3 mani con circuiti delle borose indipendenti è la soluzione migliore ed è quella alla quale devi arrivare, come consigliato da tutti.
Nel frattempo, l'ultimo consiglio di Albert è una buona procedura fino a quando non sarai pronto con il terzo circuito.
Una via di mezzo potrebbe essere la seguente.
Prepara un messaggero di pochi millimetri di diametro infilato nella bugna della terza mano. Impalma un occhiello con flo da vele sul terminale della prima mano (il tutto in porto, ovviamente

).
Se percepisci che si mette male, e probabilmente in quell'occasione hai la seconda mano già presa, ti prepari la terza.
Sfili la prima mano, che è libera, agganci il messaggero con un nodino all'occhiello di filo, tiri e passi la borosa nella bugna della terza mano. Non è facile se non la prepari per tempo.
Il tutto fino a quando, dopo aver risparmiato su qualche birra, non predisponi il nuovo circuito.
Come primo passo del nuovo circuito, secondo me è importante arrivare con la borosa almeno all'uscita in trozza. Anche se non hai il bozzello dedicato di rinvio a piede albero, potrai utilizzare quello della prima mano che libererai appena possibile, in anticipo. Da lì, arrivi fino al winch di tuga anche lavorando sul ponte a carponi.
Nella mia ho 4 uscite sul boma (come Sarastro, è la stessa barca).
Quando avevo la randa a tre mani, la terza mano la tenevo armata, ma raccolta in trozza. Il suo bozzello a piede albero lo usavo per la drizza genoa, che non mi piace stoppata sull'albero. (ho solo tre rinvii a piede albero per lato)
La randa nuova ha due mani ben distanziate.