Io sta storia della barca rigida che vuole l'albero rigido non l'ho mica capita!
Con 3 nodi a me piace la randa grassa, se poi si alza il vento la voglio appiattire come mi pare per poi ritornare a ingrassarla di poppa, più flessione più regolazione, poi è vero che oggi si tende a semplificare il più possibile perchè la maggior parte degli utenti non è in grado di gestire troppe regolazioni ma se ho sotto le chiappe uno scafo 'leggero e ben costruito' lo voglio spremere come un limone e ottenere le massime prestazioni, le semplificazioni le vedo meglio su un plasticone per portare a spasso la famiglia, se no è come avere una ferrari con il motore della panda.
Ale la tua barca nasce senza il trasto, con un arco che pesa tre volte quello che peserebbe un normale puntello fatto nello stesso materiale, tutto per fare del design e basta, ammirevole da un certo punto di vista stilistico ma non certo da un punto di vista tecnico/ingeneristico, prova a fare una barca con le stesse tecniche costruttive ma realizzata in funzione dell'ottimizzazione delle prestazioni, senza dover stupire a tutti i costi e vedrai che missile esce fuori.
scusami se sono diretto, non voglio fare polemiche ma se opti per un albero rigido allora fallo orientabile come quello di un catamarano, altrimenti che scopo ha? l'albero in carbonio è già più rigido di uno in alluminio e 'pompa' meno sull'onda ma più è lungo un profilo più turbolenza innesca visto che è investito da un vento a 30° a meno che sia orientabile.
Alluminio o carbonio le regole son le stesse, + sezione = + rigidita, + spessore = + carico di compressione, la differenza, a parte il peso, è che l'alluminio è omogeneo, il carbonio dipende dalla stratificazione e dal metodo di costruzione.