19-09-2017, 22:28
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2017, 22:32 da dapnia.)
Era il Sika di dodici anni fa, quello di oggi non so se ha la sua resa, a seguire abbiamo usato anche altre colle e anche il sacco sottovuoto, ma per piccoli lavori non vanno bene: il gioco non vale la candela.
Colla se ne da poca, quella che serve per coprire la doga, se ne sborda parecchia e fa il cordoncino vuol dire che è troppa, se disturba la si asporta con un legnetto (che si butta perché sporca parecchio) e se indurisce si taglia con una lama; e come vedi dalle foto usavamo la Fein.
Le doghe si piegano bene entro certi limiti e si tengono ferme fino a che la colla non ha tirato.
Fare i pezzi in dima, se fai la dima giusta, è più facile; piegare e accomodare le doghe in libero è un po' più complicato e ci vuole esperienza e pazienza.
Prova prima con qualche pezzo a perdere, e se proprio non ci riesci metti una mitragliata di viti e tappi come fanno molti.
Sembra più veloce, ma è solo più facile, alla fine tra taglia, fora, avvita, tappa e rifila non so se si fa prima.
Ma non è la stessa cosa: a parte che, come i vestiti, meno cuciture si vedono e più sono di classe, ma quando la devi rifare e togliere il teck vecchio capisci ancor di più la differenza.
C'è un sito cinese dove se tu mandi la dima dei pezzi che vuoi, o un disegno quotato con dima di carta, ti fanno la coperta già completa di fughe gommate e già carteggiata a finire, ti arriva arrotolata come un foglio di formica, la stendi e la lasci riprendere un po', poi la incolli e ce l'hai già finita.
C'è qualche noto cantiere estero che le usa e le fa pagare come se fossero fatte sul ponte.
Certo per una coperta come la mia 40/50.000 li vedi appena, farla in cina, di listino la paghi uguale, ma il cantiere guadagna il triplo.
La differenza si vede, eccome, ma chi la capisce?
Colla se ne da poca, quella che serve per coprire la doga, se ne sborda parecchia e fa il cordoncino vuol dire che è troppa, se disturba la si asporta con un legnetto (che si butta perché sporca parecchio) e se indurisce si taglia con una lama; e come vedi dalle foto usavamo la Fein.
Le doghe si piegano bene entro certi limiti e si tengono ferme fino a che la colla non ha tirato.
Fare i pezzi in dima, se fai la dima giusta, è più facile; piegare e accomodare le doghe in libero è un po' più complicato e ci vuole esperienza e pazienza.
Prova prima con qualche pezzo a perdere, e se proprio non ci riesci metti una mitragliata di viti e tappi come fanno molti.
Sembra più veloce, ma è solo più facile, alla fine tra taglia, fora, avvita, tappa e rifila non so se si fa prima.
Ma non è la stessa cosa: a parte che, come i vestiti, meno cuciture si vedono e più sono di classe, ma quando la devi rifare e togliere il teck vecchio capisci ancor di più la differenza.
C'è un sito cinese dove se tu mandi la dima dei pezzi che vuoi, o un disegno quotato con dima di carta, ti fanno la coperta già completa di fughe gommate e già carteggiata a finire, ti arriva arrotolata come un foglio di formica, la stendi e la lasci riprendere un po', poi la incolli e ce l'hai già finita.
C'è qualche noto cantiere estero che le usa e le fa pagare come se fossero fatte sul ponte.
Certo per una coperta come la mia 40/50.000 li vedi appena, farla in cina, di listino la paghi uguale, ma il cantiere guadagna il triplo.
La differenza si vede, eccome, ma chi la capisce?
