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Versione completa: Linea d'asse Nanni
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la linea d'asse Nanni o Farymann usata per anni sulle Alpa credo fosse veramente eccezionale. Io l’ho usata per dieci anni sulla mia Alpa 7.40 con un farymann A40 senza che fosse mai entrata alcuna goccia di acqua e senza alcuna usura delle boccole. Cambiavo , quando in secca, i due para-acqua che con qualche attenzione si possono cambiare anche con la barca in acqua.
Sono però d’accordo con Albert che tutto deve essere come in originale e pochissimi sanno come funziona tutto il sistema. Se cambi solo un elemento succede un guaio specie alle boccole 13 e 20 il cui gioco rispetto all’asse deve essere minimo: infatti esse si usureranno velocemente se non dovesse funzionare il sistema di circolazione acqua che ti descrivo di seguito. Ad esempio il vecchio proprietario della mia Alpa aveva infilato della treccia di baderna nella cassa stoppa combinando un pasticcio e creando la distruzione delle boccole e dei para-acqua
Proverò di seguito a descriverti il funzionamento facendo riferimento all’esploso:
quando l’elica e l’asse girano, dalla presa a mare ( che avrai vicino a quella di raffreddamento motore) comincerà a circolare acqua attraverso l'astuccio dell'asse entrando dal l rubinetto 11 aspirata da una boccola ( part. 17) che funziona come una girante di una pompa. L’acqua così aspirata attraversa tutto l’asse tenendo in depressione la zona d’ingresso (dove ci sono i due paracqua il cui compito è così ridotto ) e facendo raffreddare le boccole in gomma 13 e 20. Le boccole in gomma continuamente raffreddate e lubrificate dall’acqua non si usurano. Infine l’acqua uscendo attraverso la boccola 20 crea un velo fra la superficie frontale della boccola in gomma e la superficie frontale della boccola in bronzo 26 ; per mantenere questo velo d’acqua ( che riduce l’attrito e l’erosione della parte frontale della boccola in gomma 20) la boccola in bronzo 26, che è bloccata con una spina sull’elica, ha sulla faccia interna delle scanalature che favoriscono l’espulsione dell’acqua.
In sostanza si crea una circolazione continua di acqua dall’interno della barca all’esterno attraverso l'asse e le boccole.
I due para-acqua ( vedi posizione 8) sono dei semplici paraolio che trovi da un qualsiasi meccanico a pochi euro (paraolio 25-35-7) ma dovrai avere l’accortezza di farteli dare con l’anello molla in inox o in alternativa è sufficiente sostituire l’anello molla con un o-ring di pari diametro in viton. I para-acqua possono essere sostituiti smontando il pezzo 1 ed il pezzo 4 e basta mettere il grasso all’inizio nel canale fra i due para-acqua; in effetti il grasso serve solo a tenere lubrificate le labbra dei due para-acqua ma la presenza dell’acqua è già sufficiente; l’ingrassatore non serve molto anzi si rischia di pompare troppo grasso: io avevo montato un piccolo ingrassatore a vite che iniettava poche gocce di grasso, ma lo usavo poco.
Un'altra attenzione: l'accoppiata boccole part. 17 e 18 fanno anche da fine corsa all’albero: se la boccola 18 venisse calettata nella posizione sbagliata l’asse, nel cambio avanti/indietro, si sposterebbe di centimetri piuttosto che di pochi millimetri, dando colpi fastidiosi. In sostanza dopo il montaggio dell’asse bisognerà verificare che spingendo a mano l’elica la boccola in bronzo 26 vada a contatto con la boccola in gomma 20 ; tirando invece indietro l’asse le facce delle due boccole 20 e 26 devono separarsi di 2-3 mm.
Le boccole 20 e 13 devono essere in gomma con scanalature interne e l’asse non deve avere alcun gioco: in sostanza non possono che essere originali.
All’epoca avevo fatto uno schizzo del mio sistema con le misure: provo ad inserirlo sotto.


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Citazione:Bonoz ha scritto:

Grazie Albert. Certo che se era la treccia della baderna da cambiare era una cosa che forse potevo arrangiarmi da solo, ma però con cortechi e boccole mi sa che la vicenda si fa tosta. Qui un errore lo pagherei caro, credo. Tra l'altro si trovano ancora questi ricambi? Non è che mi conviene la cuffia volvo a questo punto?
ciao Giovi sto smontando il macione, ma non riesco a smuovere il dado che lo blocca anche perchè forse davanti al dado c' è un anello, almeno sembra, che forse blocca il tutto. ho fatto una foto dove si vede questo anello davanti al dado. Sai dirmi come si fa, anche perchè è talmente duro che ho paura di rompere qualcosa:


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credo di capire dalla foto che si parla del dado della posizione 3 dell'esploso; sembra un normale dado autobloccante (vedi foto) che ha un anello interno in plastica che entrando nel filetto rende difficile l'allentamento. Il dado che io ricordo non era infilato in una sede del giunto perchè il mio giunto era come quello dell'esploso (pos. 1) e non come quello della tua foto.
Il fatto che i paraacqua perdesseero ha sicuramente causato l'infiltrazione di acqua fino al dado,la formazione di salino ed ossido che rende difficile smontare il dado e renderà difficile dopo tirare fuori il giunto che dovrebbe avere un accoppiamento conico con chiavetta. E' importante che blocchi bene la rotazione dell'asse, metti un po' di CRC, aspetta che agisca e dovresti poter svitare senza rompere rompere nulla

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Grazie Gioviy, il dado sembra uguale a quello della tua foto, ma non si sblocca neanche morto, tra l'altro è anche difficile bloccare bene l'asse.
Abbiamo provato anche con lo svitol, ma nienteSadsmiley
E' fondamentale bloccare perfettamente l'asse. Non hai detto se hai la barca in secca o in acqua : nel primo caso trova il modo di bloccare l'elica o meglio prova a bloccare l'asse agendo con una grossa chiave a pappagallo sulla superficie opposta del giunto o ancora meglio sfrutta i fori del giunto per inserire un asta che nella rotazione si blocchi fermamente e sicuramente da qualche parte . Se dopo che lo svitol ha agito a lungo ancora non svita, riscalda il dado ( che credo sia in acciaio inossidabbile) e il meno possibile l'asse con un piccolo cannello; se ancora non dovessi riuscire non credo sia possibile per lo spazio tagliare il dado e credo neanche allegerirlo praticando dei fori su una sezione laterale quindi non ti resterebbe che sfilare l'asse dall'interno barca dopo aver rimosso il motore e l'elica . Se la barca è in acqua bisogna essere più prudenti e chiaramente non potrai sfilare l'asse.
Buona fortuna.
Citazione:Gioviy ha scritto:
E' fondamentale bloccare perfettamente l'asse. Non hai detto se hai la barca in secca o in acqua : nel primo caso trova il modo di bloccare l'elica o meglio prova a bloccare l'asse agendo con una grossa chiave a pappagallo sulla superficie opposta del giunto o ancora meglio sfrutta i fori del giunto per inserire un asta che nella rotazione si blocchi fermamente e sicuramente da qualche parte . Se dopo che lo svitol ha agito a lungo ancora non svita, riscalda il dado ( che credo sia in acciaio inossidabbile) e il meno possibile l'asse con un piccolo cannello; se ancora non dovessi riuscire non credo sia possibile per lo spazio tagliare il dado e credo neanche allegerirlo praticando dei fori su una sezione laterale quindi non ti resterebbe che sfilare l'asse dall'interno barca dopo aver rimosso il motore e l'elica . Se la barca è in acqua bisogna essere più prudenti e chiaramente non potrai sfilare l'asse.
Buona fortuna.

Grazie Gioviy, la barca è in secca, e domani provo con la chiave a pappagallo. Mi è anche venuto il dubbio che si sviti nel senso contrario al normale, è possibile?
Non credo sia possibile che la filettatura sia all’inverso.
Devi procurarti gli attrezzi giusti. La chiave del dado forse è da 27; devi trovaruna chiave a battere (vedi foto sotto) che entri per bene nella sede con una leva corta ma robusta che ti consenta di battere sulla leva con un martello pesante. Se il martello rimbalza sulla leva significa che il dado è bloccato ma stai operando bene per sbloccarlo, qualsiasi altro cedimento che non sia lo svitamento significa che non hai bloccato bene l’asse e quindi non stai applicando sufficiente forza sul dado. La chiave a pappagallo può fare il giusto contrasto solo se molto grossa e se è messa in forza contro il fondo della barca. Non concluderesti molto tenendola a mano: meglio in quel caso bloccare il giunto con un’asta e dei cunei che impediscano la sua rotazione.


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Citazione:Gioviy ha scritto:
Non credo sia possibile che la filettatura sia all’inverso.
Devi procurarti gli attrezzi giusti. La chiave del dado forse è da 27; devi trovaruna chiave a battere (vedi foto sotto) che entri per bene nella sede con una leva corta ma robusta che ti consenta di battere sulla leva con un martello pesante. Se il martello rimbalza sulla leva significa che il dado è bloccato ma stai operando bene per sbloccarlo, qualsiasi altro cedimento che non sia lo svitamento significa che non hai bloccato bene l’asse e quindi non stai applicando sufficiente forza sul dado. La chiave a pappagallo può fare il giusto contrasto solo se molto grossa e se è messa in forza contro il fondo della barca. Non concluderesti molto tenendola a mano: meglio in quel caso bloccare il giunto con un’asta e dei cunei che impediscano la sua rotazione.


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La chiave che ho usato è una a cricchetto molto robusta che entra alla perfezione nella sede e prende saldamente il dado.
ma è possibile che non trasmetta adeguatamente il colpo di martello pesante ma lo assorba
Citazione:Gioviy ha scritto:
la linea d'asse Nanni o Farymann etc.

quando l’elica e l’asse girano, dalla presa a mare ( che avrai vicino a quella di raffreddamento motore) comincerà a circolare acqua nella cassa stoppa (dal rubinetto 11) aspirata dalla boccola ( part. 17) che funziona come una girante di una pompa. L’acqua così aspirata attraversa tutto l’asse tenendo in depressione la zona d’ingresso (dove ci sono i due paracqua il cui compito è così ridotto )etc.

Infine l’acqua uscendo attraverso la boccola 20


In sostanza si crea una circolazione continua di acqua dall’interno della barca all’esterno attraverso l'asse e le boccole

[/quote]
interessante ma ci sono un paio di cose che non mi tornano:

1)codesta acqua che circola nell'astuccio dovrà,per forza di cose,entrare in contatto con il lato dei cortechi dove è incastrata la molla di acciaio che mantiene la giusta forma/tensione del corteco che tenderà ad arrugginire ed a deteriorarsi

2)se c'è per l'appunto un para-acqua a poppavia come fa l'acqua contenuta nell'astuccio ad essere espulsa?
1- l'acqua entra nell'astuccio a poppa del corteco interno ed attraversa tutto l'astuccio passando fra le scanalature delle due boccole in gomma fino all'elica. Il corteco interno(quello più a poppavia) è sempre a contatto con l'acqua che lo tiene freddo e lubrificato: la molla di questo corteco che comunque è inox (o l'o-ring in viton) conviene metterla rivolta a prua dal lato della camera del grasso. Questo si può iniettare nel piccolo volume fra i due corteci attraverso un ingrassatore. Se si esagerasse con il grasso si rischierebbe di far andare lo stesso verso poppa creando tappamenti o ostruzioni alla circolazione d'acqua ed al funzionamento della girante
2- la circolazione dell'acqua è favorita dalla girante 17 che gira insieme all'asse e dall'effetto risucchio che la rotazione della boccola 26 crea grazie a delle scanalature realizzate sulla sua faccia a contatto con la faccia della boccola in gomma 20. Un'altra funzione molto positiva del film d'acqua fra le due faccie delle due boccole a contatto ed in rotazione relativa è che il sistema costituisce un perfetto reggispinta raffreddato in continuo e con attrito minimo
ciao Gioviy e ciao a tutti,
Il dado si è mollato, ma non siamo riusciti comunque a sfilare il macione. Domani proveremo con un altro estrattore di tipo diverso. Purtroppo però intanto ,da quello che ho visto, l'asse è rigato trasversalmente in corrispondenza dei paraoli. Per cui in teoria dovremmo sfilarlo completamente e portarlo a rettificare.
Vorrei chiedere a chi ha già esperienza se si riesce a sfilare l'asse da poppa, e anche a che costi andrei incontro per l'eventuale rettifica.
Ciao, Michele
sono contento che sei riuscito, dovresti riuscire pure a liberare l'accoppiamento conico del giunto; pur ossidato dovrebbe cedere con svitol e piccoli colpi anche laterali ed al limite riscaldando. L'asse si dovrebbe poter sfilare dall'interno barca spostando il motore ed ovviamnete togliendo l'elica; dall'esterno bisogna togliere il giunto ma anche la girante 17 e, in base dal tipo di barca, smontando la pala timone.
Normalmente l'asse si usura leggeremente e circonferenzialmente per effetto dell'azione dei para-acqua ma fino ad un certo limite è normale e per risolvere basta passare un po di carta abrasiva a grana finissima.Sostituiti i cortechi puoi sempre fare una prova di tenuta prima di mettere la barca in acqua.
Solo rettificare sarebbe facile( a parte il lavoro per sfilare l'asse) e poco costoso ma poi avresti il problema di trovare dei para-acqua della misura giusta ad esempio se rettifichi di 2 decimi sul diametro dovrai trovare para-acqua con diametro interno 25.2 (se è 25 l'asse) e non so se si trovano. Potresti invece far riportare con saldatura del materiale aggiuntivo sulla parte usurata e poi rettificare al diametro originario , il lavoro è sempre poca cosa ma va fatto da gente molto esperta.
Potresti infine valutare se è più facile spostare il punto di lavoro delle labbra del para-acqua verso poppa interponendo uno spessore fra l'elemento porta cortechi pos. 4 e l'elemento porta astuccio pos. 10.
non siamo riusciti a smuovere il giunto, veramente un osso duro. A questo punto non ci resta che provare a scaldarlo. Abbiamo deciso che non sfileremo l'asse per la rettifica, perchè sarebbe troppo difficile.
Comunque ecco una foto del maledetto: (non è che ci sia qualcosa che lo tiene bloccato?)

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accoppiamento conico ben fatto che è stato reso ancora più solidale dall'ossidazione derivata dalla perdita di acqua mare schizzata contro il giunto.
Prova con il beccuccio dello svitol ad iniettare prodotto nella sede della chiavetta, poi ruota per far distribiure il prodotto sulla circonferenza; l'azione meccanica efficace per liberare sta più nella vibrazione con colpi laterali che nel tirare a forza; alla fine se ancora non viene via il riscaldamebnto,solo esterno, dovrebbe essere risolutivo.
Ciao a tutti, premetto che ho letto saltuariamente tutti gli amici sotto, mi limito a descrivere quello che so.

Bonoz, io ho appena fatto il lavoro completo dell'astuccio come il tuo, sul mio Z34.
Prima ho fatto lunghe e minuziose ricerche... ne avevo sentite di tutti i colori, addiritturea un meccanico mi disse che era lavoro per pochissimi esperti...
è più difficile da spiegare che fare, ma occorre sapere qualche particolare importante, che mi ha spiegato professionista consigliato dalla Nanni.
Se usato a modo il sistema è ottimo e non dà problemi per anni.
I ricambi da cercare sono:
Le 2 boccole reggispinta in gomma nera (una si vede dietro l'elica. queste assorbono tutto il carico assiale in marcia avanti e retro, (incredibile..)e son lubrificate dall'acqua marina. durano anni, se lavorano correttamente.

i due paraoli all'interno astuccio impediscono l'entrata acqua: si trovano anche all'autoricambi ma non sono quelli resistenti alle alte temperature che fornisce la nanni.
Credo comunque che possano andar bene...
non c'è altro.
per smontare la ghiera dietro l'elica servono 2 chiavi a settore (con nasello tondo del 5 mi sembra) che ho trovato in ferramenta. (Catalogo Beta art. 99ST )

NB:. Ingrassatore: Importante non eccedere col grasso, altrimenti si rischia di creare pressione e di fare uscire i paraoli dalla sede. (alcuni li montano a rovescio per evitare questo, ma poi la molla di quello esterno va a contatto acqua selata, e non è inox.
Se dai un mezzo giro 2 volte a stagione è sufficente. sconsiglio prolunga tubo letta sotto..

Prese a mare.: quella addetta al raffreddamento dell'astuccio va montata con le feritoie a prua!! in marcia avanti deve raccogliere acqua. (quella del motore invece al contrario ovviamente)
Il perchè sta nelle 2 'boccole' in bronzo che fungono da pompa:
in marcia avanti funziona qualla che sta dietro l'elica, e risucchia acqua dall'astuccio, quindi la presa a mare ben orientata aiuta.
In retro, funziona quella dentro l'astuccio, che prende acqua dalla parte elica, quindi la espelle dalla griglia presa mare.

Altro consiglio: chi fa girare il motore in banchina, attaccando la marcia a bassi giri, brucia le boccole reggispinta che non sono lubrificate a sufficenza.
non farlo mai!!

quando smonti parti dalla ghiera dietro l'elica, poi devi lavorare dentro, togli il bullone asse albero, e qui la parte più difficile nel togliere la flangia perchè le due lunette indicate nello schema sopra con rif. 18 bloccano l'albero.
io l'ho sbloccato con qualche colpo dall'elica tenenco bloccata la pompa astuccio... se ben ricordo.
attento anche alle 2 spinette in inox che si infilano nell'albero (rif.19)... cautela.

se osservi queste poche avvertenze, il tuo astuccio lo riguardi fra 10 anni!

ciao, Franco

In marcia avanti funziona quella
ciao, finalmente il giunto ha ceduto, e ci siamo procurati i paraoli nuovi, ed erano effettivamente malridotti.
Restano da cambiare le boccole, ma soprattutto quella a poppavia dell'astuccio sembra in posizione completamente inaccessibile. (vedi foto) Non sembrano comunque rovinate e visto quanto sopra quasi quasi eviteremmo di cambiarle.Blush
Che ne dite?
Michele
boccola a pruavia dell'astuccio
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boccola a poppavia dell'astuccio
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Bonoz,
vedo che anche se con un po' di fatica vai avanti bene; purtroppo dalle foto si capisce ben poco; poi non mi è chiaro se hai o meno le boccole in bronzo 17 e 26 che fanno circolare l’acqua.
Comunque sia il problema è in questi termini: le boccole hanno lo scopo di guidare l’asse nella sua rotazione (ed a seconda del tipo di accoppiamento asse-motore anche di reggispinta). Il gioco fra asse e boccola dovrebbe essere minimo, direi max mezzo millimetro sul diametro. Una gioco eccessivo consentirebbe all’albero di compiere nella sua rotazione delle ellissi e questo fatto oltre a creare vibrazioni porterebbe, per la boccola più a prua, ad una rapida usura dei para-acqua (l'entità di questo fenomento dipende molto dal tipo di accoppiamneto asse-motore ciò se è esso è più o meno elastico ma dall’osservazione dei vecchi para-acqua forse potresti notare se questo è accaduto, cioè se la perdita era dovuta ad invecchiamento ed incrudimento o ad usura irregolare dei para-acqua).
Ti consiglio innanzitutto di provare se in maniera percettibile l'albero si muove lateralmente, questo significherebbe boccola usurata, poi potresti provare a guardare la superficie interna della boccola: se riesci a distinguere il disegno della sezione interna, che da nuovo è esagonale, la boccola è probabimente in buone condizioni, se l'esagono è diventato pressoché un cerchio significa che è usurata; se fosse così,trova prima una nuova boccola originale e con un po di pazienza riuscirai a smontare anche questo elemento. E’ lungo 72 mm, costruisci uno strumento ad uncino che riesca ad afferrare i bordi a poppa e tira.
Ricorda poi di rimontare tutto con cura, fai la prova di tenuta con acqua, pulisci bene il giunto conico e serra il dado con martello. Ciao
Ciao, mi permetto di inserirmi nella discussione perchè anch'io ho una linea d'asse nanni e ad aprile ho sostituito le due boccole come dal procedimento che avete minuziosamente spiegato. Tuttavia con le boccole nuove ho riscontrato una accentuata aderenza intorno all'asse, che inizialmente era veramente duro a girare, anche in presenza di una corretta circolazione d'acqua. Credo che il tipo di gomma delle boccole, non essendo del tipo autolibrificante, dia effettivamente questo problema. Oggi a distanza di alcune ore di rotazione l'asse gira si più facilmente ma conserva sempre una certa aderenza soprattutto a freddo nello stacco di partenza. Potreste darmi un vostro parere?
Grazie.
Provo una certa invidia per quelli che hanno la possibilità di lavorare sulla propria barca. Ormai i cantieri che te lo consentono sono ridotti al lumicino. Anche io ho una linea d'asse Nanni. Faceva entrare un pò d'acqua. Ci provò per primo Albert a spiegarmi come funzionava, mandandomi anche un esploso, ma una cosa è leggere le descrizioni, una cosa è toccar con mano. Ho fatto cambiare i paraoli dal cantiere, ma la situazione è migliorata, ma non in maniera definitiva. Mi rassegnerò ad avere un pò d'acqua in sentina. Quanto mi piacerebbe avere la possibilità di sporcarmi le mani e capire nel dettaglio come funziona....
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