Quando, alcuni anni fa, ho fatto la prima randa fullbatten la ho provata con i cursori: difficile da issare e quasi impossibile da fare scendere.
Il velaio mi ha subito messo carrelli sulle stecche e la penna, lasciando i cursori intermedi: una bomba, bisogna mettersi al vento ma basta allentare l'avvolgitore della drizza (tutta metallica) e la vela cade tutta nel Lazy Bag.
Per prendere terzaroli mi metto comunque di bolina sotto autopilota con l'avvolgibile, se serve ridotto, ben cazzato, scarrello sottovento e lasco la scotta randa, così basta mollare la drizza e la vela, che sbatte nel forte vento, scende da sola.
Incoccio la brancarella (o più esattamente uno degli anelli cuciti in una fettuccia infilata nella brancarella) nel corno di trozza e drizzo forte, poi punto la borosa della mano, recupero l'imbando delle altre, punto la scotta e passo la gassa cucita in una fettuccia con un anello (che serve a bloccare la fettuccia con una decina di centimetri di gassa che sporge dalla brancarella di bugna) faccio un nodo bandiera tra la gassa e l'estremità della fettuccia passata attorno al boma (così la bugna è bloccata sul boma ma può scorrere e la borosa serve solo come tesabase) poi mi metto sull'andatura desiderata e regolo tutto.
Da solo ci metto non più di 5 minuti, ritengo invece molto difficile fare l'operazione in andature portanti, quasi impossibile fare scendere la randa!
Se serve avvolgo tutto il genoa, armo lo strallo amovibile, incoccio un fiocco 2 o 3 e vado via tranquillo, provato con 45 knt, 3 mani e fiocco 3, si passeggia da signori.