04-10-2017, 19:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-10-2017, 19:58 da ZK.)
un pai di aggiornamenti.
se per avvolgere una vela servono x giri.
su un tamburo di 10 cm di diametro per ogni giro si devono tirare circa 30 cm di cima, su uno di 15 cm i pezzo da tirare diventa di 45 cm.
se i giri da far fare alla vela sono 10, si passa da 3 metri a 4,5 metri. piu il diametro e' grande, piu cima tocca tirare.. ovvio di conto la forza necessaria col piccolo e' maggiori all' inverso dei rapporti dei diametri.
non serve la meccanica razionale, e' un classico compito di matematica elementare.
se la vela si usa in crociera non avrei molti dubbi, il nylon ha una durabilita maggiore e sopratutto consente meglio dei laminati da allargare l' angolo.
il piano velico randa grande-fiocco piccolo ha un rendimento maggiore del modo randa piccola genova grande, questo e' uno dei tipici casi in cui il modo "compenso" ha generato mostri, e' un piano velico nato negli anni in cui il genova pagava in termini di compenso la meta della randa a parita di superifice. e' cosi che sono nate le barche coi genova, consentivano ai cantieri di usare alberi piu corti e al tempo di scimmiottare le barche da regata. ad oggi i piani velici stanno tornando a prima dell' ior, gli alberi piu lunghi non incidono molto sul costo della barca e il piano velico e' di fatto piu frazionabile, e certo che se si aumenta con un genova la superficie velica di una barca nata coi fiocchetti quella camminera di piu, anche spero chiaro che un code 0 su una barca con un genova al 140% a meno di un lungo bompresso cambia di quasi nulla la prestazione con le ariette.. se tiri su una vela di prua che e' il doppio del fiocchetto la differenza si fa importante.. come quella tra motore e vela.
altro il discorso sul dove si va, specie con barche leggere e veloci guardi il windex e dice bolina, poi guardi il TWA (angolo sul vento reale) e scopri che stai andando in poppa.
se per avvolgere una vela servono x giri.
su un tamburo di 10 cm di diametro per ogni giro si devono tirare circa 30 cm di cima, su uno di 15 cm i pezzo da tirare diventa di 45 cm.
se i giri da far fare alla vela sono 10, si passa da 3 metri a 4,5 metri. piu il diametro e' grande, piu cima tocca tirare.. ovvio di conto la forza necessaria col piccolo e' maggiori all' inverso dei rapporti dei diametri.
non serve la meccanica razionale, e' un classico compito di matematica elementare.
se la vela si usa in crociera non avrei molti dubbi, il nylon ha una durabilita maggiore e sopratutto consente meglio dei laminati da allargare l' angolo.
il piano velico randa grande-fiocco piccolo ha un rendimento maggiore del modo randa piccola genova grande, questo e' uno dei tipici casi in cui il modo "compenso" ha generato mostri, e' un piano velico nato negli anni in cui il genova pagava in termini di compenso la meta della randa a parita di superifice. e' cosi che sono nate le barche coi genova, consentivano ai cantieri di usare alberi piu corti e al tempo di scimmiottare le barche da regata. ad oggi i piani velici stanno tornando a prima dell' ior, gli alberi piu lunghi non incidono molto sul costo della barca e il piano velico e' di fatto piu frazionabile, e certo che se si aumenta con un genova la superficie velica di una barca nata coi fiocchetti quella camminera di piu, anche spero chiaro che un code 0 su una barca con un genova al 140% a meno di un lungo bompresso cambia di quasi nulla la prestazione con le ariette.. se tiri su una vela di prua che e' il doppio del fiocchetto la differenza si fa importante.. come quella tra motore e vela.
altro il discorso sul dove si va, specie con barche leggere e veloci guardi il windex e dice bolina, poi guardi il TWA (angolo sul vento reale) e scopri che stai andando in poppa.
amare le donne, dolce il caffe.
