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Versione completa: Scambiatore corroso a causa riser
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ho aperto il raiser del mio d2-55C a ottobre 2018 e trovato scambiatore ampiamente corroso come da foto:
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Il raiser era otturato a circa il 50%:
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A Febbraio 2019 ho fatto apportare alluminio da saldatura e rettificato lo scambiatore, nonchè inserito un nuovo prigioniero; sostituito il raiser originale VP con Sermat in acciaio e interposto anello "sacrificale" in alluminio. Tra lo scambiatore e l'anello sacrificale ho messo pasta nera da guarnizioni auto (resiste fino a 300C), stessa pasta tra anello e raiser in acciaio. Ieri 20 giugno 2021 ho aperto, dopo due anni e mezzo l' anello "sacrificale" era corroso di circa 5mm:
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mentre lo scambiatore è praticamente intatto (foto dopo pulizia):
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Sostituito l'anello "sacrificale" con uno nuovo e per altri due o tre anni siamo a posto! In foto la pasta nera stesa sullo scambiatore:
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e il raiser rimontato:
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Grazie a Orteip che tre anni fa mi ha dato le "dritte" giuste!
Bel lavoro
Mi ricollego a questa discussione per avere alcune info visto che anch’io vorrei mettere mano al riser del mio motore Volvo Penta MD2020D del 2002. Premetto che la mia barca ha sempre navigato in acqua dolce, solo da pochi mesi l’ho trasferita al Mare e pur non avendo riscontrato alcuna anomalia, ho deciso di sostituire il riser perché sulla sua superficie si intravedono segni di ruggine e molto probabilmente è montato ancora quello originale. Le mie conoscenze di meccanica sono molto limitate, tuttavia vorrei fare io stesso il lavoro in quanto vorrei imparare a metterci mano senza ogni volta chiamare un professionista, visto che ho una discreta manualità e al tempo stesso non mi manca la buona volontà. Tuttavia ho bisogno del Vs aiuto per venire a capo ad alcuni dubbi e cioè:
Vorrei ordinare tutto prima di cominciare il lavoro, in modo da avere tutto a disposizione senza dover aspettare con la barca ferma e motore mezzo smontato, e quindi cosa dovrei ordinare riser inox e piastrina sacrificale e n alluminio a parte? Ci sono due guarnizioni, da quanto ho capito sulle varie discussioni, da interporre tra: scambiatore - guarizione - piastrina - guarnizione - riser. Dico bene? Trovo queste guarnizioni sul sito Volvo Penta? Visto che ci sono, toglierei anche lo scambiatore per dare un occhio anche al fascio tubiero, e non solo, e quindi è necessaria anche la guarnizione posta tra i collettori di scarico e scambiatore di calore? Sempre Volvo Penta? Grazie infinite per le eventuali risposte e per la pazienza eventualmente dimostrata.
Se posso permettermi il primo consiglio che ti posso dare è quello di non farti prendere dalla frenesia per fare tutto in fretta. Molto spesso la fretta è nemica delle cose fatte bene ed altrettanto spesso, è anche il motivo per cui molti professionisti fanno le cose ad captzum perchè hanno tanto lavoro e si devono sbrigare. Detto questo, quello che poi ordinare prima sono: A) le guarnizioni "originali" (due) da mettere fra scambiatore e piastrina sacrificale nonchè fra piastrina sacrificale e riser; B) il riser originale oppure quello in acciaio inox che in genere lo fa la Sermar ma...Per il riser ti consiglio quello in acciaio inox che ha un potenziale dielettrico inferiore ed interagisce con l'alluminio dello scambiatore o della piastrina in modo più lento rallentando le future corrosioni ma se la Sermar o chi per loro, non hanno già il modello del riser che ti interessa, per realizzarlo occorrerà che tu gli spedisca il tuo e questo può essere il primo problema in merito alle tempistiche. Per le guarnizioni, c'è chi mette la pasta rossa o nera al loro posto ma è una cosa soggettiva. Personalmente sò che tali paste sono espressamente realizzate per accoppiamenti di parti estremamente precise che già da sole fanno tenuta, la pasta diventa solo un collante di tenuta aggiuntivo. Gli accoppiamenti scambiatore/riser ed anche piastrina non sono così precisi ed a volte, dove ci sono vie di sfogo chiuse solo da queste paste, "con il tempo", l'estremo calore e la pressione dei gas di scarico piano piano possono crearsi infiltrazioni che causando falle nella tenuta. Certamente non è una cosa che si verifica costantemente ma se succede in mare, avere perdite di fumi ed acqua nel vano motore non è bello ed io preferisco non rischiare. Le guarnizioni una volta serrate o tengono o neon tengono ma comunque queste sono filosofie soggettive. A seguire, e vale sia per le guarnizioni e per il riser, su alcuni modelli di motore ci sono guarnizioni che costano 60 euro l'una solo perchè hanno delle flange che alla fine a guardare bene non servono a nulla se non per farti pagare di più. Su alcuni motori di amici che ormai girano da anni seza il minimo problema, quando lo scambiatore è corroso e dal momento che occorre ricostruirne la parte corrosa intorno al foro di scarico (ma non so se è il tuo caso), se c'è la possibilità conviene far ricostruire questo foro sul modello della guarnizione del motore Volvo D2-55-B che è rettangolare e costa solo 6 euri ma sia per quanto riguarda l'eventuale corrosione dello scambiatore e quindi la possibilità nel caso di farlo ricostruire su questo modello e di conseguenza prendere anche il riser adatto, è una cosa che vedi al momento solo quando inizi a smontare. Altrimenti ti devi accontentare di ripristinare il tutto ad originale senza migliorare nulla. E questo potrebbe essere un'altro problema sempre in merito alle tempistiche. Anche per la piastrina, visto che si corroderà nuovamente come avrai sicuramente letto dai miei precedenti post ed anche dagli altri, ti consiglio di metterla da 8 mm facendotela fare da una rettifica sul modello delle guarnizioni che metterai. la Sermar mi sembra le faccia da 6 mm. In ogni caso, da 6 o da 8 (cambia solo il grado di protezione maggiore con 8) comunque io ti consiglio di sostituirla in futuro una stagione si ed una no. con due stagioni si consuma di 5/6 mm e se la corrosione dovesse essere maggiore ti giochi nuovamente lo scambiatore. Meglio non rischiare visto i costi, se vai in una buona officina di rettifica e ne ordini 4/5 te le fanno per 10/15 euro l'una. Poi, a tutto questo dovrai aggiungere la valutazione dello stato del tuo scambiatore che se dovesse avere problemi, dovrai smontarlo e portarlo in un officina di rettifica per farlo ricostruire. Personalmente io affreonterei la questione per il giusto verso senza pormi problemi di tempo. E' un lavoro che si può fare tranquillamente con la barca in acqua e con un massimo di due settimane si fa tutto. Io smonterei il riser e valuterei lo stato di fatto dello scambiatore e di tutto il resto e poi procederei ma anche questo è soggettivo.
Grazie Orteip per la risposta. Ho letto e riletto tutte le discussioni in questo forum, relative al sistema di raffreddamento indiretto, riser, scambiatore di calore, corrosioni galvaniche, dei motori Volvo Penta. Sopratutto il tuo intervento postato anche con servizio fotografico, in un’altra discussione tempo fa sempre su questo forum che per me è diventata una sorta di Bibbia. Sono d’accordo con te di procedere passo dopo passo per vedere lo stato delle cose man mano che il lavoro verrà eseguito. Sicuramente il riser in ogni caso verrà sostituito e la scelta sarà per quello inox della ditta Sermar visto che oramai da diversi anni molti ADV lo hanno installato traendone soltanto beneficio, non solo in termini di costi (a breve contatterò l’azienda per farmene spedire uno compatibile con il mio motore, ma non credo che ci siano problemi visto che si tratta di MD2020D assieme alla piastrina sacrificale vedremo poi le misure di spessore in funzione della lunghezza dei prigionieri). Il mio dubbio era sulle guarnizioni scambiatore/riser che mi sembrano differire solo dal prezzo, piuttosto che dalla funzionalità. Appena inizierò con i lavori, avrò cura di aggiornare la discussione magari anche con foto, anche se non sarà certo una novità per il forum l’ennesima sostituzione riser etc, ma per me sarà la prima volta e sarei felice di condividere l’esperienza con Voi.
Solo un ringraziamento per la dritta che leggendo i commenti ho ricevuto. Raiser da sostituire, volvo di Fiumicino 360 euri + iva. Sermar come da voi suggerito euri130 più 12 euro flangia di alluminio più 16 euro spedizione. Gentilissimi dopo tre giorni dal bonifico spedizione, perfetto montato flangia compresa (anche se non ho capito la sua utilità).
Qualcuno per caso ha mai fatto fare alla Semar il riser per un motore MD22? Iol il riser l'ho sostituito da poco con quello originale Volvo ma il prox me lo vorrei fare in inox. Grazie.
@armandoboccardi@yahooo.it Ma il carter dello scambiatore lo hai sostituito o riparato?
Lo scambiatore di calore (quello attaccato al motore) è di alluminio, il riser è di ghisa (quello originale) oppure di inox (quello della sermar). In presenza di acqua o vapori di acqua salata (e dentro il riser gira l’acqua salata), due metalli differenti fra loro (alluminio dello scambiatore e ghisa o acciaio del riser) tendono a corrodersi per effetto della corrente galvanica. In realtà il materiale meno nobile con il potenziale dielettrico più basso (l’alluminio) si corrode cedendo elettroni al materiale più nobile (ghisa o acciaio). Ecco, per evitare che si corroda lo scambiatore, fra lo stesso ed il riser ci si mette una piastrina di alluminio in modo che si corrode lei e non lo scambiatore ma poi la piastrina va anche sostituita un’anno si ed uno no altrimenti, dopo due stagioni rischi di giocarti lo scambiatore. Se leggi tutti i miei post c’è scritto il perchè serve, quanto dura e tutto ben spiegato ma soprattutto, all’inizio, trovi le foto di come puó diventare uno scambiatore corroso
@kitegorico Si ormaomdamcijque o 6 anni. Basta dare le caratteristiche del motore. Contestualmente ti conviene chiedere anche la piastrina.
Grazie. Tu oltre alla piastrina antigalvaniche in alluminio hai lasciato quella della volvo? Suppongo anche che la lunghezza dei bulloni sia sufficiente a montare la piastrina
Si si entrambe
Anche io ho trovato lo scambiatore "mangiato" e per contro il riser (16 anni quasi nuovo). Ordinato il riser nuovo da sermar, e pure la flangia di alluminio, ma la domanda è: ho la barca in Toscana, qualcuno mi indica chi potrebbe riportare in salute lo scambiatore facendo il riporto di alluminio? Grazie
A Livorno ditta Brusa per la saldatura. Poi la portano alla vicina rettifica per la spianatura. Gli va portata la guarnizione per riprodurre la sezione di passaggio
Grazie, gentilissimo.
Mi scuso se non mi ero presentato. Sono un possessore di Oceanis 311 con motore VP MD2020 D e con timone a ruota. Sono un tecnico in prepensionamento e mi faccio manutenzione per conto mio eccetto casi particolari. Aggiungo a questa discussione: ho messo il riser in inox due anni fa. La corrosione nell'alluminio dello scambiatore era al 70-80%. Decisi di riempire con alluminio liquido bicomponente x tirare avanti un po. Adesso ho trovato che il riempitivo era ancora li al suo posto. Lo ho asportato ed ho fatto riportare alluminio da un fabbro mio conoscente. Poi ho spianato bene ed ho riavvitato i prigionieri. Non ho voluto mettere lo spessore in alluminio sacrificale da 6-8mm perche altrimenti si disallineava il portagomma sul riser. Invece, ho deciso di provare a installare il riser galvanicamente isolato. Partendo dallo scambiatore si trovano: 1 straterello di silicone rosso 300 gradi Motorsil, una guarnizione isolante nello stesso materiale di cui è fatta la guarnizione tra scambiatore e testata, la solita guarnizione con parti in metallo (isolata dai prigionieri) poi il riser. I prigionieri li ho isolati avvolgendoli con un nastro di quelli x riparare le perdite sui tubi dei radiatori auto e uno strato esterno di teflon x raccordi idraulici. Infine i 4 dadi sono isolati dal riser tramite rondelle isolanti. Metto alcune foto. Purtroppo ci vorrà molto tempo x verificare se la corrosione sarà stata eliminata o rallentata. Inoltre aggiungo una valvola a tre vie in modo che dopo il ritorno in porto posso risciaquare con acqua dolce invece che lasciare acqua salata nei tubi e nella marmitta, facendo pescare da un secchio. Notare che io non uso la cabina di poppa. La uso come locale tecnico e deposito ferri e materiali, quindi il motore e la zone dell'asse e relative prese a mare è sempre accessibile. Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Hai fatto un ottimo lavoro bravo ma a mio avviso forse potrebbe complicare e non migliorare le cose e forse potrebbe esporre il tutto potenzialmente ad un facile rischio di annullare completamente l'intervento fatto. Ovviamente la mia non vuole essere una critica ma semplicemente un ragionamento costruttivo valutando le cose da diversi punti di vista e mi spiego meglio. A parte il fatto di dover/poter reperire rondelle e nastri galvanicamente isolanti che non sono sempre disponibili in tutte le ferramenta o negozi nautici e tanto meno in mare; sicuramente quello descritto da te potrebbe essere un ottimo lavoro se non ci fossero alcuni piccoli problemi: Il primo è quello che usando la pasta nera o rossa come unica guarnizione non si ottiene l'isolamento galvanico perchè, serrando gli accoppiamenti la pasta tende a riempire le micro deformazioni e dove queste non vi sono, tende a far arrivare i metalli delle due parti a toccarsi. Il secondo è quello che se oltre la pasta vi si mette anche una guarnizione come dalle tue foto, visto la precisione dei fori della stessa guarnizione ed anche quelli del riser, occorre avvolgere i prigionieri con uno strato sottilissimo di nastro isolatore e mentre si monta il tutto si corre il rischio di grattare questo nastro scoprendo la filettatura dei prigionieri che tornerebbe a contatto con il riser annullando tutta la fatica fatta e questo purtroppo, salvo non sia una cosa enormemente evidente, una volta montato non c'è nemmeno modo di controllare se il nastro isolatore fosse stato grattato oppure no. Gli ultimi due problemi, non da meno dei primi, personalmente li vedrei nella difficoltà di poter controllare annualmente lo stato delle cose senza aspettare di ritrovarsi nuovamente con il problema ed in un'eventuale intervento in mare, magari con un pò di onda ed è capitato a più di qualcuno di dover intervenire sulla guarnizione del riser che magari inizia a perdere fumi ed acqua nel vano motore. Come detto è sicuramente un buon lavoro e magari aspettiamo anche di vedere i risultati nel tempo ma personalmente preferisco la piastrina sacrificale che senza complicazioni, in mare od in porto, ci vuole un'attimo a smontare o rimontare il tutto senza nemmeno troppe attenzioni cosa che fra le altre cose è adatta a tutti ma soprattutto, consente senza problemi ed anche a chi ha poca manualità di fare un controllo annuale o massimo biennale. Tienici comunque aggiornati.32
Si, capisco i tuoi commenti. i fori sono sufficientemente grandi da evitare il rischio di grattare via l'isolante. Per isolare, visto che non ci sono alte tensioni (la tensione è di pochi volt come in una singola cella elettrolitica) basta uno strato sottile di nastro isolante. Io ho combinato un nastro che resiste al calore con un po di teflon (che resiste bene anche lui) comunque non ci sono temperature molto alte, i fumi sono raffreddati. Ci ho sempre tenuto la mano sopra al riser caldo, quindi meno di 50 gradi, diciamo che stimo un massimo 60 o 70 nella zona dei prigionieri. La pasta Motorsil la ho usata non a fini di isolamento ma solo per la certezza di riempire delle microcavita' che avevo sull'alluminio riportato e per riempire meglio la zona tra i prigionieri e i bordi dei fori sulla guarnizione (anche se ci sono i nastri, così per riempire bene). comunque tra prigionieri e guarnizione eseste una differenza di diametro di 1 millimetro tutto intorno, che è tanto. Non lo avevo detto, ma ho allargato i fori anche sul riser per avere lo stesso millimetro. L'isolamento si controlla con un banale multimetro. Non mi pongo il problema di dover smontare e rimontare durante la navigazione... non sono parti in movimento... e se anche dovesse succedere, una perdita di isolamento non pregiudica nulla in poche ore di motore fino all'arrivo in porto. Ho nastro isolante e rondelle isolanti e Motorsil in cabina di poppa, Nulla di difficile reperibilità. Nelle prime ore controllerò il serraggio dei 4 dadi. Il mio unico timore è che si allentino causa assottigliamento delle rondelle isolanti dovuto al calore che le possa seccare. ci farò attenzione. Una chiave fissa da 12 ci entra anche senza rimuovere la scatola dei fusibili. Per isolare i prigionieri si può anche usare del tubetto termorestringente. non ne avevo in casa del diametro giusto. Il controllo annuale o biannuale prevedo di farlo in pochi minuti. Non lo ho detto ma è inteso che ci vuole un pochino di manualità. Non è cosa adatta a chi non se la sente. Ricordo che avrei messo anche io la piastrina sacrificale da 6 o 8 mm ma questo mi portava fuori asse il portagomma del riser con il manicotto di gomma tra fascio tubiero e riser appunto. Ancora una nota, come rondelle isolanti ho usato delle rondelle trovate nei materiali da officina di mio padre che era motorista. Ma non sono di bachelite o altri materiali duri. Sembrano solo un pochino più robuste
di quelle da idraulica. Poi con calma cercherò rondelle che sopportino meglio lo sforzo di compressione a caldo. Cambiandone una alla volta non si sposterà nulla all'interfaccia tra riser e scambiatore. In realtà penso già che in futuro troverò lo scambiatore corroso, ma meno. Isolare i due metalli, infatti, interrompe il circuito elettrico che fa passare corrente nella cella elettrolitica ma penso che potrebbero instaurarsi altri micro circuiti dovuti ai depositi carboniosi dei fumi. Non avranno una buona conduttività... ma non saranno nemmeno perfetti isolanti. Per cercare di contrastare già da subito questi depositi neri ho messo il motorsil anche nel foro grosso centrale delle guarnizioni
Leggendo con molto interesse l'alternativa all'anodo di alluminio (che reputo interessantissima) mi è venuta in mente un'idea stupida: ma imbrattare tutto ciò che è passibile di elettrolisi con gel al teflon?
Orteip, ma non è che ci conosciamo ? Abbiamo mica parlato di cosa fare (io, soprattutto non fare) dopo l'uscita dal mondo del lavoro, circa 2 mesi fa ?

Pellicano, non conosco il gel al teflon, quanto resiste ai gas caldi? Invece ho un minimo (ma minimo) di esperienza che il Motorsil ha resistito ai fumi (ancora più caldi) tra testata e scambiatore, almeno per 50 ore. Ma li non c'è corrosione , manca l'elettrolita...
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