(20-03-2020 09:24)orteip Ha scritto: PS 02- ovviamente non è assolutamente mia intenzione fare polemica o entrare in qualche battibecco sterile ma per quello che riguarda me, solo di approfondire la materia con nozioni documentabili che possano accrescere la mia conoscenza.
Mi scuso se sono sembrato polemico; non era mia intenzione e spiego meglio quello che volevo dire.
Stiamo parlando di due tipi di operazione diverse e occorre distinguerle bene.
1) eseguire una vera e propria previsione facendo correre un "modello di previsione numerica". Si prendono da qualche parte i dati iniziali e al contorno e si esegue quella che tecnicamente si chiama integrazione del sistema delle equazioni "prognostiche". E' certamente possibile ma c'è qualche problema di cui tener conto: le equazioni prognostiche sono un sistema di equazioni differenziali non lineari tutt'altro che semplice. A parte una serie di problemi sui quali sorvolo (parametrizzazione di fenomeni sub-griglia, "caoticità, etc) c'è una condizione necessaria che impone che il passo temporale sia minore di un certo valore legato al passo di griglia affinché l'integrazione sia stabile. Inoltre si è visto che per ottenere previsioni affidabili ora conviene eseguire previsioni di "ensemble" che richiedono di ripetere da capo lo stesso calcolo un certo numero di volte (10 o più) con piccole variazioni e fare delle medie appropriate. Per non tirarla troppo in lungo: questo tipo di modellazione NON può essere fatta da un computer che non sia un supercomputer. Perché? Basta fare un banale conto di quanti calcoli elementari occorre ripetere per ottenere una previsione anche ad area limitata e moltiplicare per il tempo occorrente a fare il singolo calcolo.
2) Far fare le previsioni dai supercomputer dei grossi centri mondiali che le fanno con tutti i crismi e le rendono disponibili su griglie dell'ordine di 10km ed usare i loro risultati interpolandoli su griglie più piccole. Anche questo non è un calcolo banale ma è senz'altro fattibile da un PC perché richiede un numero di calcoli elementari che è di molti ordini di grandezza inferiore al numero di calcoli del caso numero 1. Se vogliamo possiamo chiamare anche questo un "modello" ma chiamarlo "modello di previsione" non è appropriato.
Come ho già scritto, tutto ciò vale ora nel 2020, nel futuro non si sa; il progresso in questo campo corre come una formula uno.