Ho letto tutta la pappardella e racconto la dissaventura che è capitata a un mio cliente. La barca è arrivata nuova, parliamo di un moderno 45 piedi, dove un cavo a 12V spelato per errore nella zona della timoneria (era l'alimentazione del plotter) metteva a negativo tutta la timoneria. La barca aveva un circuito di massa (lo spiegherò dopo, la massa a bordo non esiste)...quindi il bulbo, lande,motore a negativo. L'unico zinco è quello dell'elica e dell'S drive. Il cliente ha lasciato per 15 gg ( e non 1 anno come ha scritto Giorgio) la 220V inserita. Dopo 15 è uscito ed il timone si è rotto. Si è trocato per corrosione indotta da dispersione elettrica, accellerata dal effetto terra e cosa ancor più grave la terra in banchina, in Liguria, aveva un voltaggio anomalo, soprattto, come sempre, quando passa il treno. L'asse si è rotto proprio dove toccava l'acqua, la deriva era piena di bolle, le parte in metallo fuori dall'acqua stavano bene, gli zinchi erano ridotti a zero. 15 giorni.
Ora il lessico ed errori comuni:
Una barca ha un circuito a 12V (distinto da due cavi, il più (cavo roso) ed il meno (cavo nero o marrone) ed uno a 220v, dove in generale possimao individuare un carica batterie, un boiler, le prse (eviton inverte e generatori per semplificare)
La 'massa' è un termine automobilistico, perchè il motore era a negativo e la carrozzeria finiva a negativo, detto massa. Qualcunosi ricrderà anche le scosse e quel pezzetto di gomma (con dnetro lamelle di acciaio) che serviva a scaricare a terra per evitare questo spiacevole evento...beh ci han messo qualche milione di automobile per risolvere il problema.
A bordo di una barca non esiste una 'massa' perchè lo scafo in vetroresina, eccetto il carbonio ed i metalli (che meritano un altra enciclopedia ed un trattamento SPA riservato), semmai avrete sentire che il motore è a massa. Beh la massa è poi il vostro negativo della batteria. In alcuni casi il negativo batteria è collegato alla terra della 220V, perchè così per qualcuno, attrverso il motore, la terra di banchina scarica in acqua..certo al prezzo di corrodoere tutti i metalli diversi di cui è fatto il motore, per non parlare di eventuali metalli (serbatoi, timoni, albero) a cui è collegato il negativo.
Allora collegare un motore a negativo è giusto? No, non lo sarebbe, ma siccome i motori vengono dalle case automobilistiche, c'è poca scelta, se non quello di ordinarlo a poli isolati, dove quindi il negativo del motore invece di andare su un bullone a caso, va ad un relè che si eccita solo per 1-2 secondi quando mettete in moto. Significa che il negativo passa per il motore solo per quel secondo quando accendente. L'alternatore ed i bulbi olio e acqua hanno due fili, isolati, cioè i bulloni che passano nella carcassa dell'alternatore sono isolati con della gomma in genere (due rondellone).
Così facendo il motore è isolato, non ho più dispersioni di negativo sulla linea d'asse, che poi vengono amplificate quando l'alternatore ricarica, e lo zinco serve solo per protezione tra metalli diversi (elica in Nibral, nichel bronzo alluminio) e asse elica in acciiao 316 o aquamet o altro). I più fanatici, per evitare che da una corrente vagante sottomarina generata da (vicino di barche, zona costrzuione di nave dove saldano ad esmepio), mettono un isolante tra l'inventorore e l'asse. Si tratta di un 'giunto' in teflon . Risultato nessuna corrente esterna può salirmi nel motore e lo zinchi fa il suo lavoro.
Questa cos anon si fa con l'S drive, che è 100 volte più delicato alla corrosione.
L'unica massa che c'era a bordo e c'è ancora sulle barche USA è la piastra porosoa di massa; Si tratta di un 'mattoncino' di bronzo che viene messo in carena e che serve per collegare le calze o le carcasse degli apparati radio. Il loran la richiedeva per l'antenna, altrimenti non andava bene. Un buona piastra porosa di massa è la base per non avere disturbi audio.
Il circuito di bonding invece prende che 1 negativo gruppo servizi e gruppo motore (molto spesso sono in comune), sono collegati con una 'DORSALE' (line singola non chiusa ad anello, a tutti i componenti metallici e questa linea va fuori bordo ad uno zinco immerso. Lo zinco si sacrifica.
Molti fanno l'errore di creare dei loop, degli anelli coi cavi, facendo si che la corrente va in giro tra i metalli, lo zinco resta bellissimo e si smagiano i serbatoi.
Il 90% delle barche non ha un circuito di bonding.
La terra della 220V di banchina, attravereso il cavo viene a bordo e qui troviamo 2 casi: chi ha il salvavita, chi non lo ha e perchè il cantiere punta tutto sul salvavita bachina. Da qui ad un quadro 220V e da qui alle varie utenze. Qusi tutti han 3 fili, le due fasi e la terra.
La terra dovrebbe essere collegata dove predisposta negli apparecchi (CB , boiler, frigo a 220V). Fin qui sarebbe tutto bello e funzionale, ma nella realtà quasi mai è così.
Ora se il circuito dei negativi a 12V è indipendnete dalla terra, cioè nessuno l'ha collegata a negtivo 12V,e non lo fa il Carica Batterie, va tutto bene. Ma siccome il 90% sono a negativo 12v con la terra, siete da qualche parte sotto corrosione.
Allora ci sono 3 strade:
Zinc saver 30A
Isolatore galvanico
Staccare la terra al cavo di banchina
Ognuna ha pregi e difetti e costi. Se faccio una statistica con i miei clienti direi che il 40% stacca il cavo, il 40% monta lo zinc saver, è facile, poco spazio e costa diciamo 100-150€, il resto Isolatore galvanico, costa da 400a 700€, pesa 15KG, buno quello della victron che pesa poco.
Lo scopo è quello di portare a bordo il cavo di terra e farlo scaricare, neutralizzarlo, senza farlo andare in giro.
http://www.sterling-power.com/products-galvanic-why.htm Una buona foto, dei vari loop tra barche, tra begativo 12 e cavo terra barca.
Altra storiella. Un giorno in cantiere vedo una bella barca, bandiera tedesca, scafo nordico, mi avvicino e mi appoggio all'elica, formicolio alla mano, troppo tardi, scossetta...chiamo il proprietario che a bordo sta lavoricchiando.Ci mette la mano e ahia....Stacca il cavo di banchina e fine della dispesrione di 220V nell'elica. bene dopo varie ricerche, la barca con il suo circuito, faceva da 220V a tutto il cantiere e solo in quel cantiere, perchè dopo aver riordinato i cavi e fatto altri controlli non ha più avuto problemi elettrici, ne di corrosione.
Per finire, una barca quando in secca dovrebbe essere messa a terra con un cavo che va o dal bulbo, o dall'asse elica o dall'asse timone su un tondino di ferro del 12 piantato a mazzate nel terreno, così siete sicuri di scaricare, (lo so se siete su sfalto è un problema). Questo riduce anche sfighe coi fulmini (altra enciclopedia) ed evitate di pensare, a mal il bulbo è sull'invaso e l'invaso è a terra perchè in genere l'invaso è isolato dalla pittura o zincato e poi sotto il blbo dovretse avere due pezzetti di legno.
VARI PS
Lascio la normativa fuori da questo problema perchè seppur le stesse prevede cose giuste, il minimo errore di realizzazione crea problemi, in più non tutte le barche sono marcate CE, e CE non significa garanzia. La normativa più aggiornata deviva dall'ABYC.
http://www.sterling-power.com/products-galvanic.htm qui c'è tutto nei due link a centro pagina.
Non ho parlato di quei Cb che richiedono per forza la messa aterra o non funzionano
Dove metto i negativi se non sul motore: bene su un bullone isolato daa tutto, chiamato 'punto di distribuzione'
Concludendo
All'incontro mi è stato chiesto se ero favorevole a togliere la terra dal cavo 220V di banchina per una solzuzione rapida, senza costi e mettersi a giocare al piccolo elettricista. La rispsota è stata SI, il perchè ho cercato di riasumerlo qui.