Terzaroli - rande da regata
#21
Citazione:ZK ha scritto:
optimist, domenica hanno fatto la regatella con 30 nodi..
Con 30 nodi sull'optimist non si deve regatare.
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#22
Mi pare che si parli un pò troppo allegramente di randa piena,30,40 nodi e optimist addirittura! Mi pare che a proposito di 'mani', qualcuno si sia fatto prendere un pò troppo la mano.
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#23
ho visto pochi di quelli che danno la mano che prima
cazzano li vang a ferro
prendono dei bei giri allo strallo
piegano l' albero fino a far diventare la randa una tavoletta che appena lascano il carrello smette di portare.

quelli che sui bastoni danno la mano, forum o non forum non hanno ancora capito cosa si deve fare per renderla innocua.

a differenza dei fiocchi che sono a range la randa ha almeno tre regolazioni in piu che se usate bene la rendono in grado
di bolina stretta di essere portata con qualunque intensita di vento.

ho visto le foto su una rivista qualche anno fa degli optimist che regatavano un mondiale
(ecco.. questo non dovrebbe mai per nessun motivo avvinire) con 40 nodi.. se insisti perdo un paio di giorni a ricercarle ma..
ci giochiamo qualcosa senno faccio altro che mi diverto di piu.
amare le donne, dolce il caffe.
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#24
in circa 20 anni di regate di altura (bastoni) penso di non aver mai preso una mano e di regate ne avrò fatte diverse centinaia, solo una volta mi ha detto male o probabilmente ho sbagliato e con circa 30 nd ho distrutto una randa in kevlar ma fortunatamente sono riuscito a farmela ripagare dall'assicurazione. Però in genere le regate a bastone non partono con 30 ma con 25 si.
C'è anche da dire che raramente parto con la randa in kevlar con vento da 25 in su, preferisco montare quella in sandwich che è meno performante ma almeno non la distruggo.
Rande terzarolate nelle regate a bastone raramente si vedono da parte di equipaggi preparati.
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#25
Citazione:ZK ha scritto:
ho visto pochi di quelli che danno la mano che prima
cazzano li vang a ferro
prendono dei bei giri allo strallo
piegano l' albero fino a far diventare la randa una tavoletta che appena lascano il carrello smette di portare.

quelli che sui bastoni danno la mano, forum o non forum non hanno ancora capito cosa si deve fare per renderla innocua.

a differenza dei fiocchi che sono a range la randa ha almeno tre regolazioni in piu che se usate bene la rendono in grado
di bolina stretta di essere portata con qualunque intensita di vento.

ho visto le foto su una rivista qualche anno fa degli optimist che regatavano un mondiale
(ecco.. questo non dovrebbe mai per nessun motivo avvinire) con 40 nodi.. se insisti perdo un paio di giorni a ricercarle ma..
ci giochiamo qualcosa senno faccio altro che mi diverto di piu.
E' probabile che quelli che prendono la mano non abbiano ancora capito cosa fare.
Visto che questo e' un forum dove ci si confronta, mi piacerebbe leggere una serie di chiare indicazioni da parte di randisti e timonieri che servano come spunto per le prossime regate oltre i 20 nodi.
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#26
vang? ho scritto vang. pensavo al cunningham.. perdonate.
amare le donne, dolce il caffe.
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#27
Citazione:lord ha scritto:
Citazione:ZK ha scritto:
ho visto pochi di quelli che danno la mano che prima
cazzano li vang a ferro
prendono dei bei giri allo strallo
piegano l' albero fino a far diventare la randa una tavoletta che appena lascano il carrello smette di portare.

quelli che sui bastoni danno la mano, forum o non forum non hanno ancora capito cosa si deve fare per renderla innocua.

a differenza dei fiocchi che sono a range la randa ha almeno tre regolazioni in piu che se usate bene la rendono in grado
di bolina stretta di essere portata con qualunque intensita di vento.

ho visto le foto su una rivista qualche anno fa degli optimist che regatavano un mondiale
(ecco.. questo non dovrebbe mai per nessun motivo avvinire) con 40 nodi.. se insisti perdo un paio di giorni a ricercarle ma..
ci giochiamo qualcosa senno faccio altro che mi diverto di piu.
E' probabile che quelli che prendono la mano non abbiano ancora capito cosa fare.
Visto che questo e' un forum dove ci si confronta, mi piacerebbe leggere una serie di chiare indicazioni da parte di randisti e timonieri che servano come spunto per le prossime regate oltre i 20 nodi.

questa e' un ottima idea
proporrei di estendere il range anche a 30 nodi, che tanto ,pare qui di esperienza non ne manchi
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#28
la regata senza prendere la mano comincia da lontano.

disegno della randa e regolazione dell' albero relativa.

il grasso delle vele e' determinato da due aspetti disgiunti ma in qualche modo interattivi:
il giro d' albero, e'una parte di tessuto che esce dall' allineamento bugna penna.
dipende molto dalla regolazione dell' albero, chi riesce a regolarsi bene l' albero riuscira poi,
se il velaio ha fatto un buon lavoro dandoci

di belin e di arridatoio dello strallo a far assorbire tutto il grasso del giro flettendo l' albero,

il grasso dovuto alle catene verticali, si spiega peggio perche e' meno evidente.
se la randa fosse tagliata a ferzi orizzontali ed un ferzo avesse un bordo lineare l' altro sarebbe curvo
per definire la curvatura della vela.
per dare due numeri la randa strapiatta di sir biss (sydney 39) ha una differenza tra le catene verticali di 33 mm su 16 metri,
la precedente sempre parecchio piatta ne aveva 45, la prima comprata da giuliano in dotazione alla barca ne aveva circa 75.


il grasso delle catene non si puo eliminare ma e' molto sensibile alla drizza e al cunningham, insomma il cunningham
e' una delle regolazioni piu importanti per rendere la vela piatta perche riduce ' angolo di attacco della vela.


un occhio alla foto che ho messo, la quarta barca da destra con la randa in kevlar, si vedono i cannoni generati dalla fine
del giro d' albero a disposizione nella parte bassa, l' effetto e' amplificato dalla tensione sul cunningham.
hanno su la randa, porta tutta ma lo fa in modo molto leggero.. quasi come se non ci fosse.... nonostante si possa
dire che la randa e' sbagliata o che l' albero non e' regolato al meglio e' abbastanza evidente che se la cavano meglio
delle barche intorno con la mano.
amare le donne, dolce il caffe.
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#29
il punto di incontro tra pescatori e . dei pesci e nodi di vento!
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#30
Citazione:ZK ha scritto:
la regata senza prendere la mano comincia da lontano.

disegno della randa e regolazione dell' albero relativa.

il grasso delle vele e' determinato da due aspetti disgiunti ma in qualche modo interattivi:
il giro d' albero, e'una parte di tessuto che esce dall' allineamento bugna penna.
dipende molto dalla regolazione dell' albero, chi riesce a regolarsi bene l' albero riuscira poi,
se il velaio ha fatto un buon lavoro dandoci

di belin e di arridatoio dello strallo a far assorbire tutto il grasso del giro flettendo l' albero,

il grasso dovuto alle catene verticali, si spiega peggio perche e' meno evidente.
se la randa fosse tagliata a ferzi orizzontali ed un ferzo avesse un bordo lineare l' altro sarebbe curvo
per definire la curvatura della vela.
per dare due numeri la randa strapiatta di sir biss (sydney 39) ha una differenza tra le catene verticali di 33 mm su 16 metri,
la precedente sempre parecchio piatta ne aveva 45, la prima comprata da giuliano in dotazione alla barca ne aveva circa 75.


il grasso delle catene non si puo eliminare ma e' molto sensibile alla drizza e al cunningham, insomma il cunningham
e' una delle regolazioni piu importanti per rendere la vela piatta perche riduce ' angolo di attacco della vela.


un occhio alla foto che ho messo, la quarta barca da destra con la randa in kevlar, si vedono i cannoni generati dalla fine
del giro d' albero a disposizione nella parte bassa, l' effetto e' amplificato dalla tensione sul cunningham.
hanno su la randa, porta tutta ma lo fa in modo molto leggero.. quasi come se non ci fosse.... nonostante si possa
dire che la randa e' sbagliata o che l' albero non e' regolato al meglio e' abbastanza evidente che se la cavano meglio
delle barche intorno con la mano.
Non sono un randista e neanche un timoniere, ma leggo con interesse questo tipo di 3D.
Sicuramente al cunnigun si da poco importanza, forse perche ' e' una manovra che da quanto detto ha piu' efficacia con venti sostenuti.
Purtroppo mi sfuggono alcune definizioni:
- cannoni
- catene verticali
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#31
Capisco! Insomma, la verità è sempre nel mezzo! . vento, barca, quale regata, e il manico!Wink
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#32
i cannoni:
io chiamo cannoni quel modo che hanno le vele di segnare, il cannone classico che penso tutti conoscano
e' quello che fa la randa troppo cazzata di drizza, nella foto si vede sulla randa in kevlar il cannone fatto
a partire dalla bugna verso l' albero, sintomo che catena verticale li non lavora e che la sollecitazione
invece di seguire la direzione penna boma va tra la bugna e l' albero.

le catene verticali sono le sezioni verticali, meglio sarebbe definirle sezioni polari dove il polo e' la penna.
si dovrebbe immaginare la vela come costruita da tante fettucce che sotto l' effetto della differenza di pressione
tra le facce si deformano secondo una curva assimilabile ad una catenaria (da questo il nome catena, Eulero le chiamava velarie)
sono queste catene che che definiscono la forma della vela, anche se i velai moderni se le trovano gia scodellate sul monitor
dopo aver scelto i profili delle sezioni orizzontali.
cosi le catene esterne (balumina e inferitura) della vela saranno quasi rettilinee e dunque piu corte di quelle
corrispondenti al massimo grasso

i velai informatizzati lo chiamano broadseam analysis.
amare le donne, dolce il caffe.
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#33
Grazie ZK !
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#34
Citazione:lord ha scritto:
Grazie ZK !

Palla 8Palla 8
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#35
Con 40 hanno preso una mano
[hide][Video: http://www.youtube.com/watch?v=bmLJAjLIHNA][/hide]
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#36
Ghibli ti sembra il modo di andare? col trincarino sott'acqua?
All'inizio minuto 0,30 il vento supera di poco i trenta dopo diminuisce e vanno dal traverso al lasco.
Quando ci sono 40 nodi di reale di media, le strisce in acqua sono compatte come le rotaie dei treni
la cresta viene strappata dal vento e vola, con raffica a 50 nodi anche se laschi la randa vai sdraiato
sull'acqua. Generalmente dopo i 18 di apparente si deve ridurre, prima a prua olimpico fiocco poi la randa
va terzaruolata e non deve essere troppo magra perchè devi avere la potenza per avanzare, anche il fiocco
e quello da tempesta, non troppo magri.
Secondo me i nodi sono un'oppppppinione.
La barca troppo ingavonata scaroccia, devi tenerla dritta. Tra 30 e 40 nodi la forza del vento aumenta quasi
dell 80%
Questa è la mia opppppinione.

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#37
Bullo non so valutare onestamente, certo che quando virano per un attimo si trovano sdraiati.
Tieni conto che quello è un video 'pubblicitario'.

Io so che i 30 li ho visti solo un paio di volte e non mi sono . a prenderli sul naso.
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#38
Citazione:ZK ha scritto:
la quarta barca da destra con la randa in kevlar, si vedono i cannoni generati dalla fine
del giro d' albero a disposizione nella parte bassa, l' effetto e' amplificato dalla tensione sul cunningham.
Ti riferisci a ITA 15426?
Ha la brancarella del cunningham all'altezza delle prime crocette?
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#39
Al mondiale orc dell'anno scorso ad ancona, una prova è stata con 30 kn. Effettivamente in molti avevano randa piena per il semplice fatto che non avevano mani da prendere, tipo mumm 30 e farr 40. Chi aveva la mano o manina l'ha presa. Peró vedere quelle rande che sbattono e si contorcono violentemente mi fa pensare che una mano e la randa un pó cazzata sia molto meglio senza perdere in potenza..
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#40
vado un pò OT,

ho una randa in carbonio con la possibilità di prendere 2 mani, ma ne sulla prima che sulla seconda sono previsti i mataffioni..
mi sono trovato dunque una volta a dover ridurre e trovarmi la tela che fa da pallone sul boma,
ci sono soluzioni per stringere la vela sul boma ( senza mettere i mataffioni )?

grazie
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