bluebarbjack
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stress da strallo!
il rischio di rottura c'è, eccome.
i perni vengono di solito calcolati a taglio, e quindi ad AREA resistente, in quanto il meato tra terminale e guance deve essere il minore possibile (+-.5mm l'ideale) mentre in questo caso il perno lavora a momento flettente e taglio.
inoltre il momento flettente non è costante nel tempo, ma funzione del pompaggio dell'albero, che determina sollecitazione a fatica.
quando il perno comincia adeformarsi, come nella foto, le inerzie cambiano e le sollecitazioni indotte pure, aggravando la condizione di carico nel tempo ed inducendo con maggiore probabilità la frattura.
un perno nelle condizioni della foto stava già operando a circa il 60% del valore originale, con un aggravio di sollecitazione del 67% circa, cioè quasi il doppio di quella originalmente prevista.
oltre al calibro del perno occorre verificare anche la gola della testa d'albero, e valutare l'adozione di spessori ad anello SALDATI SUL TERMINALE per compensare il meato.
probabilmente i terminali originali, più antichi, avevano uno spessore maggiore di quelli attualmente in opera.
buon per te che te ne sei accorto in tempo. a fare grosso danno ci vuole poco.
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29-10-2009 17:30 |
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