Regolazione albero
#1
Ciao a tutti..

domandone per la regolazione di un'albero 9/10 Licospars (moooolto flessibile) con diametro circa 30 cm alto circa 10mt con 3 ordini di crocette acquartierate e volanti con doppio belin. Composto da un'unica sartia maestra avvitata su ogni crocetta e 3 diagonali prese a loro volta sulla crocetta. L'ultima crocetta in penna ha la sartia maestra passante

Allego disegno

Allora il mio problema è il compromesso da trovare tra carico sullo strallo, preband all'attacco dello strallo e prenband all'altezza della D2 per compressione.

Alla prima regolazione porto le sartie a 210kili, le diagonali sono puntate e trovo lo strallo a 140kili circa. Il risultato che l'albero cede all'attacco dello strallo con 10 nodi d'aria. Allora penso che un diamante risolverebbe la questione, ma penso che la Licospars ha progettato l'albero così (ho chiamato la Licospars e mi hanno risposto che non hanno idea di come vada impostato, lo decide il cantiere della barca.. il cantiere è sparito).

Tornando alla questione allora porto il carico delle D3 all'80% e lascio la maestra scarica al 20%, questo mi risolve il problema della catenaria ma comprime l'albero quindi cede alla D2.. allora metto in tensione alla D2 regolando nuovamente TUTTO e trovo 260kili sulla maestra che sono tanti.

Ma non trovo mai un compromesso decente per la forma della randa e del fiocco.

Quindi ora mi chiedo c'è qualcuno conosce alberi simili e come si possono regolare in modo decente.

Inoltre il giro d'albero deve seguire fedelmente il taglio della randa o deve essere dritto?
Poi ovviamente da regolare con il giusto rapporto vang D1 in funzione dell'intensità del vento.

Grazie mille


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#2
Molto complicato.
Per essere 10 mt con 3 ordini di crocette sarà di carta velina, quindi delicato.
Non so rispondere sulla regolazione delle varie sartie ma credo che solo i tentativi e le prove daranno risultati.
Anche se penso che un siffatto sistema sia nato per non avere mai una soluzione di compromesso ma sempre adattato alle varie condizioni.
Per la curvatura d’albero proprio dritto non direi. Credo che il concetto “giro d’albero” sia per il velaio che fa la randa in funzione dell’albero, non il contrario.
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#3
Di che barca si tratta?
10 m. di albero con un diametro di 30 cm. mi sembra un palo del telegrafo.
Per questi alberi, come ti ha detto Osef, visto che si possono lavorare poco, crocette acquartierate verso poppa, il velaio fa la randa in funzione dell'albero.
Per lo strallo prua bisogna metterci un pistone idraulico per regolare bene la catenaria.
Se vuoi mettere invece un diamante in testa non c'è nessun problema.
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#4
(24-04-2021, 23:34)Orion_mx3 Ha scritto: Allora il mio problema è il compromesso da trovare tra carico sullo strallo, preband all'attacco dello strallo e prenband all'altezza della D2 per compressione.

Non è chiaro l'uso che fai del sartiame intermedio e basso, tanto più in un albero con crocette a quartiere e volanti.
Con albero dritto in senso trasversale, punti il sartiame intermedio e basso e tensioni la alta a belin e volanti scariche: questo determina un prebend.
A questo punto tensioni il belin e trovi la tensione adeguata allo strallo.
Quindi dai ancora precarico alla alta che si è allentata per il carico del belin e recuperi l'imbando intermedio e basso.
Certamente il sartiame intermedio può darti una riduzione statica del prebend, ma saranno poi volanti e belin a controllare dinamicamente l'arco.
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#5
...nella mia beata ignoranza, io non ho capito come fa un albero di 10m con 30cm di diametro a essere molto flessibile.

Di che barca stiamo parlando, tra l'altro? 3 ordini di crocette per 10m sarà piuttosto strettina, immagino.
Se salendo a bordo sorridi, è la barca giusta
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#6
Smiley36 Smiley36 Smiley36 hehehehe hai ragione!

Scusatemi ho sbagliato di scrivere intendevo circonferenza!

Poi sta sera cerco di costruire uno schema di regolazione in base i vostri suggerimenti
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#7
(25-04-2021, 13:14)Orion_mx3 Ha scritto: Smiley36 Smiley36 Smiley36 hehehehe hai ragione!

Scusatemi ho sbagliato di scrivere intendevo circonferenza!

Poi sta sera cerco di costruire uno schema di regolazione in base i vostri suggerimenti
heheeeeeeeeeeeeeeee che barca hai? Forse ci aiuta a dire meno cavolate. io sono sempre fiero di dire che barca ho,purtroppo moltissimi ns.amici adv non ne sentono
la necessità e sbagliano forum credo.Scusami orion se ho preso occasione del tuo intervento per scrivere quanto sopra,ma vorrei spronare i ns.amici a comunicare che barca si ha,sarebbe tutto più semplice interloquire successivamente.Scusatemi.
In barca a vela quando sei salito sei arrivato!! Grazie BULLO.
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#8
(25-04-2021, 15:14)GARIBALDI Ha scritto: heheeeeeeeeeeeeeeee che barca hai? Forse ci aiuta a dire meno cavolate. io sono sempre fiero di dire che barca ho,purtroppo moltissimi ns.amici adv non ne sentono
la necessità e sbagliano forum credo.Scusami orion se ho preso occasione del tuo intervento per scrivere quanto sopra,ma vorrei spronare i ns.amici a comunicare che barca si ha,sarebbe tutto più semplice interloquire successivamente.Scusatemi.
Si vede che Orion è timido: non dice nulla e chiede cose difficili. Colgo l'occasione per rimarcare che si può mantenere l'anonimato e proteggere i dati sensibili anche dando un minimo di indicazioni tipo vaga idea di dove siamo e con che barca.
Il che aiuterebbe anche a risolvere gli alberi e altro.
Scusa lo sfogo e passiamo all'albero: 10m e tre ordini sono già un caso particolare, direi con qualche origine corsaiola ma non sapendo che .:
Come dice Osef il giro randa andrebbe tagliato sull'albero, tra l'altro non mi Piccoletto le crocette acquartierate con la flessibilità e volanti, e non dici se è in testa o frazionato, ma con doppio belin direi di no...
Vado a lucidare la palla di cristallo30
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#9
Si ma passante o in coperta? armato in testa d'albero o frazionato, nel caso quanto frazionato?
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#10
Diceva sopra . a rileggere ora altro post va forse messa in conto anche randa square...
Attacco strallo alla terza crocetta? Se fosse, quella marcata D3 non è esattamente una semplice diagonale...
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#11
Quindi è 9/10 con volanti ?
Mi chiedo ma le volanti arrivano all'altezza dello strallo o piu' giu'?
A me viene da pensare che l' albero sia nato a 3/4 e poi qlc ha voluto sperimentare ......



(25-04-2021, 17:46)marmar Ha scritto: Diceva sopra . a rileggere ora altro post va forse messa in conto anche randa square...
Attacco strallo alla terza crocetta? Se fosse, quella marcata D3 non è esattamente una semplice diagonale...
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#12

la barca non è mia ed è un prototipo da regata fatto nel 97 circa.. con le volanti pochi centimetri sotto lo strallo e randa squaretop.
L'albero è armato 9/10 e appoggiato in coperta.

La randa è stata fatta sull'albero con un giro poco sopra la prima crocetta di 8cm se ricordo bene.

Il problema grosso è la mancanza del diamante quindi devo per forza caricare la D3 se no perdo il controllo di quella parte e quindi la maestra in penna non ha quasi più senso.

Trovare il rapporto non sarà facile, ho provato più volte l'altro anno ma con errori pagati cari in regata.

Alla fine penso inizialmente di caricare poco la sartia maestra e poi cercherò di lavorare sulle diagonali per ottenere il rapporto ottimale con la randa issata in ormeggio. Senza è impossibile perchè già il peso della randa e un vang puntato cambia tutto.

Se il proprietario mettesse il diamante sarebbe risolto, in alternativa ci vorrà tanta buona pazienza. Cmq secondo voi in condizioni di poco vento il prebend deve seguire il giro della randa?

In veleria mi dicevano su dritto.. forse perchè con il vang cazzato bene l'albero prende subito una bella curva.

Prove a mare prove a mare... Blinksmiley
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#13
@marmar: se faccio come dici temo di arrivare a 350kili di carico sulla sartia maestra.. poi temo che esplode tutto hehehehe.. recupero le lande sulla luna Wink
Seriamente stavo scherzando, se carico la volante mi si allentano sartie e se recupero l'imbando e poi lasco la volante mi ritrovo con un carico sulle sartie mostruoso.

Almeno così lo intuisco..
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#14
In merito alla teoria generale di regolazione dell'albero io la sapevo così:
Pochissimo vento: poco grasso (=>prebend/giro albero pronunciato), rake/aggolettamento elevato (per rendere ardente la barca), svergolamento di solito pronunciato perché in quota aumenta sensibilmente il vento (ma da verificare)
Poco vento: grasso pronunciato (albero dritto), rake/aggolettamento elevato, svergolamento QB (anche in relazione allo sbandamento voluto)
Vento: grasso medio, rake medio, svergolamento QB
Tanto vento: poco grasso (=> prebend massimo), rake minimo, svergolamento per depotenziare

Se siete d'accordo queste dovrebbero essere le conseguenze:
Lunghezza strallo a comandare il rake
con le diagonali da registrare in accordo per "contenere" il pre-bend nel giro d'albero (poco modificabile con vele in laminato),
Alte/verticali a dare il prebend in opposizione alle diagonali,
volante ad alzare il carico con riduzione minima del giro d'albero e aumento del carico dello strallo
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#15
Sartia maestra? conoscevo solo l'albero di Maestra.
E la sartia Professoressa?
Sul piano trasversale l'albero deve essere diritto, sotto vento le sartie hanno leggero imbando sotto carico, bolina larga con una quindicina di apparente.
Nel senso longitudinale la curvatura non deve superare il diametro dell'albero.
Se la testa curva sotto vento bisogna metterci il diamante che va cazzato molto, di più.
Gli alberi sono un'opppppinione.
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#16
Un discorso generale, dato che non ci sono dei dati precisi nè della barca nè dell'albero e del relativo piano.

Allora ........ credo che, ovviamente pagando, chi ha fatto le vele "dovrebbe" essere in grado di fare o quantomeno di indirizzare la regolazione di base su cui sono state progettate le vele, cosa da fare prima in terra e poi da verificare sui bordi.

Questa regolazione poi potrà essere perfezionata millimetricamente a seguito dei test in acqua.

Però a monte del progetto delle vele, immagino che qualcuno abbia verificato che l'albero sia correttamente dimensionato per i carichi che deve sopportare, square top compresa e che dunque possa stare in piedi senza sbananarsi ...........
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#17
ma le sartie sono in tondino, dyform o cosa? da quanto sono?
perché ti vedo preoccupato da carichi di 2-300kg che sono la norma su barche ben più piccole


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#18
In nessun albero le diagonali vanno tesate più delle alte, se hai bisogno di avere le diagonali tese per non farlo curvare troppo devi tesare anche le alte, se l'albero non regge il carico di compressione è sbalgiato il profilo oppure ci si deve accontentare per una regolazione ottimale solo con poco vento.

Se il profilo è sottile si deve arrivare alla tensione massima per gradi facendo massimo 2 giri alla volta guardando di tenerlo dritto mentre si aumenta la tensione
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#19
@Bullo: Interessante "Nel senso longitudinale la curvatura non deve superare il diametro dell'albero." Lo terrò come suggerimento
@Albert: Chi ha fatto le vele ha verificato, poi impostato l'albero ma che alla prima regata con 18nodi e volante tesata la randa spezzava.. ha dato un pò di supporto ma poi non ci ha più badato.
@shein: sartie in treccia.. allora abbiamo fatto delle prove con 280kg e andava abbastanza bene ma il mio dubbio se tutto il resto resiste in condizione di mare formato. Non ho idea dei limiti.
@zankipal: non so quanto regge.. non ho nessun dato e la cosa interessante neanche Licospars che ha ancora il progetto. Il dubbio di esagerare è di perdere l'albero 30

Tra l'atro sulle sartie esterne (visto che Bullo odia la parola maestra) ho solo i tornichetti in coperta e non tra le crocette. Ritengo che se regolo dalle linee guida riconosciute devo tirarlo forte ma sento la barca soffoca.

In maggio la riarmiamo e riproverò con più pazienza e un bansigo comodo Smiley36

Se trovo la soluzione la posterò per completare il post.

Grazie a tutti
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#20
a memoria 280kg sulle verticali le avevamo sull’este24...
licospars magari non si prende la briga di rispondere ma se le sartie le hanno fornire loro, stabilito diametro e costruzione della treccia, il 30% del carico di rottura è un buon punto di arrivo.


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