(14-02-2016 11:50)falanghina Ha scritto: (14-02-2016 00:44)Casper Ha scritto: (10-02-2016 12:32)mimita Ha scritto: ma per quale ragione in titanio ? per il peso ? se hai una barca " spaziale " puoi tentare ,ma se vuoi un materiale resistente oltre che duttile rimani sull'inox. Il Titanio oltretutto è discretamente fragile.
Il titanio fragile?
Questa me la devi proprio spiegare...
Per quel che ne so il rischio di fragilità è limitato alla saldatura eseguita con procedure non corrette in atmosfera non controllata; per il resto, anzi, ha una elevata dutttilità, superiore a quella dell'inox, tanto che la lavorazione alla macchina utensile non è così semplice...
Per il resto sono d'accordo, non vedo l'opportunità di uasre il titanio per quella applicazione.
BV,
Casper
Prova ad andare con una lamiera di titanio sotto una pressopiegatrice, poi mi dici .....duttile è una cosa, malleabile altra
Spiace dirlo, ma il vecchio Mimì ha ragione da vendere.
Tanto per fare un po' di chiarezza:
"Duttilità/Malleabilità
La duttilità è la capacità di un materiale di assorbire deformazioni anelastiche senza rompersi. A parità di resistenza e durezza, i materiali più duttili sono più adatti ad assorbire sovraccarichi e ad essere lavorati a freddo per deformazione plastica.
La duttilità viene quantificata mediante la deformazione al momento della rottura (allungamento percentuale a rottura).
Usualmente si ammette che al di sotto del 5% di allungamento il materiale sia fragile, al di sopra duttile.
Una misura alternativa della duttilità è data dalla riduzione percentuale della sezione, chiamata %RA
L’analoga grandezza misurata mediante una prova di compressione viene definita malleabilità; i materiali malleabili sono adatti ad essere lavorati per deformazione plastica per ottenere lastre."
(G. Petrucci - Lezioni di Costruzione di Macchine)
"Frattura duttile
Rottura che avviene dopo una deformazione plastica. Il cedimento che mette fine al comportamento elastico è causato dallo scorrimento dei piani cristallini che si verifica su piani inclinati di circa 45° rispetto alla direzione di applicazione della forza, ove le tensioni di tipo tangenziale sono massime.
Frattura fragile
Rottura che avviene dopo una piccola o in assenza di deformazione plastica. Il cedimento consiste nella perdita di coesione fra gli atomi, fenomeno che porta al distacco frontale del materiale. Tipica dei materiali ceramici e di alcuni metalli. Un materiale fragile è un materiale che si rompe dopo un allungamento inferiore al 5%."
(Lezioni di Tecnologia Meccanica– prof. Luigi Carrino)
Qui sotto trovi una tabella con le caratteristiche del titanio:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Come vedi ci sono allungamenti a rottura decisamente elevati ed il carico a snervamento è vicino a quallo a rottura.
Quello che citi tu scrivendo "Prova ad andare con una lamiera di titanio sotto una pressopiegatrice, poi mi dici" è un problema noto, dovuto al fatto che la tensione di snervamento del materiale è vicina a quella di rottura e che il materiale ha un (relativamente) basso modulo elastico, quindi per dargli la deformazione voluta si deve imporre una deformazione sensibilmente maggiore, per considerare il ritorno elastico, e se si esagera questo porta alla rottura del materiale, ma per frattura duttile, non fragile (vedi le definizioni sopra), dato che il limite di snervamento è vicino a quello di rottura.
Tutto ciò però non c'entra nulla con la fragilità, che è tutt'altro
Mi sa che ti toccherà tornare a studiare...
BV,
Casper