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Vecio AdV
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Terzaroli - rande da regata
la regata senza prendere la mano comincia da lontano.
disegno della randa e regolazione dell' albero relativa.
il grasso delle vele e' determinato da due aspetti disgiunti ma in qualche modo interattivi:
il giro d' albero, e'una parte di tessuto che esce dall' allineamento bugna penna.
dipende molto dalla regolazione dell' albero, chi riesce a regolarsi bene l' albero riuscira poi,
se il velaio ha fatto un buon lavoro dandoci
di paterazzo e di arridatoio dello strallo a far assorbire tutto il grasso del giro flettendo l' albero,
il grasso dovuto alle catene verticali, si spiega peggio perche e' meno evidente.
se la randa fosse tagliata a ferzi orizzontali ed un ferzo avesse un bordo lineare l' altro sarebbe curvo
per definire la curvatura della vela.
per dare due numeri la randa strapiatta di sir biss (sydney 39) ha una differenza tra le catene verticali di 33 mm su 16 metri,
la precedente sempre parecchio piatta ne aveva 45, la prima comprata da giuliano in dotazione alla barca ne aveva circa 75.
il grasso delle catene non si puo eliminare ma e' molto sensibile alla drizza e al cunningham, insomma il cunningham
e' una delle regolazioni piu importanti per rendere la vela piatta perche riduce ' angolo di attacco della vela.
un occhio alla foto che ho messo, la quarta barca da destra con la randa in kevlar, si vedono i cannoni generati dalla fine
del giro d' albero a disposizione nella parte bassa, l' effetto e' amplificato dalla tensione sul cunningham.
hanno su la randa, porta tutta ma lo fa in modo molto leggero.. quasi come se non ci fosse.... nonostante si possa
dire che la randa e' sbagliata o che l' albero non e' regolato al meglio e' abbastanza evidente che se la cavano meglio
delle barche intorno con la mano.
amare le donne, dolce il caffe.
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31-03-2014 00:05 |
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