sempre è regolabile.
Ma sul fatto che mi aumenta l'imbananamento che faccio... dici che me ne frego...

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Leandro
05-09-2009 23:32
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sailor13 Offline
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Mi viene il dubbio che ci stai prendendo in giro....
06-09-2009 17:07
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albert Offline
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Messaggio: #51
regolazione albero
Solo alcune annotazioni generali, dato che se non si va nello specifico, non si possono dare indicazioni operative e va a finire che sembra ci si prenda in giro.

La quantità di rake è connessa alla posizione del centro di deriva della barca, ovvero alcune barche 'sorde' o poggere, come quelle che ha nominato Furko, ed altre, tra cui l'asso99 e il Surprise, per avere la giusta pressione sul timone (avevo già spiegato in un altro 3d che questa serve, oltre che a gratificare il timoniere, a ridurre lo scarroccio), necessitano di un rake più generoso di altre barche per arretrare un po' il centro velico.

Per quanto invece riguarda l'azione sulle sartie alte, negli alberi a più ordini di crocette il risultato è molto diverso se il sartiame è continuo o discontinuo; nel primo caso la regolazione è indipendente da quella delle diagonali, nel secondo anche le diagonali, eccetto le basse, si lascano insieme alle verticali.

Il vincolo degli alberi a crocette a quartiere è che se lo si vuole diritto in un senso fletterà nell'altro e la sua regolazione è un compromesso tra le due flessioni: se, raggiunto questo compromesso di albero diritto trasversalmente e imbananato longitudinalmente in tutte le condizioni, con la sola variabile delle tensioni di strallo di prua (deve essere regolabile) e paterazzo, il giro dell'albero non 'si sposa' con il giro e la forma della randa, si deve modificare quest'ultima e non il primo.....

Ciao
06-09-2009 17:48
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zankipal Offline
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regolazione albero
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13
Mi viene il dubbio che ci stai prendendo in giro....
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Big GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
06-09-2009 23:57
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tiger86 Offline
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da albert
Solo alcune annotazioni generali, dato che se non si va nello specifico, non si possono dare indicazioni operative e va a finire che sembra ci si prenda in giro.

La quantità di rake è connessa alla posizione del centro di deriva della barca, ovvero alcune barche 'sorde' o poggere, come quelle che ha nominato Furko, ed altre, tra cui l'asso99 e il Surprise, per avere la giusta pressione sul timone (avevo già spiegato in un altro 3d che questa serve, oltre che a gratificare il timoniere, a ridurre lo scarroccio), necessitano di un rake più generoso di altre barche per arretrare un po' il centro velico.

Per quanto invece riguarda l'azione sulle sartie alte, negli alberi a più ordini di crocette il risultato è molto diverso se il sartiame è continuo o discontinuo; nel primo caso la regolazione è indipendente da quella delle diagonali, nel secondo anche le diagonali, eccetto le basse, si lascano insieme alle verticali.

Il vincolo degli alberi a crocette a quartiere è che se lo si vuole diritto in un senso fletterà nell'altro e la sua regolazione è un compromesso tra le due flessioni: se, raggiunto questo compromesso di albero diritto trasversalmente e imbananato longitudinalmente in tutte le condizioni, con la sola variabile delle tensioni di strallo di prua (deve essere regolabile) e paterazzo, il giro dell'albero non 'si sposa' con il giro e la forma della randa, si deve modificare quest'ultima e non il primo.....

Ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ooooooh, finalmente uno che mi risponde... grazie.
Sailor mi dice sbagli a mollare le alte, cosa che io non ho mai detto, ho scritto che lasco le basse. Inoltre mi spiega che non cade l'albero ma è la pancia sopravvento, non ha fatto altro che ripetere quello che ho scritto io. Alla fine teme che lo prenda in giro, per forza... sembra un dialogo tra sordi. Bisogna che ci sforziamo di leggere quello che i nostri AdV scrivono, altrimenti i consigli sono inutili.

Tornando ad Albert, che ringrazio per la precisazione, chiarisce che la regolazione delle aqquartierate diviene per forza un compromesso, che porta ad un risultato a cui il velaio si deve adeguare e non viceversa ( come spesso accade ). Ho sempre èpensato anch'io a questo fatto ma ora che lo dice Albert ne sono certo.

Strano che in questa discussione sembri strano che uno da dei giri al sartiame prima della regata, non capisco..., in realtà mi pare che siano molti a farlo, anche se come ho già scritto posso concordare che ci sono cose ben più importanti da fare in barca per vincere.

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Leandro
07-09-2009 16:41
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tiger86 Offline
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Dimenticavo...
comunque rigrazio Sailor e zanki per la disponibilità, amici peraltro preparati che hanno molto da insegnare.

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Leandro
07-09-2009 16:44
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sailor13 Offline
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Tiger, se vuoi chiarezza nelle risposte dovresti provare ad essere più chiaro nelle tue richieste. Ancora non ho capito a quale tipo di sartiame ti riferisci, hai solo parlato di crocette acquarierate senza specificarne il numero e senza nessun dettaglio sul tipo di rig. inoltre dici che lo fai sia sulla tua che su alte dove regati; parliamo di monootipi? o anche qui alberi e rig diversi? Per questo mi domando se prendi in giro.
07-09-2009 18:17
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tiger86 Offline
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13
Tiger, se vuoi chiarezza nelle risposte dovresti provare ad essere più chiaro nelle tue richieste. Ancora non ho capito a quale tipo di sartiame ti riferisci, hai solo parlato di crocette acquarierate senza specificarne il numero e senza nessun dettaglio sul tipo di rig. inoltre dici che lo fai sia sulla tua che su alte dove regati; parliamo di monootipi? o anche qui alberi e rig diversi? Per questo mi domando se prendi in giro.

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
hai ragione, non puoi entrare nella mia testa... comunque il chiarimento di Albert è stato, anche se generico, molto interessante.

X Albert
Quindi quando tu devi progettare una randa ti vai a misurare il giro d'albero e tagli la vela di conseguenza?
Con quale tensione di paterazzo rilevi la misura del giro d'albero o meglio con quale regolazione del rig cioè strallo, sartie, ecc.)?
E per curiosità a livello pratico come fai a misurarlo? Devi salire a metà albero? O esistono altri metodi?

Io francamente non ho mai visto un velaio farlo ( si misurano P ed E, un occhio all'interferenza col paterazzo per determinare l'allunamento e via...). Forse lo stimano ad occhio?

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Leandro
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-09-2009 21:36 da tiger86.)
07-09-2009 21:22
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albert Offline
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da tiger86


X Albert
Quindi quando tu devi progettare una randa ti vai a misurare il giro d'albero e tagli la vela di conseguenza?
Con quale tensione di paterazzo rilevi la misura del giro d'albero o meglio con quale regolazione del rig cioè strallo, sartie, ecc.)?
E per curiosità a livello pratico come fai a misurarlo? Devi salire a metà albero? O esistono altri metodi?

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Io attualmente ho in archivio alcuni files diversi a seconda della tipologia di albero, derivati da rilievi già fatti e da riscontri su vele già provate, fotografate e analizzate.

Questi files contengono i dati del corretto bend dell'albero, minimo e massimo (entrambi da rilevare, se si vuol fare un buon lavoro); a seconda del range previsto di utilizzo della vela si utilizza poi nel progetto una percentuale di questa curva.

Dunque non mi arrampico più a rilevare i dati, se non quando devo fare una vela per un'attrezzatura fuori dagli schemi usuali.

Ovviamente poi la vela funziona correttamente se la regolazione è quella di progetto; dunque è il velaio che deve verificarla, eventualmente con la collaborazione di un attrezzista.

Ciao
07-09-2009 22:46
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zankipal Offline
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Tiger, mi viene il dubbio che l'equivoco nasca dal fatto che tu pensi che lateralmente l'albero spanci sopravento, non è così!, è la testa che cade troppo sottovento.

Albert, tu giustamente ragioni da velaio e se devi fare una vela nuova prima verifichi che l'albero sia regolato e poi costruisci la vela su misura, a me però di solito capita il contrario, cioè che mi chiamano per verificare la giusta regolazione dell'albero e le vele le hanno già, a questo punto si tratta di regolare la forma dell'albero per fare rendere le vele al meglio adattando la curvatura, non parliamo poi delle barche nuove con le vele di serie, in quei casi delle volte sembra che il velaio non abbia mai visto la barca nemmeno in foto.Smile
08-09-2009 00:30
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albert Offline
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Tiger, mi viene il dubbio che l'equivoco nasca dal fatto che tu pensi che lateralmente l'albero spanci sopravento, non è così!, è la testa che cade troppo sottovento.

Albert, tu giustamente ragioni da velaio e se devi fare una vela nuova prima verifichi che l'albero sia regolato e poi costruisci la vela su misura, a me però di solito capita il contrario, cioè che mi chiamano per verificare la giusta regolazione dell'albero e le vele le hanno già, a questo punto si tratta di regolare la forma dell'albero per fare rendere le vele al meglio adattando la curvatura, non parliamo poi delle barche nuove con le vele di serie, in quei casi delle volte sembra che il velaio non abbia mai visto la barca nemmeno in foto.Smile

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Mi fa piacere che qualcun altro (che tra l'altro fa un altro mestiere) abbia notato questa problematica delle vele di serie, che non risparmia nemmeno marchi blasonati....

Questo mi ricorda una storiella che vi riassumo 'in breve':

Un tale va dal sarto a farsi fare un vestito.....il sarto prende le misure, lo realizza e chiama il cliente perchè lo vada a ritirare.

Questi indossa la giacca e fa notare che una manica è più corta dell'altra; il sarto gli dice che è lui ad avere le braccia diverse, e che se rattrappisce un po' un braccio tutto va a posto.

Poi il cliente indossa i pantaloni e fa notare che una gamba è più lunga dell'altra.....il sarto sostiene che è lui ad avere le gambe diverse e che se rattrappisce un po' una gamba i pantaloni vanno a posto.

Il cliente paga ed esce soddisfatto ma passeggia con una gamba ed un braccio rattrappiti per far cadere a pennello l'abito.

Passa davanti ad una coppia e la moglie dice al marito: 'Guarda questo poveretto come è disgraziato.....però, nonostante tutto, guarda come gli sta a pennello il vestito, bisogna proprio dire che ha proprio un gran sarto !!'.Big GrinBig Grin

Ciao
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-09-2009 01:14 da albert.)
08-09-2009 01:13
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tiger86 Offline
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Tiger, mi viene il dubbio che l'equivoco nasca dal fatto che tu pensi che lateralmente l'albero spanci sopravento, non è così!, è la testa che cade troppo sottovento.

Albert, tu giustamente ragioni da velaio e se devi fare una vela nuova prima verifichi che l'albero sia regolato e poi costruisci la vela su misura, a me però di solito capita il contrario, cioè che mi chiamano per verificare la giusta regolazione dell'albero e le vele le hanno già, a questo punto si tratta di regolare la forma dell'albero per fare rendere le vele al meglio adattando la curvatura, non parliamo poi delle barche nuove con le vele di serie, in quei casi delle volte sembra che il velaio non abbia mai visto la barca nemmeno in foto.Smile

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Mi fa piacere che qualcun altro (che tra l'altro fa un altro mestiere) abbia notato questa problematica delle vele di serie, che non risparmia nemmeno marchi blasonati....

Questo mi ricorda una storiella che vi riassumo 'in breve':

Un tale va dal sarto a farsi fare un vestito.....il sarto prende le misure, lo realizza e chiama il cliente perchè lo vada a ritirare.

Questi indossa la giacca e fa notare che una manica è più corta dell'altra; il sarto gli dice che è lui ad avere le braccia diverse, e che se rattrappisce un po' un braccio tutto va a posto.

Poi il cliente indossa i pantaloni e fa notare che una gamba è più lunga dell'altra.....il sarto sostiene che è lui ad avere le gambe diverse e che se rattrappisce un po' una gamba i pantaloni vanno a posto.

Il cliente paga ed esce soddisfatto ma passeggia con una gamba ed un braccio rattrappiti per far cadere a pennello l'abito.

Passa davanti ad una coppia e la moglie dice al marito: 'Guarda questo poveretto come è disgraziato.....però, nonostante tutto, guarda come gli sta a pennello il vestito, bisogna proprio dire che ha proprio un gran sarto !!'.Big GrinBig Grin

Ciao


<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Veramente carina e a DOC

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Leandro
08-09-2009 01:23
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