Alpa 11.50....per nostalgia ci ho rimesso le mani sopra ultimamente: è sempre un gran bell'accarezzare.
Marylin è sempre Marylin, anche se aveva il sedere un po' basso e nessuno se ne è mai accorto.
Poi, anche le nervose e spigolose strafighe di oggi sono dei bellissimi puledri di razza.
Girare con al guinzaglio un flessuoso levriero di duecento mesi è gratificante, inorgoglisce, ci fa invidiare, soddisfa il narcisismo, ci fa sentire un gradino più in su, baciati da Venere.
Ma poi, al frusciare delle lenzuola, una signora dalle curve più morbide, più navigata, con qualche focosa primavera in più alle spalle, è un'altra cosa: ed il fatto che sia anche un po' più bagnata, lo si apprezza.....lo si apprezza.
Quando la qualità, prende il posto della quantità, perché la quantità incomincia a diventare faticosa, averle per le mani con qualche curva in più, con poppa e prua ben disegnate, con linee morbide e con una storia da mettere a frutto....le Alpa 11.50 le si apprezzano, e mandare a riva una raffinata lingerie di vele, su uno scafo dalle forme perfette e un po' vintage, raggiunge le vette del più raffinato erotismo nautico.
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