05-02-2010, 04:16
Citazione:Messaggio di kermit
Stavo vedendo che nei negozi di outdoor ci sono delle ottime cime in materiale esotico con calza per uso da scalata a prezzi interessanti ma soprattutto con caratteristiche migliori. Ad esempio in un negozio ad Osaka vendevano un matassa di 60 mt di cima del 10,1 mm con carico di rottura di 9000 kg (costo circa 20000 yen +- 160 euro), mentre il dyneema migliore con calza che vendo in vendita nei negozi di nautica europei al massimo arrivano a 5-6000 kg di carico di rottura e costano più del doppio.
Qualcuno ha mai approfondito l'argomento delle differenze tra le cime per uso marino e quelle per alpinismo e se quest'ultime vanno bene in barca?
Le cime per alpinismo devono ammortizzare l'eventuale caduta e quindi essere elastiche, cosa in genere non desiderata nella nautica.
Una cima da alpinismo và bene come linea di ancoraggio ma non per drizze e scotte che non devono cedere.
Viceversa se usi cime nautiche, un bel dynema quasi inestensibile, in alpinismo, anche una modesta caduta taglia in due il malcapitato.
Anche la deformazione permanente è accettabile in alpinismo, ringrazi dio di esserti salvato e butti la corda.
Le corde migliori hanno un filetto di spia, se nello strappo si rompe, butti la cima.



