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Regolazione sensibilità autopilota
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Silo Offline
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Messaggio: #1
Regolazione sensibilità autopilota
Salve,
volevo conoscere le vostre opinioni relativamente alla regolazione della sensibilità dell'autopilota.

Mi spiego meglio.

Al fine di ottimizzare le prestazioni a vela, dopo aver messo a segno le vele e scelto la rotta, secondo voi è meglio selezionare una sensibilità molto bassa, per far si che l'autopilota intervenga meno spesso, ma ovviamente con correzioni di rotta più marcate o selezionare una sensibilità molto alta che implichi molte correzioni di rotta, ma di entità minima.

Grazie!
21-11-2014 19:29
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Frappettini Offline
Vecio AdV

Messaggi: 11.423
Registrato: Oct 2007 Online
Messaggio: #2
RE: Regolazione sensibilità autopilota
quando riesco a regolare bene le vele (cosa rara) seleziono l' autopilota con una sensibilità bassa, tanto ci pensa la barca a riprendere l' andatura.
21-11-2014 20:09
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tiger86 Offline
Senior utente

Messaggi: 3.310
Registrato: Nov 2008 Online
Messaggio: #3
Regolazione sensibilità autopilota
La risposta ovvia è: dipende...

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
21-11-2014 20:16
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RMV2605D Offline
Senior utente

Messaggi: 4.350
Registrato: Aug 2009 Online
Messaggio: #4
RE: Regolazione sensibilità autopilota
Come giustamente dice Tiger, dipende!

Dipende dalla barca, dall'andatura, dalla forza del vento, da quella del mare, dipende dal tipo di set che utilizzi se a rotta bussola, a Way-Point, a vento apparente, dal tipo di autopilota e dai parametri che utilizza (angolo di barra, tipo bussola, accelerometri (effetto "giro") e, non ultimo, capacità ed autonomia batterie.

Facendo pratica alla fine trovi i set migliori, non ce ne sono di precotti.

Se a vela in andature di taglio io utilizzo sempre la regolazione col vento apparente con banda proporzionale 5 se poco mare, 6 o 7 se mare agitato, Fisso il Way Point per il destino sul Plotter, regolo le vele e poi passo la regolazione in "Vane" (vento apparente) in modo che le vele portino sempre bene anche se la barca serpeggia seguendo il vento.

Controllo sul Plotter o sul quadro dell'autopilota il fuori rotta e, se del caso, ritocco l'angolo al vento e riregolo le vele.

Se l'autopilota è buono così è come pilotasse un ottimo timoniere, spesso meglio di te, io da quando ho installato un autopilota Inboard con azionatore surdimensionato, feed-back dell'angolo timone, effetto "giro" non sto più al timone e faccio solo il tailer.

898989
22-11-2014 09:18
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andros Offline
Vecio AdV

Messaggi: 21.244
Registrato: Oct 2007 Online
Messaggio: #5
RE: Regolazione sensibilità autopilota
(22-11-2014 09:18)RMV2605D Ha scritto:  Se l'autopilota è buono così è come pilotasse un ottimo timoniere, spesso meglio di te, io da quando ho installato un autopilota Inboard con azionatore surdimensionato, feed-back dell'angolo timone, effetto "giro" non sto più al timone e faccio solo il tailer.

898989
se sa anche cucinare un minimo lo compro per la prossima barca.898989

quando muori,non sai di essere morto,non soffri tu ma soffrono gli altri. la stessa cosa quando sei un imbe..lle

24-11-2014 19:54
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sergiot Offline
Senior utente

Messaggi: 2.353
Registrato: Mar 2005 Online
Messaggio: #6
RE: Regolazione sensibilità autopilota
Come si seleziona la sensibilità?
a.p. B&G.
Ciao
Grazie

Words are, in my not-so-humble opinion, our most inexhaustible source of 
magic.
24-11-2014 23:17
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ITA-16495 Offline
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Messaggi: 3.391
Registrato: Dec 2010 Online
Messaggio: #7
RE: Regolazione sensibilità autopilota
(21-11-2014 19:29)Silo Ha scritto:  Salve,
volevo conoscere le vostre opinioni relativamente alla regolazione della sensibilità dell'autopilota.

Mi spiego meglio.

Al fine di ottimizzare le prestazioni a vela, dopo aver messo a segno le vele e scelto la rotta, secondo voi è meglio selezionare una sensibilità molto bassa, per far si che l'autopilota intervenga meno spesso, ma ovviamente con correzioni di rotta più marcate o selezionare una sensibilità molto alta che implichi molte correzioni di rotta, ma di entità minima.

Grazie!

L'unica controindicazione che vedrei in regolazioni minime continue è il consumo elettrico dell'attuatore, che non è cosi irrilevante come quello della strumentazione; quindi dipende dalla durata della navigazione.

Antonio Giovannelli
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-11-2014 14:07 da ITA-16495.)
28-11-2014 14:06
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