RE: che colla per i tappi di legno delle viti sul teak
Era il Sika di dodici anni fa, quello di oggi non so se ha la sua resa, a seguire abbiamo usato anche altre colle e anche il sacco sottovuoto, ma per piccoli lavori non vanno bene: il gioco non vale la candela.
Colla se ne da poca, quella che serve per coprire la doga, se ne sborda parecchia e fa il cordoncino vuol dire che è troppa, se disturba la si asporta con un legnetto (che si butta perché sporca parecchio) e se indurisce si taglia con una lama; e come vedi dalle foto usavamo la Fein.
Le doghe si piegano bene entro certi limiti e si tengono ferme fino a che la colla non ha tirato.
Fare i pezzi in dima, se fai la dima giusta, è più facile; piegare e accomodare le doghe in libero è un po' più complicato e ci vuole esperienza e pazienza.
Prova prima con qualche pezzo a perdere, e se proprio non ci riesci metti una mitragliata di viti e tappi come fanno molti.
Sembra più veloce, ma è solo più facile, alla fine tra taglia, fora, avvita, tappa e rifila non so se si fa prima.
Ma non è la stessa cosa: a parte che, come i vestiti, meno cuciture si vedono e più sono di classe, ma quando la devi rifare e togliere il teck vecchio capisci ancor di più la differenza.
C'è un sito cinese dove se tu mandi la dima dei pezzi che vuoi, o un disegno quotato con dima di carta, ti fanno la coperta già completa di fughe gommate e già carteggiata a finire, ti arriva arrotolata come un foglio di formica, la stendi e la lasci riprendere un po', poi la incolli e ce l'hai già finita.
C'è qualche noto cantiere estero che le usa e le fa pagare come se fossero fatte sul ponte.
Certo per una coperta come la mia 40/50.000 li vedi appena, farla in cina, di listino la paghi uguale, ma il cantiere guadagna il triplo.
La differenza si vede, eccome, ma chi la capisce?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2017 22:32 da dapnia.)
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