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(12-12-2018 09:16)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Il tuo è un discorso logico, ICP potrebbe essere utile nel caso in cui non si disponga di un contratto registrato per imbarcazione proveniente da altre bandiere.
È comunque una noia perché invece il certificato di cancellazione da un registro statale sostituisce indubbiamente atto di proprietà, dichiarazione potenza motore, ecc.
Rimane un dubbio, cioè se lo Stato italiano (la CP) riconosca ICP come documento di proprietà in base ad una legge olandese.
Questo naturalmente se e quando qualcuno da noi accenderà i riflettori sulla questione olandese.
Nel mio caso, la cp ha preferito utilizzare il certificato ICP come prova di proprietà piuttosto che il contratto di acquisto sottoscritto a suo tempo e registra presso ADE, ho notato che da bravi ufficiali applicano il regolamento alla lettera senza lasciarsi a andare a ragionamenti più o meno logici.
(13-12-2018 20:51)umeghu Ha scritto: [ -> ]MA A TE CHI DICE che il CND sia in viglore? Che i decreti attuativi siano stati emessi?
A me risulta che NO.
Ciao Umeghu, a me non risultava al tempo della mi re iscrizione, però seguendo il post di Luciano ho risposto leggendo il testo del CND, comunque sia le informazioni e le modalità descritte rimangono invariate rispetto al codice precedente, salvo indicare il registro centrale e lo sportello telematico.
A mio avviso, se si vuole rientrare in Italia, occorre recarsi in capitaneria con tutti i documenti in possesso e chiedere a loro come fare.
Saranno loro a dire se la pratica sarà completa ed accettabile o meno, tutte le supposizioni e le congetture lasciano il tempo che trovano.
Nel mio caso, ho avuto certezza dellaccettazione della domanda solo dopo avere ufficialmente presentato la domanda, nello specifico due giorni dopo la presentazione della stessa ritiravo il nuovo libretto di navigazione.
(14-12-2018 11:26)Kano Ha scritto: [ -> ]Ciao Umeghu, a me non risultava al tempo della mi re iscrizione, però seguendo il post di Luciano ho risposto leggendo il testo del CND, comunque sia le informazioni e le modalità descritte rimangono invariate rispetto al codice precedente, salvo indicare il registro centrale e lo sportello telematico.
A mio avviso, se si vuole rientrare in Italia, occorre recarsi in capitaneria con tutti i documenti in possesso e chiedere a loro come fare.
Saranno loro a dire se la pratica sarà completa ed accettabile o meno, tutte le supposizioni e le congetture lasciano il tempo che trovano.
Nel mio caso, ho avuto certezza dellaccettazione della domanda solo dopo avere ufficialmente presentato la domanda, nello specifico due giorni dopo la presentazione della stessa ritiravo il nuovo libretto di navigazione.
Siamo al solito discorso. Ogni CP esercita un diritto di interpretazione delle difficilmente leggibili leggi nazionali.
Immaginiamo se ai bisticci del nostro CND si aggiungono questioni interpretative sulla validità e portata di documenti emessi da un ente privato estero in base a leggi di altro stato ed in assenza di accordi almeno bilaterali.
Sappiamo che qualche CP ha cominciato a storcere il naso davanti ad un ICP o radiazione da ICP, perché è vero che adesso sta scritto che non è documento di bandiera ma che certifica la proprietà, peró rendiamoci conto, nelle vesti di un pubblico ufficiale, che è come se richiedessimo una pratica in Germania presentando un certificato rilasciato non da un Comune o dallo Stato ma dal CAI o dalla LNI.
Mi viene perfino il pensiero che l'ufficiale che dovesse accettare una radiazione ICP commetta un reato di qualche tipo accettando un documento che non può provare nulla, secondo me nemmeno la proprietà.
Rimane che si possa immatricolare in Italia ex novo ma, in questo caso, non essendoci una cancellazione da un registro statale, bisognerà presentare tutti i documenti di proprietà e tecnici, con tutti i problemi del caso. Immaginiamo solo che il contratto, che potrebbe anche non essere registrato per barca allo stato estero e atto concluso all'estero, potrebbe riportare nei testo la bandiera della barca. Ovvio che la CP potrebbe ragionevolmente chiedere il certificato di dismissione da quella bandiera.
Questo ICP era e rimane un pasticcio.
Luciano, io fortunatamente ho reimmatricolato in Italia ad inizi anno quando ancora non era scoppiato il caso, quindi per me è stato abbastanza semplice, però davvero alla cp interessava davvero poco della provenienza di quel certificato o della veridicità, non hanno nemmeno preso in conseideeazione il mio atto di acquisto originario registrato presso ade, ho davvero avuto la sensazione che nel loro applicare il regolamento alla lettera ci fosse una sorta di abnegazione quasi militare nel rispetto della regola ma ci fosse anche la consapevolezza che applicando alla lettera il regolamento sarebbero stati al riparo da qualsivoglia grana.
Hanno posto più l’attenzione sugli aspetti tecnici, quali ce, potenza e Rina piuttosto che impelagarsi nel discorso delle proprietà.
Del resto sul certificato icp si scriveva che il proprietario cioè il sottoscritto chiedeva la cancellazione dai registri dell’associazione velica, loro davano per assodato che al tempo della registrazione l’associazione olandese avesse verificato che io fossi il proprietario e di fatto hanno scaricato la responsabilità sullassociazine olandese piuttosto che su loro stessi.
Il fatto paradossale, è come l’associazione velica abbia verificato che io fossi il proprietario della mia barca, lo hanno accertato richiedendomi la polizza rca, quindi hanno scaricato sull’assicurazine la responsabilità di quanto dichiarato anziché adottare il certificato di dismissione emesso da cp italiana.
Solo facendo il duplice cambio di bandiera mi sono reso conto del gran caos che regna nei registri nautici olandesi ed italiani.
Una ragione per cui ho riregistrato in Italia è stata per l’appunto la presa di coscienza maturata in un paio di anni dell’incertezza operativa e legislativa che gravita intorno alla nautica da diporto.
Mi costerà qualche soldino in più avere bandiera italiana, parlo della verifica Rina, ma navigando principalmente in acque nazionali ritengo che sarò più vicino alla norma che non con bandiera straniera.
Non sono proprio d'accordo
Un pubblico uffuciale non può prendere per buono qualsasi documento gli arrivi in mano. Sotto questo profilo hanno violato e stanno violando una legge dello stato italiano quando cita il caso di provenienza dal registro di uno stato comunitario.
Vorrei sapere dove i solerti militari hanno visto traccia di uno stato estero in una ICP, non serve sapere l'olandese per rilevare l'assenza di un qualsiasi riferimento ministeriale e comunque, in caso di dubbio, avrebbero dovuto richiedere una traduzione giurata come prevede il nostro ordinamento.
Dovrebbe essere superfluo, ma copio di nuovo il comma dell'art. 19 del CND che i marinai hanno violato
---
3. Qualora il proprietario di un'imbarcazione da diporto iscritta in uno dei registri pubblici di uno Stato membro chieda l'iscrizione nei registri nazionali, in luogo del titolo di proprietà é sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal registro comunitario dal quale risultino le generalità del proprietario stesso e gli elementi di individuazione dell'unità.
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Quindi non si sono messi al riparo da ogni grana, hanno chiuso entrambi gli occhi, sperando nella buona sorte o peggio ignorando la legge.
Secondo me hanno pertanto sbagliato nel non richiedere un atto di proprietà legittimo che sarebbe stato forzatamente dovuto essere registrato.
Se invece avessero preso per buona la registrazione estera (sbagliando, perché ICP non lo è) hanno poi risbagliato chiedendo all'armatore il Certificato CE e la dichiarazione di potenza, perché il nostro Codice dice chiaramente che tali documenti non servono se i dati sono già esplicitati sul certificato di radiazione del paese comunitario di provenienza.
Concludo sostenendo che la CP ha lavorato malissimo, in violazione delle norme nazionali.
Non condivido la tua ultima affermazione. A seconda della bandiera sei sottoposto alle leggi del paese di quella bandiera. Non capisco a quale norma tu ti senta più vicino.
Luciano,
In merito alla procedura di iscrizione, ti ricordo che l’ho eseguita ad inizio anno quando ancora non era scoppiato il caso della bandiera olandese, quindi con la documentazione fornita la cp ha registrato l’imbarcazione applicando alla lettera quanto previsto dal codice in vigore ad inizio anno.
In ogni caso, credo che la soluzione del problema nuova iscrizione si possa trovare rispondendo alle seguenti domande:
Avrebbero potuto non accettare la mia richiesta in quanto non ero regolarmente iscritto in un registro ufficiale di uno stato membro o extra cee?
A quel punto avrei potuto chiedere di effettuare la registrazione di una barca che non era registrata in alcun registro, fornendo tutti i documenti necessari inclusa la prova di proprietà come se fosse una nuova immatricolazione?
In assenza di concreta dichiarazione di cancellazione dal registro olandese, avrei potuto tenere buona la precedente cancellazione dal registro italiano e rinnovare l’iscrizione partendo da lì?
A che rischio avrei potuto andare in contro se non avessi registrato la barca in un nuovo registro dopo avere ottenuto la dismissione di bandiera italiana due anni fa?
Credo una sanzione e nulla più, quindi avrei potuto pagare la sanzione pecuniaria e quindi presentare la mia richiesta di iscrizione ex novo?
Se avessi acquistato un’imbarcazione da un olandese e detta imbarcazione non fosse mai stata immatricolata (in Olanda non vige l’obbligo di immatricolazione), avrei potuto richiedere iscrizione in Italia, presentando CE, dichiarazione di potenza, contratto di acquisto?
se leggo gli articoli inerenti la proprietà navale del codice del diporto in vigore ad inizio 2018, avrei potuto richiedere immatricolazione dell’imbarcazione seguendo una qualsiasi delle strade proposte attraverso le domande.
Poi come si usa dire, a mali estremi estremi rimedi, se proprio la cp non vuole re immatricolare un’imbarcazione italiana, si può emigrare verso un numero di bandiere infinite.
Invece per quanto riguarda i documenti che ho presentato, oggi non sono informato, ad inizio anno la normativa prevedeva di consegnare il CE, POTENZA e RINA,che sono poi stati trattenuti da cp e Messi in archivio, mi verranno restituiti solo quando cancellerò l’iscrizione è nel frattempo fa fede il libretto di navigazione..
In merito al certificato di cancellazione dal registro olandese, ho fornito traduzione severata esattamente come dice la normativa, in assenza della traduzione non avrebbero preso in carico la richiesta.
In merito alla mia ultima affermazione, in teoria avrei dovuto essere assoggettato alle leggi olandesi, per quanto riguarda capitaneria e dotazioni non avevo nulla da temere in quanto la barca eccede anche gli standard italiani in numero e tipologia di dotazioni a bordo, invece per quanto riguarda altri aspetti, in caso di alcune ispezioni in mare, non è mai stato chiaro cosa è come potessero controllare e contestare.
Senza entrare nel dettaglio della vicenda scaturente la decisone di issare nuovamente il tricolore, detta vicenda si è risolta in maniera totalmente soddisfacente e dandomi ragione, ma ci sono voluti quasi due anni di ricorso, udienze, legale etc.etc.
Quest’anno con il tricolore issato a poppa, non ho avuto il benché minimo problema.
In allegato modulo disponibile oggi on line sul sito della guardia costiera.
Detto modulo consente di iscrivere unità da diporto CE che non provengono da un registro estero, ovvero se ICP non può essere considerato come tale, l’imbarcazione NON proviene da alcun registro estero.
Se si è in grado di adempiere ai punti:
1. Titolo di proprietà
3. Certificato di residenza e cittadinanza
5. Certifato CE rilasciato dal costruttore
7. Certificato di potenza del motore
Non vedo perché non debba accettare la richiesta?
DOMANDA DI ISCRIZIONE PER IMBARCAZIONI CON “MARCATURA CE”
(la domanda va presentata a qualsiasi Capitaneria di Porto o Ufficio Circondariale Marittimo nonché agli Uffici Provinciali ex MCTC autorizzati a tenere i registri)
Al ____________________________
Il sottoscritto/a ________________________ nato/a a _____________________________ il __/__/_______ e residente a ___________________________________ in Via/Piazza ______________________________ n° ______, C.A.P. _______ C.F. _______________________________, proprietario dell’imbarcazione da diporto appartenente alla categoria di progettazione ____ (indicare se A, B, C, o D) Tipo ________________ (a motore/a vela con m.a./motoveliero - indicare il tipo) munita di motore e.b. - e.f.b. - f.b. della potenza di KW _________anno di costruzione _________ costruttore _______________________________ numero di identificazione dello scafo, H.I.N. : ____________________________________________
c hi e d e
• l’iscrizione dell’unità nei Registri delle Imbarcazioni da Diporto (R.I.D.) di codesto Ufficio;
• il rilascio della licenza definitiva di navigazione (o provvisoria nei casi previsti);
• il rilascio del certificato di sicurezza;
• l’assegnazione del nominativo internazionale (nel caso in cui l’unità sia munita di un apparato Vhf)1 ;
• l’assegnazione del seguente nome (facoltativo) _________________________________________.
Si allega:
1. Titolo di proprietà (atto pubblico, scrittura privata autenticata e registrata, dichiarazione dell’alienante con sottoscrizione
autenticata e registrata, sentenza, fattura di vendita con firma per quietanza dell'alienante autenticata);
2. Copia della fattura di acquisto, dalla quale risultano le complete generalità, il codice fiscale la descrizione tecnica dell’unità
e l’assolvimento degli adempimenti fiscali 2;
3. Dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza e cittadinanza resa ai sensi dell’art.46 del DPR n°445/2000. Le
dichiarazioni sostitutive sono esenti da bollo3.
4. Dichiarazione di assunzione di responsabilità relativa agli eventi derivanti dall’esercizio dell’unità (solo nel caso di
iscrizione provvisoria);
5. Dichiarazione di “conformità CE” rilasciata dal costruttore;
6. Copia dell’attestazione “CE del tipo” rilasciata dall’organismo notificato se prevista (per le unità superiori ai 12 mt di l.f.t.
di categoria di progettazione A,B o C);
7. Dichiarazione di potenza del motore rilasciata dal costruttore ovvero (per i vecchi motori) certificato di omologazione e dichiarazione di conformità (solo per i motori e.b. ed e.f.b.) 4 ;
8. Versamento di € 62,00 effettuato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di competenza - clicca qui - Capo XV - Cap. 21705;
9. Versamento di € 35,13 effettuato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di competenza - clicca qui - Capo XV - Cap. 35706;
10. Versamento di € 29,28 effettuato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di competenza - clicca qui - Capo XV - Cap. 3570
(rilascio licenza) 6;
11. Versamento di € 23,42 effettuato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di competenza - clicca qui - Capo XV - Cap. 3570
(solo nel caso di rilascio licenza provvisoria e sostituisce quello da € 29,28);
12. Versamento di € 2,40 in contanti7 (costo stampato della licenza di navigazione);
13. n° 2 marche da bollo (da € 16,00) per la licenza e per il certificato di sicurezza;
Il sottoscritto è informato, ai sensi dell’art.13 del D.lgs. 196/2003 in particolare riguardo ai diritti riconosciuti dalla legge ex art. 7 D.lgs. 196/2003, acconsento al trattamento dei miei dati con le modalità e per le finalità indicate nell’informativa stessa, comunque strettamente connesse e strumentali al presente procedimento.
____________________ lì _______________
Note:
__________________________________
F i rm a
1. L’unità, quando naviga a distanza superiore a 6 miglia dalla costa deve essere munita almeno di un apparato Vhf e l’operatore deve essere munito del “Certificato limitato Rtf”;
2. Tale documento è richiesto per iscrizione provvisoria ed esclude il titolo di proprietà di cui al punto1. In tale caso l’immatricolazione è condizionata alla successiva presentazione del titolo di proprietà entro il termine di 6 mesi. Trascorso inutilmente il periodo, l’immatricolazione si ha per non avvenuta e i documenti (licenza di navigazione provvisoria e certificato di sicurezza) devono essere restituiti all’ufficio che li ha rilasciati.
3. Se trattasi di società, in luogo del certificato di cittadinanza e di residenza, deve essere presentato il certificato della Camera di Commercio avente data non anteriore a 6 mesi (ovvero dichiarazione sostitutiva) la certificazione è accettata anche oltre il termine dei 6 mesi nel caso in cui l’interessato dichiari (in fondo al documento) che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subito variazioni dalla data del rilascio. Per le dichiarazioni la Legge non prevede alcuna formalità; esse possono essere rese alla presenza del funzionario addetto purché venga esibito un documento di riconoscimento in corso di validità oppure possono essere spedite allegando una fotocopia del documento stesso.
4. Se l’unità è munita di motore f.b. la dichiarazione di potenza non va presentata;
5. Il versamento di cui ai su indicati punti 2) e 3) - va effettuato sul c.c.p. della Tesoreria Provinciale dello Stato nella cui giurisdizione si trova l’ufficio di
iscrizione - clicca qui -.
6. si può fare un unico versamento di € 64,41 effettuato alla Tesoreria Provinciale dello Stato di competenza - clicca qui - Capo XV - Cap. 3570.
7. In alcuni Uffici Marittimi è consentito effettuare il versamento mediante conto corrente postale - clicca qui -.
Marca da bollo € 16,00
Sul sito della guardia costiera è ancora presente il codice del 2005, quindi presumo che il nuovo CND non sia ancora stato mandato in vigore.
L’articolo 19 regolamenta le modalità di iscrizione delle imbarcazioni da diporto.
Credo che oggi chiunque voglia re immatricolare o immatricolare in Italia l’imbarcazione proveniente dall’Olanda con o senza certificato di cancellazione dalla ICP possa appellarsi al comma 1.
Oppure, in caso di eccessiva pignoleria da parte dell’ ufficiale incaricato, nel comma 2 si evince che:
Qualora la legislazione del
Paese di provenienza dell'unita' da diporto non preveda l'iscrizione
nei registri, il certificato di cancellazione e' sostituito da
apposita dichiarazione del proprietario dell'unita' o del suo legale
rappresentante.
In Olanda, NON vige l’obbligo di iscrizione delle unità da diporto utilizzate in mare aperto, mentre vige l’obbligo di registrazione per l’uso nelle acque interne.
Quindi, in virtù di quanto pubblicato sul sito della capitaneria di porto o guardia costiera che dir si voglia, non vedo grossi impedimenti a poter immatricolare l’imbarcazione proveniente dall’Olanda.
Vi ripeto, io ho ricevuto il libretto due giorni dopo avere presentato la domanda.
Art. 19.
Iscrizione nei registri delle imbarcazioni da diporto
1. Per ottenere l'iscrizione nei registri delle imbarcazioni da
diporto il proprietario deve presentare all'autorita' competente il
titolo di proprieta', la dichiarazione di conformita' CE rilasciata
dal costruttore o da un suo mandatario stabilito nel territorio
comunitario, conforme a quanto previsto dall'allegato VIII,
unitamente all'attestazione CE del tipo, ove prevista, nonche' la
dichiarazione di potenza del motore o dei motori entrobordo
installati a bordo.
2. Per le unita' provenienti da uno Stato membro, dell'Unione
europea munite di marcatura CE, ai documenti indicati al comma 1 e'
aggiunto il certificato di cancellazione dal registro ove l'unita'
era iscritta che, se riportante i dati tecnici, sostituisce la
documentazione tecnica di cui al comma 1. Qualora la legislazione del
Paese di provenienza dell'unita' da diporto non preveda l'iscrizione
nei registri, il certificato di cancellazione e' sostituito da
apposita dichiarazione del proprietario dell'unita' o del suo legale
rappresentante. Per le unita' provenienti da uno Stato membro non
munite di marcatura CE la documentazione tecnica di cui al comma 1 e'
sostituita da una attestazione di idoneita' rilasciata da un
organismo tecnico notificato ai sensi dell'articolo 10, ovvero
autorizzato ai sensi del decreto legislativo 3 agosto 1998, n. 314, e
successive modificazioni.
3. Qualora il proprietario di un'imbarcazione da diporto iscritta
in uno dei registri pubblici di uno Stato membro chieda l'iscrizione
nei registri nazionali, in luogo del titolo di proprieta' e'
sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal registro
comunitario dal quale risultino le generalita' del proprietario
stesso e gli elementi di individuazione dell'unita'.
(13-12-2018 20:51)umeghu Ha scritto: [ -> ]MA A TE CHI DICE che il CND sia in viglore? Che i decreti attuativi siano stati emessi?
A me risulta che NO.
@ umeghu, ammetto la mia ignoranza in materia ed ho cercato di capire se sia o meno entrato in vigore il CND.
Ho trovato sulla gazzetta ufficiale quanto segue:
DECRETO LEGISLATIVO 3 novembre 2017, n. 229 Revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell'articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172, in attuazione dell'articolo 1 della legge 7 ottobre 2015, n. 167. (18G00018) (GU Serie Generale n.23 del 29-01-2018) note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/02/2018
Vuol dire che il CND sia davvero entrato in vigore?
O sei al corrente di ulteriori decreti o regolamenti attuativi che ancora non abbiano reso operativo quanto pubblicato in gazzetta?
Proseguendo nella ricerca ho trovato ben poco al riguardo salvonun termine fissato al 1 ottobre 2019 entro il quale il nuovo registro e lo sportello telematico devono essere totalmente operativi e con tutti i dati correttamente aggiornati.
In ogni modo si faceva riferimento ad un nuovo sistema di “targatura” di tipi alfanumerico, ma ad oggi vedo ancora solo le sigle delle capitanerie di porto, quindi ne deduco che sia tutto impantanato in qualche balzello italico.
Per completezza di informazione e nel caso il nuovo CND sia effettivamente in vigore, allego il nuovo art.10 che comprende il vecchi art. 19 da cui di evince che le modalità di iscrizione sono più o meno invariate nella sostanza.
Note all'art. 10:
- Si riporta l'art. 19 del citato decreto legislativo
18 luglio 2005, n. 171, come modificato dal presente
decreto legislativo:
«Art. 19 (Iscrizione di imbarcazioni da diporto). - 1.
Per ottenere l'iscrizione nell'Archivio telematico centrale
delle unita' da diporto (ATCN), il proprietario o
l'utilizzatore dell'imbarcazione da diporto in locazione
finanziaria, in nome e per conto del proprietario, munito
di procura con sottoscrizione autenticata, presenta allo
Sportello telematico del diportista (STED) il titolo di
proprieta' e la dichiarazione di conformita' UE, rilasciata
ai sensi dell'allegato XIV del decreto legislativo 11
gennaio 2016, n. 5, da uno dei soggetti indicati nell'art.
14, comma 3, del medesimo decreto, nonche' la dichiarazione
di potenza del motore o dei motori installati a bordo. Per
le unita' da diporto non munite di marcatura CE la predetta
documentazione tecnica e' sostituita da un'attestazione di
idoneita' rilasciata da un organismo tecnico notificato ai
sensi del decreto legislativo 11 gennaio 2016, n. 5, ovvero
autorizzato ai sensi del decreto legislativo 14 giugno
2011, n. 104.
2. Per le unita' provenienti da uno Stato membro
dell'Unione europea, munite di marcatura CE, ai documenti
indicati al comma 1 e' aggiunto il certificato di
cancellazione dal registro ove l'unita' era iscritta che,
se riportante i dati tecnici, sostituisce la documentazione
tecnica di cui al comma 1. Qualora la legislazione del
Paese di provenienza dell'unita' da diporto non preveda
l'iscrizione nei registri, il certificato di cancellazione
e' sostituito da apposita dichiarazione del proprietario
dell'unita' o del suo legale rappresentante. Per le unita'
provenienti da uno Stato membro non munite di marcatura CE
la documentazione tecnica di cui al comma 1 e' sostituita
da una attestazione di idoneita' rilasciata da un organismo
tecnico notificato ai sensi del decreto legislativo 11
gennaio 2016, n. 5, o autorizzato ai sensi del decreto
legislativo 14 giugno 2011, n. 104.
3. Qualora il proprietario o l'utilizzatore in
locazione finanziaria in nome o per conto del proprietario,
munito di procura con sottoscrizione autenticata, di una
imbarcazione da diporto iscritta in uno dei registri
pubblici di uno Stato membro dell'Unione europea o di un
altro Stato individuato con modalita' stabilite dal
regolamento di attuazione del presente codice chieda
l'iscrizione nell'Archivio telematico centrale delle unita'
da diporto (ATCN), in luogo del titolo di proprieta', e'
sufficiente presentare il certificato di cancellazione dal
registro dello Stato di provenienza ovvero un attestato
dell'autorita' competente, con validita' massima di sei
mesi, dal quale risulti avviata la procedura di
cancellazione. Dal certificato di cancellazione o
dall'attestato provvisorio devono sempre risultare le
generalita' del proprietario e gli elementi di
individuazione dell'unita'.
Ho bisogno anche io di un consiglio....da cinque anni ho una imbarcazione autocostruita di 9.98 m.registrata olandese col certificato che sembra non valere più. La mia unica alternativa è cambiare bandiera e usarla come natante rispettandone limiti e dotazioni ?
Grazie!
(27-12-2018 12:12)colonna Ha scritto: [ -> ]Ho bisogno anche io di un consiglio....da cinque anni ho una imbarcazione autocostruita di 9.98 m.registrata olandese col certificato che sembra non valere più. La mia unica alternativa è cambiare bandiera e usarla come natante rispettandone limiti e dotazioni ?
Grazie!
Ormai che chiaro che lo ICP che hai non costituisce documento di bandiera.
Sei arrivato tardino per il passaggio a bandiera belga.
Ormai sei fuori tempo massimo, il 1/1/2019 in Belgio cambia tutto, ti sarebbe bastato iniziare la pratica qualche settimana fa.
Con la tua barca, passando natante non é che cambi bandiera, semplicemente diventi una barca senza bandiera e documenti con il limite di 12 miglia dalla costa, dotazioni italiche e qualche difficoltà se ti rechi in paesi come la Croazia.
Brutte notizie insomma! Quindi non ho neanche bisogno di fare una cancellazione?
Grazie Luciano!
(27-12-2018 15:21)colonna Ha scritto: [ -> ]Brutte notizie insomma! Quindi non ho neanche bisogno di fare una cancellazione?
Grazie Luciano!
Direi proprio che la cancellazione non serva, dato che non sei mai stato registrato nel regno d'Olanda!!!
Brutte notizie se volevi passare a belga, a meno che tu non voglia tentare un blitz fra oggi e domani.
Altrimenti avremo delle alternative valide.
(27-12-2018 15:59)colonna Ha scritto: [ -> ]Alternative...❓?
Col nuovo anno notizie più precise, intanto stiamo uscendo dal momento di panico fra nuove ldp belghe e rinnovi. Fra qualche giorno la "festa" finisce
Sto peggio di un bambino la notte di natale! Curioso come una scimmia
(27-12-2018 16:35)Pellicano Ha scritto: [ -> ]Sto peggio di un bambino la notte di natale! Curioso come una scimmia
Hai scritto alla Befana???
Si....ma sicuro solo carbone!!!
(27-12-2018 16:29)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Col nuovo anno notizie più precise, intanto stiamo uscendo dal momento di panico fra nuove ldp belghe e rinnovi. Fra qualche giorno la "festa" finisce
Resto in attesa allora.... intanto grazie ‼️
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