(25-02-2023 17:53)bullo Ha scritto: Mia oppppinione fai prima a cambiare il fiocco 2 con quello da tempesta 3 che prendere le mani.-
Si ci ho pensato a farne fare una da 2,5 m2, ma nel mio caso non é che mi convinca la cosa: la barca é piccola (27 piedi) e la prua é molto esposta...
A calare un poco la drizza, ferrare la nuova mura, agganciare le gasse delle scotte alla nuova bugna (possibilemente con il soft-shakle senza scioglierle), 4-3 matafioni al volo, ed alare di nuovo la drizza, é cosa veloce: In ogni caso per cambiare la vela dovrei calare giú tutta la vela vecchia, imbrogliarla per bene sulla draglia per evitare che se ne vada, ingarrocciare la nuova vela piú in alto, cambiare punto di mura sulla nuova, riagganciare la drizza (che nel frattempo ho dovuto bloccare con un sagolino per evitare che se ne vada a giro attorno alle crocette) alla nuova penna e cambiare le scotte dalla vecchia alla nuova vela, ed alare la drizza di nuovo... farlo su una barca cosí piccola con 35-50 nodi di vento e mare formato, é un prospetto che mi lascia poco tranquillo.
Non é un problema farlo con i 30 nodi di vento, ma oltre quel limite diventa veramente rognoso starsene a prua con vento e mare lavorando da seduto e sdraiato... meno ci stó li a prua meglio é... passati i 50 ho iniziato ad apprezzare la buona volontá di mio figlio che fa il prodiere sui J del club... ma non posso sempre contare su giovani braccia a bordo ;-)
La barca é nata con il doppio strallo ma l'ho levato per fare posto al rullafiocco (sbarcato poi pure lui) e comunque non c'era modo di metterli in tiro decentemente tutti e due col paterazzo... quello caricato faceva sempre troppa catenaria.
Ho pensato ad un secondo strallo "da tempesta" in Dyneema, giá montato sulla vela che tanto con vento forte tiro sempre tutto a ferro: in quel modo, se si prevede un peggioramento del tempo, potrei semplicemente armare il sacco della tormentina a prua con lo strallo tessile giá agganciato al secondo punto di mura, la drizza di rispetto giá agganciata allo strallo tessile, ed il tutto fissato sul punto di mura con una o due fascette a perdere assieme alle scotte di rispetto della tormentina (dovrei aggiungere due carrelli da aggiungere alle rotaie oppure mettere due bozzelli fissi sulla falchetta)... in caso di rinforzo del vento basterebbe tirare su la drizza di rispetto, tesarla, e mettere a segno le scotte di rispetto prima di andare a prua semplicemente per abbassare il fiocco sottovento alla tormentina ed imbrogliarlo per bene... non so, forse andrebbe provato.
Ma in Italia quanto potrebbe costare una tormentina da 2,5 m2 (3,7-2,7-1,75 circa) in tessuto pesante? C'é qualche velaio in frequenza? :-)