arridatoi,sartie, ossido o peggio?
#21
(05-01-2016, 13:44)zankipal Ha scritto: qui a chi interessa, può trovare una scheda tecnica che spiega il fenomeno e la manutenzione delle sartie consigliato da un produttore di sartiame

.
.
.
.


Gesù,
ho letto e praticamente bisogna mettere la barca sotto una campana di vetro. In ambiente asettico.42
Da pulire subito dopo la contaminazione per contatto con agenti estranei.
E io che quando stappo lo champagne ne spruzzo via più di metà in giro per la barca.
Mi si corrode tutto.
Smiley4
Se hai tre ore per abbattere un albero, dedica la prima ora ad affilare l'ascia.
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#22
(05-01-2016, 14:18)marcofailla Ha scritto: Qual é la cosa più semplice da guardare per giudicare la pericolosità di un sartiame in tondino vecchio non so quanto esattamente ma certamente da cambiare .....

Oltre a guardare consiglio anche di toccare ad ogni uscita:

[hide]Questo[/hide]
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#23
(05-01-2016, 16:05)albert Ha scritto:
(05-01-2016, 14:18)marcofailla Ha scritto: Qual é la cosa più semplice da guardare per giudicare la pericolosità di un sartiame in tondino vecchio non so quanto esattamente ma certamente da cambiare .....

Oltre a guardare consiglio anche di toccare ad ogni uscita:

[hide]Questo[/hide]

Non si vede il .... occhio....
https://m.youtube.com/watch?v=EGTFeWY-8Dg
Da guardare tutti e venticinque i secondi di questa abluzione....

No, davvero é così infido il tondino come lo descrivono?
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#24
Smiley32
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#25
Però scusate ,esperti e non esperti un po di confusione la fate 8989
Se ci guadate a modo ,i manicotti di pressatura sono in inox ,mentre gli arridatoi sono in bronzo cromato . Un po di macchie su un acciaio inox che deve lavorare ,può significare che si tratta di un acciaio inox ,come dice qualcuno ,non proprio al top della percentuale di cromo,ma non è certo detto che a parte l'estetica ,sia un difetto.
Non esistono in meccanica particolari in acciaio inox Aisi 316 L ( quello che non fa la ruggine ) e che debbano offrire una certa resistenza meccanica . Troverete degli acciai inox legati al molibdeno ,vanadio,titanio etc. che saranno molto più resistenti alle sollecitazioni meccaniche del 316 . si potranno ombrare superficialmente di un sottile strato di ossido o passivazione .
Per i pulpiti è' un altro discorso quelli più restano lucidi , meglio è .
Per impermeabilizzare la giunzione ,intendevo una semplice ditata di grasso ,per limitare soprattutto in inverno che entri troppa acqua insieme a merdaccia e con il gelo , aiutino il danno .
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
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#26
(05-01-2016, 14:18)marcofailla Ha scritto: Cerco un consiglio un po' off thread

Qual é la cosa più semplice da guardare per giudicare la pericolosità di un sartiame in tondino vecchio non so quanto esattamente ma certamente da cambiare, cosa che non posso permettermi quest'anno purtroppo (però no carichi da regata piuttosto solo carichi da passeggio, anche meno, per ora)

Sugli arridatoi e sul tondino non c'è traccia di ruggine assolutamente, neanche alle giunture, il sartiame é anche lucido mentre gli arridatoi sembrano poco poco appannati, come se con una passata di spugnetta si potesse rimuovere facilmente

Thanks
La ruggine non assolutamente sinonimo di rotture, è solo il sale che si deposita che contiene materiale ferroso presente nell'aria, dipende anche molto da dove si trova la barca, chi ce l'ha a Piombino ne sa qualcosa
Sul tondino bisogna cercare le crepe sopratutto sulla ribattitura, ma non è facile perchè bisogna smontare tutto e pulire bene tutte le superfici
Poi spesso non è il sartiame a rompersi, i tip cup ad esempio sono più a rischio crepe struturali del sartiame stesso
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#27
(05-01-2016, 15:32)calajunco Ha scritto:
(05-01-2016, 13:44)zankipal Ha scritto: qui a chi interessa, può trovare una scheda tecnica che spiega il fenomeno e la manutenzione delle sartie consigliato da un produttore di sartiame

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Gesù,
ho letto e praticamente bisogna mettere la barca sotto una campana di vetro. In ambiente asettico.42
Da pulire subito dopo la contaminazione per contatto con agenti estranei.
E io che quando stappo lo champagne ne spruzzo via più di metà in giro per la barca.
Mi si corrode tutto.
Smiley4
no anzi lo champagne ti fa vedere il sartiame più brillante Smile
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#28
(05-01-2016, 14:18)marcofailla Ha scritto: Cerco un consiglio un po' off thread

Qual é la cosa più semplice da guardare per giudicare la pericolosità di un sartiame in tondino vecchio non so quanto esattamente ma certamente da cambiare, cosa che non posso permettermi quest'anno purtroppo (però no carichi da regata piuttosto solo carichi da passeggio, anche meno, per ora)

Sugli arridatoi e sul tondino non c'è traccia di ruggine assolutamente, neanche alle giunture, il sartiame é anche lucido mentre gli arridatoi sembrano poco poco appannati, come se con una passata di spugnetta si potesse rimuovere facilmente

Thanks
se non smonti le sartie, non sviti i terminali e non pulisci il tutto, non ti puoi rendere conto delle condizioni del tondino, dei terminali e dei vari fittings. Una volta fatto questo, decidi se farlo controllare con Ultrasuoni o se sostituirlo direttamente. Se ti preoccupa il lato economico della faccenda, farlo nuovo subito è la soluzione meno costosa, aspettare che caschi tutto quella più costosa. Big Grin
"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
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#29
Di solito il sartiame cricca esattamente all'uscita del manicotto ,almeno se parte una cricca da lì ,con una pila ( se arrivi in tempo ) puoi accorgertene ,ma mentre con lo spiroidale potresti avere il tempo di accorgertene ,con il tondino quando cede ,cede .
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
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#30
Grazie dell'aiuto,
Ho la testa dura ma la speranza di riuscire a prendere anche solo un dieci percento di ciò che leggo sarebbe una conquista per me.
Ho deciso di contattare l'artigiano che si occupa di "armamenti ", tutti qui mi fanno lo stesso nome sarà bravo davvero. La risposta temo sarà ovvia (sostituire = 6-7-8000€ sigh)
Nel frattempo però vorrei stringere un po' (solo un poco e segnando il punto attuale per poter ritornare indietro facilmente) una delle due diagonali basse.
Col motore al minimo vibra troppo per i miei gusti (Cioè non dovrebbe vibrare per nulla)
Non ci posso fare nulla sono troppo curioso di capire come é fatto. Perdonatemi
[Immagine: .]
Se capisco bene partendo dal basso (dalla landa)
Primo elemento: Cilindro filettato all'interno
Secondo elemento: Cilindro filettato all'esterno e all'interno
(i primi due elementi sono bloccati dalla vite affinché non si svitino)
Controdado di blocco tra il secondo e il terzo elemento
Terzo elemento : Cilindro filettato all'esterno che trattiene al suo interno la testa svasata del tondino
Dunque per tirare il diagonale dovrei:
Allentare il Controdado e la vite
Tenendo fermo il terzo elemento stringere il secondo elemento sul primo nella speranza che la filettatura sia opposta sul primo e terzo elemento cioè come su un arridatoio normale, giusto?
Questa una foto di repertorio dell'epoca del varo
[Immagine: .]

Aggiungo foto (non mia...) per allietare e alleggerire la discussione [Immagine: .]
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#31
(05-01-2016, 16:16)albert Ha scritto: Smiley32

Ciao Albert, mi pare che ti avevo parlato di un prodotto per togliere facilmente la ruggine da sartie e inox in genere. Poi , sicuramente, mi sono dimenticato di fartelo provare e, per l'ultima messa a punto della cappottina invernale, non ero presente.
Comunque si tratta di un liquido incolore, biodegradabile del 93%, peso specifico superiore di un 30% rispetto all'acqua, non corrosivo per la coperta e legni in genere, , e neanche per le vele, si applica con un pennello nelle parti interessate, penetra attraverso il filetto anche nei tornichetti, e poi si lava con acqua di mare per permettere l'ossidazione istantanea. Semplice, poco costoso e facile da applicare senza uso di olio di gomito.
Si tratta di un antiruggine per inox messo a punto dopo diverse prove e , se vuoi, mi riprometto di fartelo provare su un qualsiasi elemento in inox con ruggine.
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#32
(08-01-2016, 01:29)marcofailla Ha scritto: Ho deciso di contattare l'artigiano che si occupa di "armamenti ", tutti qui mi fanno lo stesso nome sarà bravo davvero. La risposta temo sarà ovvia (sostituire = 6-7-8000€ sigh)

Mi viene da dire... Elementare Watson
In effetti il responso su due piedi é stato quello... preciso preciso
Guardare non vale la . si vedesse davvero qualcosa allora non si potrebbe neanche sale in testa dalbero...
Vedremo...
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#33
(08-01-2016, 01:29)marcofailla Ha scritto: Grazie dell'aiuto,
Ho la testa dura ma la speranza di riuscire a prendere anche solo un dieci percento di ciò che leggo sarebbe una conquista per me.
Ho deciso di contattare l'artigiano che si occupa di "armamenti ", tutti qui mi fanno lo stesso nome sarà bravo davvero. La risposta temo sarà ovvia (sostituire = 6-7-8000€ sigh)
Nel frattempo però vorrei stringere un po' (solo un poco e segnando il punto attuale per poter ritornare indietro facilmente) una delle due diagonali basse.
Col motore al minimo vibra troppo per i miei gusti (Cioè non dovrebbe vibrare per nulla)
Non ci posso fare nulla sono troppo curioso di capire come é fatto. Perdonatemi
[Immagine: .]
Se capisco bene partendo dal basso (dalla landa)
Primo elemento: Cilindro filettato all'interno
Secondo elemento: Cilindro filettato all'esterno e all'interno
(i primi due elementi sono bloccati dalla vite affinché non si svitino)
Controdado di blocco tra il secondo e il terzo elemento
Terzo elemento : Cilindro filettato all'esterno che trattiene al suo interno la testa svasata del tondino
Dunque per tirare il diagonale dovrei:
Allentare il Controdado e la vite
Tenendo fermo il terzo elemento stringere il secondo elemento sul primo nella speranza che la filettatura sia opposta sul primo e terzo elemento cioè come su un arridatoio normale, giusto?
Questa una foto di repertorio dell'epoca del varo
[Immagine: .]

Aggiungo foto (non mia...) per allietare e alleggerire la discussione [Immagine: .]
si certo che le filettatura sono contrarie, se no che arridatoio sarebbe? 19
togli la vitina a taglio, allenti il controdado e tenendo fermo il dado superiore, sviti il tenditore dal dado più . con una chiave e un tubo e tanto CRC
purtroppo cambiare il sartiame costa, ma è come per la cinghia di distribuzione, puoi anche evitare ma se succede qualcosa spendi 10 volte e rischi la pelle
se i tenditori sono buoni li puoi recuperare, il costo si abbassa parecchio
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#34
Una volta sul classe A mentre andavo allegramente... TTTANNNNNNN
Guardo in alto nulla l'albero era ancora la
Un secondo di . individuo i bulloni inox della traversa posteriore (per fortuna) sottovento saltati
Ma li... tra carbonio e acciaio si . corre buon sangue
Questa é stata l'unica rottura in una barca di 75 kg del 1998 (e il mio peso purtroppo é alla terza cifra .)
Non credo nessuno possa dire nulla di diverso dal cambiare il tutto
Per ora la barca é semiferma in acqua, ci devo andare comunque con i piedi di piombo perché per ogni cosa che sistemo ne trovo almeno due nuove da sistemare.
Direi che era ben in programma visto che dovevo andar via dal cantiere il prima possibile.
Avanti tutta allora. Arriverà il turno anche delle sartie
[Immagine: .]
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#35
Ed è un segreto segreto o puoi dirci anche come si chiama questo meraviglioso liquido?

quote='pippopippo' pid='438906609' dateline='1452247744']
(05-01-2016, 16:16)albert Ha scritto: Smiley32

Ciao Albert, mi pare che ti avevo parlato di un prodotto per togliere facilmente la ruggine da sartie e inox in genere. Poi , sicuramente, mi sono dimenticato di fartelo provare e, per l'ultima messa a punto della cappottina invernale, non ero presente.
Comunque si tratta di un liquido incolore, biodegradabile del 93%, peso specifico superiore di un 30% rispetto all'acqua, non corrosivo per la coperta e legni in genere, , e neanche per le vele, si applica con un pennello nelle parti interessate, penetra attraverso il filetto anche nei tornichetti, e poi si lava con acqua di mare per permettere l'ossidazione istantanea. Semplice, poco costoso e facile da applicare senza uso di olio di gomito.
Si tratta di un antiruggine per inox messo a punto dopo diverse prove e , se vuoi, mi riprometto di fartelo provare su un qualsiasi elemento in inox con ruggine.
[/quote]
Words are, in my not-so-humble opinion, our most inexhaustible source of 
magic.
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#36
Grazie Luciano 53,, e' come dici tu' ,,due si sono sbloccati, ma che fatica,, per gli altri anche un po' rovinati, forzando li ho piegati e fatto saltare cromatura,ho gia' chiamato il fornitore nautico di zona,mi ha detto appunto di tagliarli,ma non il Filetto Smile conviene metterli nuovi senzaltro.
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#37
(08-01-2016, 12:09)pippopippo Ha scritto:
(05-01-2016, 16:16)albert Ha scritto: Smiley32

Ciao Albert, mi pare che ti avevo parlato di un prodotto per togliere facilmente la ruggine da sartie e inox in genere. Poi , sicuramente, mi sono dimenticato di fartelo provare e, per l'ultima messa a punto della cappottina invernale, non ero presente.
Comunque si tratta di un liquido incolore, biodegradabile del 93%, peso specifico superiore di un 30% rispetto all'acqua, non corrosivo per la coperta e legni in genere, , e neanche per le vele, si applica con un pennello nelle parti interessate, penetra attraverso il filetto anche nei tornichetti, e poi si lava con acqua di mare per permettere l'ossidazione istantanea. Semplice, poco costoso e facile da applicare senza uso di olio di gomito.
Si tratta di un antiruggine per inox messo a punto dopo diverse prove e , se vuoi, mi riprometto di fartelo provare su un qualsiasi elemento in inox con ruggine.

Ciao, hai un nuovo nickname ?? Smiley2

In realtà, quando ti avevo colto ad usarlo, del tuo prodotto me ne avevi già dato un bussolottino di campione.

L'ho provato e va benissimo per rilucidare gli occhielli e gli anelli inox che sulle vele in carbonio tendono a fare la ruggine.Thumbsupsmileyanim

Sulla barca purtroppo non l'ho provato perchè come sai non la uso "spesso".Smiley57 ... ma appena tolgo il cagnaro il prodottino mi servirà.

Dimmi come si fa ad acquistarlo .... (e già che ci sei dillo anche a sergiot) Smiley2

Ciao
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#38
(08-01-2016, 17:41)marcofailla Ha scritto: Una volta sul classe A mentre andavo allegramente... TTTANNNNNNN
Guardo in alto nulla l'albero era ancora la
Un secondo di . individuo i bulloni inox della traversa posteriore (per fortuna) sottovento saltati
Ma li... tra carbonio e acciaio si . corre buon sangue
Questa é stata l'unica rottura in una barca di 75 kg del 1998 (e il mio peso purtroppo é alla terza cifra .)
Non credo nessuno possa dire nulla di diverso dal cambiare il tutto
Per ora la barca é semiferma in acqua, ci devo andare comunque con i piedi di piombo perché per ogni cosa che sistemo ne trovo almeno due nuove da sistemare.
Direi che era ben in programma visto che dovevo andar via dal cantiere il prima possibile.
Avanti tutta allora. Arriverà il turno anche delle sartie
[Immagine: .]
bella quella foto!
gia che fai il lavoro io controllerei bene anche le lande visto che i tenditori non hanno lo snodo in basso
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#39
(08-01-2016, 01:29)marcofailla Ha scritto: Grazie dell'aiuto,
Ho la testa dura ma la speranza di riuscire a prendere anche solo un dieci percento di ciò che leggo sarebbe una conquista per me.
Ho deciso di contattare l'artigiano che si occupa di "armamenti ", tutti qui mi fanno lo stesso nome sarà bravo davvero. La risposta temo sarà ovvia (sostituire = 6-7-8000€ sigh)
Nel frattempo però vorrei stringere un po' (solo un poco e segnando il punto attuale per poter ritornare indietro facilmente) una delle due diagonali basse.
Col motore al minimo vibra troppo per i miei gusti (Cioè non dovrebbe vibrare per nulla)
Non ci posso fare nulla sono troppo curioso di capire come é fatto. Perdonatemi
Se capisco bene partendo dal basso (dalla landa)
Primo elemento: Cilindro filettato all'interno
Secondo elemento: Cilindro filettato all'esterno e all'interno
(i primi due elementi sono bloccati dalla vite affinché non si svitino)
Controdado di blocco tra il secondo e il terzo elemento
Terzo elemento : Cilindro filettato all'esterno che trattiene al suo interno la testa svasata del tondino
Dunque per tirare il diagonale dovrei:
Allentare il Controdado e la vite
Tenendo fermo il terzo elemento stringere il secondo elemento sul primo nella speranza che la filettatura sia opposta sul primo e terzo elemento cioè come su un arridatoio normale, giusto?
Questa una foto di repertorio dell'epoca del varo
i Tenditori sono Searig, fabbricati in N.Zelanda; rispetto alla foto del varo, sembra essere stato sostituito quello della D1. Non dovresti avere difficoltà a smontarli.
"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
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#40
Grazie ancora siete bravissimi
I tenditori non sono bloccati tanto che senza svitol vengono
Solo che la misura delle chiavi sarà ammmmericana... Mannaggia a loro
Non ho voluto forzare x non sboccolare tutto mi devo procurare una chiave da un pollice... Cioè da 25 e mezzo
Ma con il tondino come si misurano le tensioni? Funziona come con lo spiroidale? C'è un qualche thread di riferimento qui su come far funziona questo tipo di alberi?
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