I Forum di Amici della Vela

Versione completa: sono grossi, sono veloci e adesso vanno di bolina?
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(19-06-2014 08:46)Gundam Ha scritto: [ -> ]Mi fa sorridere leggere frasi bucoliche dopo averne lette su emozionanti 15 nodi di velocita con 13 di vento...

ma che centra...ho riportato quello che ho visto che era il compito che mi sono assunto.Smiley59

Vuoi la sincera verità circa la velocità del Mattia?
Ero infastidito dallo rumoroso sciabordio dell'acqua poppa tanto che ne ho addirittura parlato al collaboratore di Contreas.
Ho ricevuto un esaustivo spiegone sul fatto che i cat non possono planare ed essendo dislocanti puri non può essere diversamente.

Di li è passato a parlarmi dei SIG, delle loro prestazioni e del fatto che quando superano i 20 nodi alzano una acqua a poppa che sembrano spinti dalle eliche di superficie.
Perché i cat non possono planare?
Perché gli scarponi sono troppo lunghi e stretti per sollevarsi; l'unico modo per tirarli fuori dall'acqua è usare i flaps.
Rispondo a intuito...se gli allarghi gli scarponi, facendoli piatti a poppa, corto com'è sarebbe sempre piantato.

L'unica potrebbe essere di allargarlo a prua....ma ad ogni ondata ti ferma.

Un vecchio capobarca della Admiral, un personaggio che ai suoi tempi d'oro saltando da una barca all'altra seguiva la costruzione di due barche a volta, mi disse.
"le barche, per essere barche, devono essere strette, lunghe e basse"

la quinta essenza del dislocante puro è il cat.

Fai la somma dell'opera viva dei due scarponi: difficile trovare qualcosa di più lungo e stretto.
Questo non lo capisco... Una barca in regime dislocante non puo superare una certa velocita critica gunzione della lunghezza al galleggiamento... Per i monoscafi si usa una formuletta di tipo empirico... Per i multi non lo so... Ma delle due l'una... O la velocita critica di un multi é molto maggiore di un mono o quando hai provato il mattia 52 e hai visto viaggiarlo (provando un certo bencelato fastidio ;-)) a 15 nodi era in regime planante
No gundam, non è così.
Tutti i cat, non potendo planare, dislocano e conseguentemente spostano acqua.
Fanno tutti una scia molto pronunciata e la linea d'acqua, congiungendosi fa ..sciabordio.

ecco, dopo 2:35

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(19-06-2014 13:59)Gundam Ha scritto: [ -> ]Questo non lo capisco... Una barca in regime dislocante non puo superare una certa velocita critica gunzione della lunghezza al galleggiamento... Per i monoscafi si usa una formuletta di tipo empirico... Per i multi non lo so... Ma delle due l'una... O la velocita critica di un multi é molto maggiore di un mono o quando hai provato il mattia 52 e hai visto viaggiarlo (provando un certo bencelato fastidio ;-)) a 15 nodi era in regime planante

La formuletta è:
v. max = fattore di forma * radice quadrata della lunghezza in piedi.
Ma si applica solo per la navigazione a motore.
Infatti la mia barca non supera i 10.5 kn a motore.
Fattore di forma 1.5 circa, tipico da cat.
I mono sono circa 1.0-1.1.

A vela non si forma l'onda di prua quindi la formula non si applica.
Altrimenti come potrebbe un AC 45 (45 piedi appunto) non planante a superare i 30 kn ?
Come potrebbe Esimit II (monoscafo) di 30m arrivare a 38kn ?

Ciao

Ho corretto un paio di cosette, sennò non si capiva quel che volevi dire
Klaus
(19-06-2014 14:51)Malloc Ha scritto: [ -> ]
(19-06-2014 13:59)Gundam Ha scritto: [ -> ]Questo non lo capisco... Una barca in regime dislocante non puo superare una certa velocita critica gunzione della lunghezza al galleggiamento... Per i monoscafi si usa una formuletta di tipo empirico... Per i multi non lo so... Ma delle due l'una... O la velocita critica di un multi é molto maggiore di un mono o quando hai provato il mattia 52 e hai visto viaggiarlo (provando un certo bencelato fastidio ;-)) a 15 nodi era in regime planante

La formuletta è:
v. max = fattore di forma * radice quadrata della lunghezza in piedi.
Ma si applica solo per la navigazione a motore.
Infatti la mia barca non supera i 10.5 kn a motore.
Fattore di forma 1.5 circa, tipico da cat.
I mono sono circa 1.0-1.1.

A vela non si forma l'onda di prua quindi la formula non si applica.
Altrimenti come potrebbe un AC 45 (45 piedi appunto) non planante a superare i 30 kn ?
Come potrebbe Esimit II (monoscafo) di 30m arrivare a 38kn ?

Ciao

Ho corretto un paio di cosette, sennò non si capiva quel che volevi dire
Klaus
La gente continua a non farsi delle domande e soprattutto a non cercare delle risposte... Thumbsupsmileyanim
Il k della formuletta é funzione del dislocamento, meno la barca disloca piu il k aumenta... Il k di una barca a medio dislocamento monoscafo puo essere anche la meta di quella di un cat di pari lunghezza al galleggiamento...

Il sig 45 pesa meno di 6 tons ed ha oltre 130 mq di tela....
(19-06-2014 14:51)Malloc Ha scritto: [ -> ]
(19-06-2014 13:59)Gundam Ha scritto: [ -> ]Questo non lo capisco... Una barca in regime dislocante non puo superare una certa velocita critica gunzione della lunghezza al galleggiamento... Per i monoscafi si usa una formuletta di tipo empirico... Per i multi non lo so... Ma delle due l'una... O la velocita critica di un multi é molto maggiore di un mono o quando hai provato il mattia 52 e hai visto viaggiarlo (provando un certo bencelato fastidio ;-)) a 15 nodi era in regime planante

La formuletta è:
v. max = fattore di forma * radice quadrata della lunghezza in piedi.
Ma si applica solo per la navigazione a motore.
Infatti la mia barca non supera i 10.5 kn a motore.
Fattore di forma 1.5 circa, tipico da cat.
I mono sono circa 1.0-1.1.

A vela non si forma l'onda di prua quindi la formula non si applica.
Altrimenti come potrebbe un AC 45 (45 piedi appunto) non planante a superare i 30 kn ?
Come potrebbe Esimit II (monoscafo) di 30m arrivare a 38kn ?

Ciao

Ho corretto un paio di cosette, sennò non si capiva quel che volevi dire
Klaus

Quello che non capisco é l'influenza del tipo di propulsione sulla velocita critica dello scafo che non sia lo sbandamento del monoscafo sotto vela
Sciabordio? Anche i monoscafi lo fanno quando corrono.
Prima della planata c'è la semiplanata, si osserva quando la prua comincia ad alzarsi, ci vuole una spinta di cabrata che faccia alzare lo scafo, per essere veramente in planata bisosgna superare la velocità di 1,7 Radice quadeata della L galleggio in piedi;
Una barca di 15 m. per planare deve superarei 12 nodi.
C'è anche la lunghezza dinamica l'onda si chiude più lontano della poppa.
C'è anche il triangolo di penetrazione.
Troppe cose91.
@ bullo
sciabordio non a prua ma a poppa; comunque sopportabile. Data la velocità, il rumore delle eliche non va bene.

@ gundam

l'influenza del tipo di propulsione sulla velocità critica dello scafo influisce a causa dell'assetto dato dal tipo di e posizione di propulsione.
In una barca a motore la massima efficienza, ad esempio, si ottiene con l'elica di superficie applicata a massima distanza dalla poppa.

Eccoti un estremo esempio di alta efficienza di assetto e propulsione long tail di superficie.

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L'assetto era uno dei concetti fondamentali della nautica che pare essere stato dimenticato.
I costruttori di my si risparmiano studi e laminazioni per scafi adatti alla elica di superficie, poiché volvo penta, con i suoi piedi poppieri low cost risolve tutti i guai e livella verso il basso la nautica da diporto (e non solo).
Oggi, con qualche quintale di piombo, la barca ferma viene messa in assetto e si finge di ignorare il fatto che la barca deve essere in assetto naturale anche alle andatura massima e di crociera; oggi si lavora così...Sadsmiley

Tornando a bomba, arrivo ad affermare che tanto più la determinante dell'efficienza è insita nella forma dell'opera viva, come nei cat, tanto più l'assetto (e distribuzione dei pesi) diventa importante.
Nei cat non c'è un bulbo o una elica che spostano l'assetto in modo determinante.
ci sono due possibilità: o la barca è fatta bene, e va, oppure è una ciofeca immonda.
tertium non datur.
Ok, l'assetto lo capisco forse piu importante su barche a motore o a vela di altissime prestazioni.... Molto interessante... Grazie!
Il tizio del video é pazzo...
(20-06-2014 08:25)Gundam Ha scritto: [ -> ]Ok, l'assetto lo capisco forse piu importante su barche a motore o a vela di altissime prestazioni.... Molto interessante... Grazie!
No, l'assetto è importante comunque, concetto poco chiaro a chi non è mai stato in deriva.
Il posizionamento dei pesi è sempre determinante, uno degli "orrori" più frequenti che vedo sulle barche da crociera è il serbatoio dell'acqua posizionato sotto la cuccetta di prua.
Perchè un orrore? Apprua la barca, aumenta il beccheggio (come tutti i pesi disposti alle estremità), con vento forte diventa pericoloso, comunque peggiorando di molto il confort sulle onde sia in bolina (più schizzi, più "panciate") che in poppa aumentando il rischio di ingavonare ossia infilare la prua dentro l'acqua.
Chiacchieriamo di sicurezza, di burrasche e trascuriamo la disposizione dei pesi ? Blinksmiley
(20-06-2014 11:46)Klaus Ha scritto: [ -> ]
(20-06-2014 08:25)Gundam Ha scritto: [ -> ]Ok, l'assetto lo capisco forse piu importante su barche a motore o a vela di altissime prestazioni.... Molto interessante... Grazie!
No, l'assetto è importante comunque, concetto poco chiaro a chi non è mai stato in deriva.
Il posizionamento dei pesi è sempre determinante, uno degli "orrori" più frequenti che vedo sulle barche da crociera è il serbatoio dell'acqua posizionato sotto la cuccetta di prua.
Perchè un orrore? Apprua la barca, aumenta il beccheggio (come tutti i pesi disposti alle estremità), con vento forte diventa pericoloso, comunque peggiorando di molto il confort sulle onde sia in bolina (più schizzi, più "panciate") che in poppa aumentando il rischio di ingavonare ossia infilare la prua dentro l'acqua.
Chiacchieriamo di sicurezza, di burrasche e trascuriamo la disposizione dei pesi ? Blinksmiley

Confermo ... l'assetto è fondamentale: centralizzare i beai ed ottenere un assetto il più possibile neutro.
Negli ultimi 3 anni ho condotto moti esperimenti sulla mia barca. Quelli con il maggior effetto, sia in positivo che in negativo, sono quelli che incidono sull'assetto: inclinazione dell'albero, appendici sotto lo scafo, posizione dei punti di scotta, ecc.
(20-06-2014 11:46)Klaus Ha scritto: [ -> ]No, l'assetto è importante comunque, concetto poco chiaro a chi non è mai stato in deriva.
Il posizionamento dei pesi è sempre determinante, uno degli "orrori" più frequenti che vedo sulle barche da crociera è il serbatoio dell'acqua posizionato sotto la cuccetta di prua.
Perchè un orrore? Apprua la barca, aumenta il beccheggio (come tutti i pesi disposti alle estremità), con vento forte diventa pericoloso, comunque peggiorando di molto il confort sulle onde sia in bolina (più schizzi, più "panciate") che in poppa aumentando il rischio di ingavonare ossia infilare la prua dentro l'acqua.
Chiacchieriamo di sicurezza, di burrasche e trascuriamo la disposizione dei pesi ? Blinksmiley

Tra i motivi per cui ho preso il dissalatore c'è anche quello di poter navigare nelle traversate col serbatoio di prua vuoto. Quei 250 chili sotto la cuccetta, anche se nel mio caso non è proprio all'estrema prua, effettivamente si sentono.
Albodo mi riferivo alla poppa.
I mono quando corrono poi dentro e fuori emettono dei sibili.
Dentro al catamarano da crociera che ho usato Nautichett 40 sembra di essere dentro a una lavatrice con ogni tanto un colpo, l'onda che sbatte sotto.
I movimenti sono bruschi e con un'ondina di prua comincia a beccheggiare.
Speriamo che li facciano meglio.
(20-06-2014 13:42)bullo Ha scritto: [ -> ]Albodo mi riferivo alla poppa.
I mono quando corrono poi dentro e fuori emettono dei sibili.
Dentro al catamarano da crociera che ho usato Nautichett 40 sembra di essere dentro a una lavatrice con ogni tanto un colpo, l'onda che sbatte sotto.
I movimenti sono bruschi e con un'ondina di prua comincia a beccheggiare.
Speriamo che li facciano meglio.-
Questa villetta? manca solo il giardinetto col cane... Smiley26
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(20-06-2014 11:46)Klaus Ha scritto: [ -> ]
(20-06-2014 08:25)Gundam Ha scritto: [ -> ]Ok, l'assetto lo capisco forse piu importante su barche a motore o a vela di altissime prestazioni.... Molto interessante... Grazie!
No, l'assetto è importante comunque, concetto poco chiaro a chi non è mai stato in deriva.
Il posizionamento dei pesi è sempre determinante, uno degli "orrori" più frequenti che vedo sulle barche da crociera è il serbatoio dell'acqua posizionato sotto la cuccetta di prua.
Perchè un orrore? Apprua la barca, aumenta il beccheggio (come tutti i pesi disposti alle estremità), con vento forte diventa pericoloso, comunque peggiorando di molto il confort sulle onde sia in bolina (più schizzi, più "panciate") che in poppa aumentando il rischio di ingavonare ossia infilare la prua dentro l'acqua.
Chiacchieriamo di sicurezza, di burrasche e trascuriamo la disposizione dei pesi ? Blinksmiley

Sto pippone me lo potevi risparmiare.... E non aggiungo altro....
(20-06-2014 15:29)Gundam Ha scritto: [ -> ]
(20-06-2014 11:46)Klaus Ha scritto: [ -> ]
(20-06-2014 08:25)Gundam Ha scritto: [ -> ]Ok, l'assetto lo capisco forse piu importante su barche a motore o a vela di altissime prestazioni.... Molto interessante... Grazie!
No, l'assetto è importante comunque, concetto poco chiaro a chi non è mai stato in deriva.
Il posizionamento dei pesi è sempre determinante, uno degli "orrori" più frequenti che vedo sulle barche da crociera è il serbatoio dell'acqua posizionato sotto la cuccetta di prua.
Perchè un orrore? Apprua la barca, aumenta il beccheggio (come tutti i pesi disposti alle estremità), con vento forte diventa pericoloso, comunque peggiorando di molto il confort sulle onde sia in bolina (più schizzi, più "panciate") che in poppa aumentando il rischio di ingavonare ossia infilare la prua dentro l'acqua.
Chiacchieriamo di sicurezza, di burrasche e trascuriamo la disposizione dei pesi ? Blinksmiley

Sto pippone me lo potevi risparmiare.... E non aggiungo altro....
Pippone ? Blinksmiley
Ho solo spiegato perché l'assetto è importante anche in crociera, non solo in regata.
Se vuoi un pippone non hai che da chiedere, riesco ad essere logorroico come pochi... Smiley4Smiley4
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