I Forum di Amici della Vela

Versione completa: copertura e disturbo quanto si propagano?
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si, viaggiavo a circa 10 di apparente a 65 gradi circa...non si fare i conto ma a occhio credo che abbia mantenuto gli 8 di reale
Citazione:TestaCuore ha scritto:
io non volevo insegnare nulla a nessuno ed, anzi....ho chiesto per imparare! mi era venuta questa 'teoria' ed ho chiesto lumi!
quindi, niente arrampicate sugli specchi!
se siete sicuri di ciò che dite vi credo Smile
Ed io ti ho risposto, ma la tua replica non mi sembrava frutto di una teoria, bensì di una pratica consumata.
Comunque l'importante è che tu abbia capito.
ciao
Citazione:TestaCuore ha scritto:
si, viaggiavo a circa 10 di apparente a 65 gradi circa...non si fare i conto ma a occhio credo che abbia mantenuto gli 8 di reale

Meglio attorno ai 50°. Smile
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
io non volevo insegnare nulla a nessuno ed, anzi....ho chiesto per imparare! mi era venuta questa 'teoria' ed ho chiesto lumi!
quindi, niente arrampicate sugli specchi!
se siete sicuri di ciò che dite vi credo Smile
Ed io ti ho risposto, ma la tua replica non mi sembrava frutto di una teoria, bensì di una pratica consumata.
Comunque l'importante è che tu abbia capito.
ciao
si, vero...tutto è nato perchè in più di una occasione mi è capitato di raggiungere una barca e di piantarmi nelle sue immediate vicinanze senza riuscire più a sorpassarla...da qui mi era venuta questa teoria!
Ora mi toccherà capire la vera causa qual è! Smile

l'apparente era l'unico dato certo che avevo in quei momenti, motivo per cui avevo 10 nodi a 65 gradi di sicuro...questo nel momento in cu imi sono 'ritrovato in mezzo'!
Alla partenza, da fermo, c'era 8 nodi da nord est che durante la navigazione significava traverso preciso!
Come si fa ricavare i valori inversi (angolo e velocità reali)?
Tra l'altro , essendo la mia con albero più alto delle 2 che mi affiancavano, in testa d'albero il vento che segnava il windex non credo avesse avuto influenze negative, mentre in basso si....che casino, mi sto incartando!BlushOcchio nero
Citazione:TestaCuore ha scritto:


l'apparente era l'unico dato certo che avevo in quei momenti, motivo per cui avevo 10 nodi a 65 gradi di sicuro...

Prima attibuendoti un AWA di 50° volevo gratificarti nel valutare la tua velocità in 6,5/7 nodi con 8 di TWS, ma se sei certo di quei 65°AWA con 10 knt di AWS, mi spiace dirtelo ma qualcuno ti apostroferebbe 'scoglio', Big Grin stavi andando a meno di 4knt (3,8), ti credo che non riuscivi a districarti. Smiley39
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:


l'apparente era l'unico dato certo che avevo in quei momenti, motivo per cui avevo 10 nodi a 65 gradi di sicuro...

Prima attibuendoti un AWA di 50° volevo gratificarti nel valutare la tua velocità in 6,5/7 nodi con 8 di TWS, ma se sei certo di quei 65°AWA con 10 knt di AWS, mi spiace dirtelo ma qualcuno ti apostroferebbe 'scoglio', Big Grin stavi andando a meno di 4knt (3,8), ti credo che non riuscivi a districarti. Smiley39
ciao

e si, hai detto bene...ero uno scoglio!!! E da li è nata tutta la mia discussione...non si era capito? la barca non camminava ed ho visto i concorrenti diretti che solitamente stanno dietro avanzare ed allontanarsi!
Tutto per un errore che è degenerato in altri errori...un vortice che mi ha fatto perdere tanto!!

Esiste un modo per poter calcolare rapidamente i dati del vento reale avendo noti soltanto quelli dell' apparente edella nostra velocità?
Citazione:TestaCuore ha scritto:


Esiste un modo per poter calcolare rapidamente i dati del vento reale avendo noti soltanto quelli dell' apparente edella nostra velocità?

Se conosci intensità e angolo di un vento più la velocità della barca, ti ricavi gli altri dati dell'altro vento; io di solito uso un goniometro e una squadretta.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:


Esiste un modo per poter calcolare rapidamente i dati del vento reale avendo noti soltanto quelli dell' apparente edella nostra velocità?

Se conosci intensità e angolo di un vento più la velocità della barca, ti ricavi gli altri dati dell'altro vento; io di solito uso un goniometro e una squadretta.
ciao
certo, ma io intendevo senza l'uso dei vettori....magari solo con la calcolatrice....come si fa per la VMG attraverso i coseni.... una roba del genere per intenderci! esiste?
Secondo il mio modesto parere ..molto meglio sistemare il log....oppure un gps portatile. Magari sarà influenzato da una corrente ...ma difficilmente sarà più di un kn a favore o a sfavore....
Ma in una situazione come hai descritto, non sarà uno strumento a farti passare, ma la tecnica.....
Citazione:aleufo ha scritto:
Secondo il mio modesto parere ..molto meglio sistemare il log....oppure un gps portatile. Magari sarà influenzato da una corrente ...ma difficilmente sarà più di un kn a favore o a sfavore....
Ma in una situazione come hai descritto, non sarà uno strumento a farti passare, ma la tecnica.....
sicuramente...anche perchè il log poi ha ripreso a funzionare...sapete quando? quando sono entrato in porto, giuro!!
In regata una delle prime cose che si imparano è di stare alla larga dagli altri a meno che non ci sei costretto!!!
cosa significa questa immagine e quanto scritto sotto?


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Che i rifiuti di un barca che scende in poppa si sentono sia davanti che dietro.Wink
non l'ho scritta io hè! Big Grin
Citazione:TestaCuore ha scritto:



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la variabilità della dimensione delle due 'bolle' grigie è abbastanza ben repertoriata, abbastanza per dire molto bene Smile , ci sono studi che investigano come varino a seconda della velocità del vento, 'numero di barche', angolo di incidenza del vento, gradiente verticale di velocità del vento...

si possono ricostruire altrettanti disegni di bolle grigie a seconda dei valori dati ai vari parametri, spesso definendo in modo più chiaro il significato pratico di 'blanket', o 'eddies'..


se riesci a fare un disegno di come fosse la situazione reale, si puo' cercare di adattarci una interpretazione teorica razionale, tanto per discutere Big Grin
disegni non ne faccio più Blush
scherzo
il colore più chiaro credo sui riferisca ad una minore, seppur esistente, influenza negativa.
immaginando di essere inseguitore e di avvicinarci alla poppa di chi sta avanti per poi decidere di sorpassare orzando; ebbene, a me è capitato di essere arrivato sotto la poppa e di aver perso quella leggera maggiore velocità che avevo, non riuscendo di fatto a sorpassarla più se non orzando molto, perdendo lunghezze (forse un paio) e, quindi, tentando il sorpasso a maggiore distanza, perdendo però efficacia nella copertura di chi vogliamo sorpassare e che, quindi, accelera.
non so se sono riuscito a spiegarmi e se vi è mai capitata questa situazione.
Testacuore nei limiti del possibile in regata bisogna fare i 'fantasmi', evitare la flotta stare sempre in acque libere mai sottovalutare gli avversari sia quelli davanti (più facili da controllare) ma soprattutto quelli dietro che spesso con i compensi li devi immaginare sempre avanti a te magari sottostimando il distacco che gli stai dando.
Certo che se poi ti trovi a poca distanza (in partenza, in un incrocio ecc.) devi battagliare senza esclusione di colpi mettendo in atto ogni tecnica per mettere sotto schiaffo l'avversario sia tecnicamente che psicologicamente.

Da questo punto di vista tu sei agevolato, un po come me (abbiamo un bottiglione/crocerone SmileSmile) perchè se ti prepari con meticolosità (barca pulita, vele fatte a modo, pesi lasciati in banchina, log che funziona ecc ecc)quando s'innesca un 'match race' con un cruiser-racer che si 'sente' veloce o è più veloce di te lui all'inizio tende a sottovalutarti, ma appena (se sei bravo) pernde i primi schiaffi cade in una sorta di depressione e sfugge al confronto per non sentirsi dire in banchina che sia stato battutto da un bottiglione/crocerone.

E' la parte più bella delle regate ma non è affatto gratuita richiede preparazione ed impegno e le armi devo essere perfette non come hai fatto
Citazione:kermit ha scritto:
Testacuore nei limiti del possibile in regata bisogna fare i 'fantasmi', evitare la flotta stare sempre in acque libere mai sottovalutare gli avversari sia quelli davanti (più facili da controllare) ma soprattutto quelli dietro che spesso con i compensi li devi immaginare sempre avanti a te magari sottostimando il distacco che gli stai dando.
Certo che se poi ti trovi a poca distanza (in partenza, in un incrocio ecc.) devi battagliare senza esclusione di colpi mettendo in atto ogni tecnica per mettere sotto schiaffo l'avversario sia tecnicamente che psicologicamente.

Da questo punto di vista tu sei agevolato, un po come me (abbiamo un bottiglione/crocerone SmileSmile) perchè se ti prepari con meticolosità (barca pulita, vele fatte a modo, pesi lasciati in banchina, log che funziona ecc ecc)quando s'innesca un 'match race' con un cruiser-racer che si 'sente' veloce o è più veloce di te lui all'inizio tende a sottovalutarti, ma appena (se sei bravo) pernde i primi schiaffi cade in una sorta di depressione e sfugge al confronto per non sentirsi dire in banchina che sia stato battutto da un bottiglione/crocerone.

E' la parte più bella delle regate ma non è affatto gratuita richiede preparazione ed impegno e le armi devo essere perfette non come hai fatto

credo di aver imparato la lezione Big Grin
comunque, anche le prossime partenze (se con poco vento) credo che le farò prediligendo il lato sfavorevole, perchè secondo me, per come è la mia barca (pesante e lenta) paga di più tenersi in vento pulito e coprire una distanza maggiore che piantarsi in mezzo ad altre 20/30 barche che mi coprono da tutte le parti e mi fanno piantare (perchè sono lento a ripartire).
Tu per caso hai fatto già questa prova?
Io di prove ne ho fatte di ogni tipo ed il palmares di vittorie e piazzamenti cresce ogni giorno.
Tutti vorrebbero partire puliti e veloci e possibilmente sul lato buono si tratta di mettere in atto tutto il necessario per essere più bravi degli altri, poi durante la regata bisogna guardare lontano anticipare e timonare sempre alla massima efficienza e avere sempre la velocità (log) giusta per quel vento.

Quì il discorso di studio è molto più complesso e Einstein su questo punto la sa lunga o meglio ritengo che molti la sappiano lunga (ma se ne stanno rigorosamente zitti) ma solo lui ha affrontato in maniera corretta divulgando il concetto, nemmeno Albert (altro gurù della tecnica velica di ADV) ha mai affrontato compiutamente l'argomento. Io la prima rivelazione l'ho avuta da lui ma poi ho approfondito di mio e ho trovato anche riscontro nella meccanica del volo che è una materia più complessa di quello che può sembrare il nome.

Io da circa un hanno uso rigorosamente le Vtarget in regata ed i risultati sono lusinghieri ma ovvio con le sole Vtarget non ci fai tanto, intorno alle Vtarget c'è tutto un mondo a partire dalla sofferenza di pulirsi la barca immergendoti prima della regata anche se fuori c'è la neve.
BV
Citazione:kermit ha scritto:
Io da circa un hanno uso rigorosamente le Vtarget in regata ed i risultati sono lusinghieri ma ovvio con le sole Vtarget non ci fai tanto, intorno alle Vtarget c'è tutto un mondo a partire dalla sofferenza di pulirsi la barca immergendoti prima della regata anche se fuori c'è la neve.
BV

Bravo Kermit, in barca si usano le Vtraget che sono il punto di arrivo!!

Il problema e' appunto... ARRIVARCI! Smiley1442
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