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Versione completa: Scambiatore corroso a causa riser
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a proposito di smontare i quattro dadi: ho un problema, uno dei quattro si è rovinato e non riesco più a svitarlo, cosa mi consigliate?
prova a svitarlo piano piano mettendoci wd40 SENZA FORZARLO ASSOLUTAMENTE altrimenti rischi che se ti dice bene, si toglie tutto il prigioniero (l'inserto filettato) e lo sostituisci ma, se come capita di sovente in questi casi, ti dice male il prigioniero si spezza e son dolori. Non forzare ed alle brutte se vedi che non viene utilizza questo: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . Vedi però che ce ne sono di migliori, un pò più costosi ma migliori ed a bordo non guastano mai
Domandona: ho sostituito il riser lo scorso anno con uno originale volvo in ghisa (VP 2030). Nel mio caso (contatto ghisa-alluminio dello scambiatore) tale piastrina è utile? (penso di si) Inoltre: lo spessore di 8mm non va ad variare l'allineamento della pipetta in gomma (dove scorre l'acqua) che si innesta in alto sul riser? 8 mm mica sò pochi!! Se aggiungi pure lo spessore dela seconda guarnizione , necessaria, magari arrivi ad un centimetro...ma se si mette una piastrina da 3- 4mm? Si ridurrebbe molto il beneficio? Grazie
La piastrina è messa lì a sacrificarsi al posto dello scambiatore, lo spostamento di 8/10 od anche 15 mmi non comporta nessun problema di allineamento della pipetta, questa non è collegata con tubo rigido ma di gomma flessibile che lo sposti tranquillamente anche di 50 mm semmai, il problema lo potrebbero avere dadi che potrebbero non arrivare più ad avvitarsi ma, dalle numerevoli esperienze fatte nel frattempo da altri ADV, abbiamo visto che di media interporre spessori fino a 10 mm non crea alcun problema ai dadi che si avvitano regolarmente anche se è sempre meglio non esagerare (8 mm è meglio) e verificare prima di procedere. Per quanto riguarda il riser originale Volvo di ghisa, la corrosione dello scambiatore è avvenuta proprio con questo ma se tu avessi letto la discussione avresti visto che questo è già stato detto e soprattutto avresti letto anche che la corrosione galvanica avviene quando due metalli qualsiasi ma differenti sono in contatto fra loro e meglio ancora se uno od entrambi sono bagnati da una soluzione elttrolitica come l'acqua di mare o vapori della stessa. Ecco perchè anche l'albero della barca che non sta in acqua può essere soggetto a corrosione galvanica. Spesso se le discussioni si leggono si trovano già le risposte ma comunque vai tranquillo, la piastrina fa il suo lavoro anche se interposta fra lo scambiatore ed il riser originale in ghisa... Smiley4
Montato l'anno scorso il riser inox di SERMAR e una piastra in alluminio di 8mm (dopo aver saldato e rettificato lo scambiatore corroso 22 Smile. Prima della prossima stagione smonterò tutto per vedere il risultato. Spero di confermare i risultati di Pietro.
Facci sapere che così possiamo fare una stima migliore basata su più test anche se però, ciascuna situazione potrebbe essere diversa dall'altra, qualcuno adopera maggiormente il motore rispetto ad altri, qualcuno potrebbe avere qualche dispersione che ne accellera il consumo ecc. ma in ogni caso avere più testimonianze con una casistica maggiore aiuta la comunità. Intanto io continuo ad analizzare il problema e fra le tante ultimamente mi è sorto il dubbio che anche lo sbandamento della barca potrebbe causare od accellerare questo fenomeno di corrosione dello scambiatore, mi spiego meglio: Utilizzando il motore in contemporanea ad una o più vele issate fa si che il motore, solidale con l'imbarcazione, lavori più o meno sbandato da uno dei due lati e questo a secondo del lato, a secondo di quanto sia sbandato, anche se al momento non ne ho certezza però potrebbe causare un non corretto deflusso dell'acqua di scarico che ristagnanerebbe nel riser o che addirittura arriverebbe a lambire l'alluminio dello scambiatore e nel caso la corrosione galvanica sarebbe maggiore e più veloce e la piastrina avrebbe maggior importanza. In ogni caso e se possibile, visto la facilità e semplicità con cui ci si può mettere le mani, teniamo d'occhio cadenzalmente la situazione delle nostre piastrine e riportiamone le diverse valutazioni in modo tale da poterne valutare l'effettiva durata basata su una buon plafon di casistiche...
Vi racconto la mia pessima esperienza di questa estate. Lo scorso agosto in vacanza in Sardegna con la mia barca (hallberg rassy 36 con motore Volvo MD22A del 1990) mi rendo conto che il motore consuma quantità crescenti di liquido di raffreddamento fino a quasi mezzo litro /ora (senza perdite esterne da manicotti o similari) Vado ad Olbia in un cantiere dove mi dicono che in questa condizione era necessario sbarcare il motore attribuendo il problema alla guarnizione della testata. Lascio la barca (che sta in genere in Liguria e torno in aereo). Nel corso dell'inverno viene sbarcato il motore , rifatto testata , valvole , ecc. con molto ritardo (e molti soldi ) rimontato il tutto a giugno. Vado a riprendere la barca a fine giugno e alla prova in mare risulta che la perdita c'è ancora. La perdita viene attribuita allo scambiatore che (per soli duemila euro) viene sostituito insieme alle cuffie in gomma . Risultato zero e la perdita viene attribuita a una non rintracciabile lesione interna al blocco di allumino che contiene lo scambiatore , lo scarico fumi ecc. Il pezzo è fuori produzione e comunque costerebbe 5.000 euro. Soluzione proposta : rinunciare alle vacanze in barca e cercare (dopo l'estate) un blocco usato. Rimessomi dallo choc e dal giramento di palle mi sono messo con pazienza a cercare di capire dove poteva essere questa perdita e dopo innumerevoli tentativi e molta fortuna ho visto una macchia umida sulla fuliggine dello scarico dei fumi (ovviamente avevo smontato il riser) e sotto la fuliggine vicino alla flangia c'era una zona corrosa e un piccolo forellino da cui usciva il liquido verde. Tamponato il problema con resina epossidica per metalli (7 euro al supermercato) mi sono goduto la rimante parte delle vacanze e sono tornato senza problemi in Liguria. Domanda : come risanare la parte corrosa della vasca di alluminio vicino alla flangia. In ogni caso adotterò la soluzione della guarnizione in alluminio La mia fiducia negli AdV è più alta di quella che ho nei cosiddetti professionisti della nautica.
Quando sono andato io alla SERMAR, un paio di anni orsono, mi hanno detto che ne facevano anche una versione con uno zinco sostituibile inserito del collettore stesso. Questo può ovviare al problema della corrosione di cui si parla?
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Ci sarebbe da aprire un'indagine sul comportamento elettrolitico dello zinco nell'acqua calda salata, ma sarebbe un discorso da "iniziati"
succede, ed è successo anche a me con l'unica differenza (fortuna) che avendo appreso da mie esperienze e da esperienze di altri amici (molti adv) che lo scambiatore vp è solito "consumarsi" all'attacco con il riser, ho dato una occhiata per primo proprio a quello ed ho verificato la presenza non di un buchino ma di una vera e propria voragine (è stato sucfficiente un colpo d'unghia e quello che sembrava intatto era invero solo vernice). soluzione? più semplice di quanto pensi.
smonta lo scambiatore (questa volta fallo da te ... è molto semplice ... e se proprio non riesci non chiedere a cantiere ma chiedi al tuo meccanico "auto" di darti una mano ... costerà molto molto meno), togli il fascio tubiero (e magari con l'occasione dagli una bella pulita) e porta lo scambiatore ad una rettifica auto: oppure se riesci porta solo la "vasca" di cui parli. con 100 euro ti "cresceranno" con alluminio il buco e te lo rettificheranno, pronto per essere riusato. se possono, sarebbe meglio fargli fare, dopo la rettifica, una prova in pressione, per verificare, e risolvere, problemi derivanti da eventuali altri punti nascosti di corrosione e perdita, che tu ora non vedi. cambia gli oring del fascio perchè spesso le perdite sono anche da li.

ps
la prossima volta, chiedi consiglio prima di tutto al tuo meccanico auto di fiducia raccontandogli o facendogli vedere i sintomi: diagnosticare la perdità di liquido dalla testata in camera, con un motore che da come unico sintomo solo la perdita di liquido, è inascoltabile (nu se po sentì) ... e il fumo bianco (vapore) allo scarico? e la maionese sotto il tappo dell'olio ? e l'olio nell'acqua?
@enio.rossi Per l'idea che mi sono fatto non serve, infatti ho preso quello senza zinco. Il problema è l'accoppiamento ghisa/alluminio e la distanza fra la parte che si corrode e lo zinco e comunque troppa perchè abbia un effetto significativo.
@francesco c. Per come risolvere il problema te lo ha già spiegato bene l'amico Santicuti rispondendo al tuo post (smonti, porti in rettifica e con pochi spicci ti fai ricostruire la parte corrosa e fare la prova di pressione). Io però anche se in tono amichevole mi permetto di farti due appunti: il primo è quello che se avessi letto tutta la discussione avresti trovato tranquillamente la risposta alla tua domanda.
il secondo (più importante) e quello che se avessi cercato sul forum avresti trovato questa discussione ed altre che trattano esattamente il problema risparmiandoti i costi per sbarcare il motore prima e quelli per sostituire il riser dopo che magari avresti anche sostituito ma con 200 euri e non 2000... 19 In ogni caso comunque è bene ciò che alla fine finisce bene, il resto diventa tutta esperienza per se e da condividere. In bocca al lupo a te ma soprattutto al tuo motore ...
@enio.rossi No, non serve a nulla, in questa stessa discussione è già stato trattato di tutto e di più in merito (bastava leggere) ma tanto per ripetersi, lo zinco applicato ad un metallo protegge solo il metallo con cui è in contatto e null'altro. Nello specifico, per proteggere lo scambiatore che è realizzato con materiale più debole del riser, lo zinco dovrebbe trovarsi nelle immediate vicinanze del punto incriminato ed in contantto con lo stesso materiale più debole che dovrebbe proteggere. Meglio ancora se in contatto con entrambi, l'ideale sarebbe una flangia di zinco ma poi, visto la tenerezza del materiale si rischierebbe la tenuta ai gas di scarico ecco perchè è stata adottata la flangia di alluminio che si sacrifica quasi come se fosse uno zinco ma è pur sempre un metallo abbastanza resistente per reggere la tenuta anche se un pò corroso. Quello proposto dalla sermar (che fa l'artigiano e forse non conosce l'elettrochimica) ha lo zinco nel riser che è in contatto solo con il materiale con cui è realizzato il riser quindi, fornirebbe una una protezione all'acciaio del riser e non all'alluminio dello scambiatore. Poi ciascuno è libero di provare tutte le altre strade che vuole.
protegge il metallo meno nobile. due metalli di potenzialità diversa immersi nello stesso liquido,ecc ecc. lo zinco sacrificale protegge il metallo meno nobile. se non fosse così dovermmo mettere uno zinco per ogni metallo immerso e non è così.Smiley2
Perché, se uno le cose non le sa in modo certo (scientifico), fa affermazioni apodittiche che possono trarre in inganno i meno preparati?
Grazie Santicuti e Orteip per i consigli: questo inverno smonto tutto il blocco dello scambiatore e lo porto in rettifica. Quanto al fatto di documentarsi prima di fare lavori costosi e impegnativi è assolutamente giusto , dipende però dalla circostanze: saerdegna nordorientale dove le condizioni meteo non sempre sono tranquille , equipaggio di due persone (mia moglie ed io) che facciamo 135 anni in due, un motore che beve mezzo litro ora ( con il dubbio/ timore che possa fermarsi da un momento all'altro), consigli più vari e contraddittori di esperti e amici ecc. ce n'è a sufficienza per lasciare la barca ad un cantiere sconosciuto. Con il senno di poi avrei dovuto tornare in Liguria usando il motore il meno possibile aggiungendo l'acqua necessaria . Avrei risparmiato un sacco di soldi ed il fegato...ma certezze e tranquillità non sono tra le prime caratteristiche della vita in barca.
franco, da quando giro su adv, ogni cosa che ho letto ed ogni cosa che ho scritto, l'ho sempre considerata una dritta per il futuro piuttosto che un rimbrotto per il passato. di leoni da tastiera non ne ho incontrati e di bulli solo uno (Bullo ma buono). hai ragione, la condizione al contorno è sempre una variante importante, se non la più importante. buona vita e buon vento a te ed alla tua compagna, augurando a me stesso che, come voi, quando anch'io e mia moglie saremo a 135 in due si possa essere a viverli per mare
No caro Andros, a bordo ho avuto due elettrochimici con cui abbiamo studiato il problema dal punto di vista professionale perchè c'era anche in ballo una soluzione commerciale. La corrente galvanica è lo scambio di elettroni che avviene fra due metalli immersi in una soluzione elettrolitica (e l'acqua di mare lo è) dove, il metallo meno nobile li cede a quello più nobile attraverso la soluzione e sia la velocità di scambio che la quantità sono direttamente proporzionali sia alla differenza di potenziale del coefficiente galvanico di due o più metalli, sia alla vicinanza degli stessi ovvero: Se in una soluzione elettrolitica immergi tre metalli con coefficiente galvanico differente gli uni dagli altri, se le distanze fra i metalli sono uguali, otterrai che quello meno nobile di tutti cedrà elettroni ad entrambi quelli più nobili con maggiore perdita in assoluto ed a sua volta, quello meno nobile fra i due più forti prende una parte da quello più debole in assoluto e ne cede un'altra in quantità inferiore al più forte in assoluto. Più si allontana il metallo meno nobile dagli altri due e meno elettroni questo cede ad entrami i più forti e più aumenta invece la parte di elettroni che il metallo intermedio cede al più forte in assoluto. Traducendo il concetto con parole semplici che nei post precedenti davo per scontato, se il riser, lo zinco e lo scambiatore non fossero in contatto scombinato fra di loro, fossero immersi in una soluzione elettrolitica e fossero ad una distanza uguale fra di loro od in contatto diretto equipollente (alluminio/acciaio-zinco/alluminio-zinco/acciaio) avremmo il consumo totale dello zinco e una leggera corrosione dello scambiatore che forse ad occhio si farebbe anche fatica a vedere. Se invece abbiamo distanze differenti lo zinco inizia a consumarsi di meno mentre l'alluminio dello scambiatore inizierebbe a consumarsi maggiormente e siccome qui, invece delle distanze abbiamo dei contatti separati, è esattamente come se il riser avesse due zinchi diametralmente opposti. Si consumerebbero entrambi in modo indipendente ma seguendo la differenza di potenziale che si forma, da una parte fra zinco ed acciaio, dall'altra fra zinco e alluminio. E' vero che, mentre l'alluminio dello scambiatore si corrode da una parte e lo zinco si corrode dall'altra in modo indipendente, in tutto questo lo zinco si corrode prima e maggiormente ma ad ogni anno che passa, mentre lo zinco viene sostituito e torna nuovo, lo scambiatore di calore continua ad accumulare corrosione su corrosione. Rallenti (di poco) il processo ma non lo elimini a differenza della piastrina che invece viene corrosa al posto dello scambiatore.

PS- Nei motori i processi di corrosione galvanica sono ben calcolati a livello progettuale e sempre a livello progettuale gli gli zinchi (di norma) non vengono messi a caso ma ove possibile vengono messi proprio a contatto con il metallo meno nobile e quasi mai a contatto con il metallo più nobile. Meglio se a contatto con entrambi. Lì dove non ci sono dispersioni particolari e lì dove ci sono due zinchi sulle linee d'asse con l'elica di bronzo, uno a contatto con l'elica (generalmente l'ogiva) ed uno a contatto con sull'asse (generalmente quello a palletta diviso in due); se guardi bene noterai che lo zinco a contatto con l'elica è molto più corroso rispetto a quello a contatto con l'acciaio.

@enio.rossi Non so a chi fosse riferito questo post e se non a me chiedo scusa altrimenti, la spiegazione scientifica c'è e c'era, ora pure di competenza anche se non dovuta... 19

@francesco c., nel mio post non c'era assolutamente alcuna intenzione ne di riproverare alcunchè e nemmeno quella di inalberarmi a professore o chissè a cos'altro per cui, se ti dovessi aver dato minimamente questa impressione, ti prego di accettare le mie scuse sincere. L'appunto l'ho fatto in modo amichevole e voleva essere solo un modo per ricordarti che su ADV trovi tantissime soluzioni a molti problemi anche stando nei posti più disparati. Vabbè...Mi sono espresso male e spero tu non ti sia offeso.
Non solo non mi sono offeso , ma ti ringrazio ancora perché mi hai dato una spiegazione credibile a un problema che mi ha assillato per mezza estate. Tutta l'attenzione degli "esperti" è stata rivolta prima alla testata e poi al fascio tubiero e alle cuffie in gomma...l'idea di smontare il riser e guardare nello scarico (che è circondato dal liquido di raffreddamento) e trovare la perdita è venuta a me...anche se mai avrei sospettato corrosione galvanica tra parti dello stesso motore. Avessi letto il tuo post l'anno scorso avrei evitato un mare di problemi...comunque tutto è bene quel che finisce bene
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@orteip mi sposto un attimo dalla barca. caldaia domestica-materiali a contatto con acqua: rame inox (316) ottone quali dei tre dovrebbe avere lo zinco? stante al tuo ragionamento dovrebbe stare sugli ottoni o rame. in questo caso sta sull'inox e funziona. forse mi sfugge qualcosa. non per sterile polemica ma per capire.Smiley2
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