27-03-2020, 01:51
27-03-2020, 08:53
E' più che sufficiente per portare sopravento il punto di scotta e svergolare.
Quando laschi hai il vang per diminuire lo svergolamento se troppo, quanto svergolare è un'oppppppinione.-
Quando laschi hai il vang per diminuire lo svergolamento se troppo, quanto svergolare è un'oppppppinione.-
27-03-2020, 15:05
Si è sufficiente, diciamo che un pò più lungo sarebbe meglio, è coerente con la tipologia della barca.
27-03-2020, 16:32
(27-03-2020 01:51)Stefano86 Ha scritto: [ -> ]Ma un trasto di queste dimensioni su una barca a vocazione sportiva come il sun fast non ha poco senso?
Il pozzetto mi sembra quello del sun fast 32 di Briand, barca di certo non esasperata verso la regata. Sul sun fast 3200 di Andrieu, modello successivo e di vocazione prettamente sportiva, il trasto è stato arretrato ed allungato di molto.
27-03-2020, 17:21
(27-03-2020 16:32)Plasson Ha scritto: [ -> ]Sul sun fast 3200 di Andrieu, modello successivo e di vocazione prettamente sportiva, il trasto è stato arretrato ed allungato di molto.
E, correttamente, è stato pure insellato.
27-03-2020, 18:48
Scusate la domanda: ma nelle due foto precedenti, la rotaia ( seppur di lunghezza differente) mi sembra lavori nello stesso modo, essendo più a poppa ovviamente è più lunga, ma l'angolo è uguale, no? Sicuramente cambiano le forze in gioco, essendo più lontana dal fulcro....
Vi chiedo, nel mio caso il margine di poppa del boma non arriva all'altezza della rotaia, fissata ai piedi della colonnina della ruota, si ferma 20cm prima... quindi la scotta( con i suoi bozzelli) non arriva a 90gradi sul boma stesso, fa un angolo ottuso... problemi?
Vi chiedo, nel mio caso il margine di poppa del boma non arriva all'altezza della rotaia, fissata ai piedi della colonnina della ruota, si ferma 20cm prima... quindi la scotta( con i suoi bozzelli) non arriva a 90gradi sul boma stesso, fa un angolo ottuso... problemi?
28-03-2020, 09:43
Forse volevi dire acuto, visto che il centro di rotazione del boma è sull'albero, quindi verso prua e non verso poppa; comunque tra i due angoli, meglio sarebbe stato leggermente ottuso, perché lo spostamento laterale del carrello avrebbe molto meno influenzato la tensione della scotta.
ciao
ciao
24-08-2020, 22:10
Riprendo la discussione , anche io vorrei spostare in modo non permanente la scotta dal pozzetto alla tuga quando ne ho necessità ,ho pensato di usare le rotaie del fiocco che sono posizionate sulla tuga , mettendo dei carrelli con un golfare , una modifica non invasiva , perdo qualche cm di regolazione del fiocco data da questo carrello posto all'inizio della rotaia.
Cosa ne pensate?
Cosa ne pensate?
25-08-2020, 07:37
Una cosa che amo sul mio firstino é il trasto randa gigantesco e piazzato alla fine del pozzetto. Subito prima dell'ingresso in dimette. Lavora bene e non rompe (quasi) le scatole.
25-08-2020, 16:49
(27-11-2017 22:38)fast37 Ha scritto: [ -> ]Cmq vedendo dove sta il trasto un bimini a poppa viene discretamente grande
Sulla mia, con il trasto davanti al timone, ho realizzato un bimini a poppa di 1,5 x 3,5 mt, sufficiente per 4 persone nelle ore più calde. Con il trasto al centro del pozzetto ci sarebbe lo spazio a poppa per un bimini di 10 mq a cui, con due cerniere lampo sullo sprayhood, si possono aggiungere due teli per ombreggiare tutto il pozzetto in ormeggio o nelle smotorate. Tutto senza stravolgere la barca e senza rischiare di aprire la coperta.
25-08-2020, 20:00
anch'io direi golfare affidabile al centro del pozzetto.
questa soluzione ti consente di aprire il bimini quando sei in porto o a motore: stacchi il grillo di ancoraggio della scotta e lo agganci alla falchetta da un lato. al limite puoi farlo così anche alle portanti se ha a riva solo la vela di prua.
inoltre con dei piccoli accorgimenti nello smontaggio del trasto un domani puoi sempre rimetterlo al suo posto, cosa che in caso di rivendita (o se ti viene voglia di regatare, non si sa mai) potrebbe rivelarsi importante.
questa soluzione ti consente di aprire il bimini quando sei in porto o a motore: stacchi il grillo di ancoraggio della scotta e lo agganci alla falchetta da un lato. al limite puoi farlo così anche alle portanti se ha a riva solo la vela di prua.
inoltre con dei piccoli accorgimenti nello smontaggio del trasto un domani puoi sempre rimetterlo al suo posto, cosa che in caso di rivendita (o se ti viene voglia di regatare, non si sa mai) potrebbe rivelarsi importante.
25-08-2020, 21:53
25-08-2020, 22:25
https://www.harken.it/content.aspx?id=9094
facci due conti che a spostare in avanti le scotte della randa i carichi possono cambiare anche radicalmente (e, se credi, spiega a quelli della foto che il golfare dovevano montarlo girato di 90 gradi rispetto a com’è ora).
facci due conti che a spostare in avanti le scotte della randa i carichi possono cambiare anche radicalmente (e, se credi, spiega a quelli della foto che il golfare dovevano montarlo girato di 90 gradi rispetto a com’è ora).
25-08-2020, 22:43
(25-08-2020 22:25)nape Ha scritto: [ -> ]https://www.harken.it/content.aspx?id=9094
facci due conti che a spostare in avanti le scotte della randa i carichi possono cambiare anche radicalmente (e, se credi, spiega a quelli della foto che il golfare dovevano montarlo girato di 90 gradi rispetto a com’è ora).
Ho usato la formula e il carico è di 500kg.
Praticamente il carico sarebbe distribuito sulle 2 rotaie , ,quindi 250kg a rotaia, dici che la mia barchetta potrebbe diventare cabrio?
25-08-2020, 23:33
eh, speriamo proprio di no, però puoi fare due conti svelti anche sul dimensionamento fatto dal progettista per la rotaia del genoa ( https://www.harken.it/content.aspx?id=9096 ).
Prima di fare il cabrio dovrebbe comunque mollarti il ponticello sul cursore ma poi è anche vero che la rotaia si porta a spasso contemporaneamente sia il carico del genoa che quello della randa e ovviamente carrello genoa e cursore randa si troverebbero a lavorare attaccati l’uno all’altro, dico bene?!?
Mah, Francesco, più di tanto non so che dirti, io non sono nè un progettista nè un seppur vago ingegnere, seguo solo una mia logica. Sicuramente, tra tutti i punti di aggancio possibili ed inventabili, la rotaia del genoa mi sembra quello più sensato.
Datti un tetto massimo di vento oltre al quale lasciarlo ove in origine...
Prima di fare il cabrio dovrebbe comunque mollarti il ponticello sul cursore ma poi è anche vero che la rotaia si porta a spasso contemporaneamente sia il carico del genoa che quello della randa e ovviamente carrello genoa e cursore randa si troverebbero a lavorare attaccati l’uno all’altro, dico bene?!?
Mah, Francesco, più di tanto non so che dirti, io non sono nè un progettista nè un seppur vago ingegnere, seguo solo una mia logica. Sicuramente, tra tutti i punti di aggancio possibili ed inventabili, la rotaia del genoa mi sembra quello più sensato.
Datti un tetto massimo di vento oltre al quale lasciarlo ove in origine...
26-08-2020, 07:55
(25-08-2020 23:33)nape Ha scritto: [ -> ]eh, speriamo proprio di no, però puoi fare due conti svelti anche sul dimensionamento fatto dal progettista per la rotaia del genoa ( https://www.harken.it/content.aspx?id=9096 ).
Prima di fare il cabrio dovrebbe comunque mollarti il ponticello sul cursore ma poi è anche vero che la rotaia si porta a spasso contemporaneamente sia il carico del genoa che quello della randa e ovviamente carrello genoa e cursore randa si troverebbero a lavorare attaccati l’uno all’altro, dico bene?!?
Mah, Francesco, più di tanto non so che dirti, io non sono nè un progettista nè un seppur vago ingegnere, seguo solo una mia logica. Sicuramente, tra tutti i punti di aggancio possibili ed inventabili, la rotaia del genoa mi sembra quello più sensato.
Datti un tetto massimo di vento oltre al quale lasciarlo ove in origine...
I cursori li terrei sempre ad una certa distanza , credo che se i punti sono distanti non ci sia il pericolo che ceda, il problema si pone se il cursore si deve tirare indietro e le forze agiscono sullo stesso punto ,come dici tu mi darei un limite di vento per non caricare troppo ,
Mi spinge a provare perché non faccio nessuna modifica e piccola spesa.
26-08-2020, 19:03
spostare un punto come il trasto della randa richiede molta attenzione:
ipotizziamo di spostarlo sulla tuga:
- il boma non lavorerà più a compressione ma a flessione: è dimensionato per farlo ?
si può provare a ripartire il carico su una certa lunghezza (e non in singolo punto) adottando opportuni rinvii da studiare accuratamente, ma non è sempre possibile se il boma non è particolarmente robusto.
in ogni caso il ridotto braccio di leva rispetto alla lunghezza intera del boma eserciterà uno sforzo molto più grande (resistenza) sui nuovi attacchi del trasto
il nuovo trasto, dove lo agganciate ?
forare la tuga non basta, e non bastano nemmeno grandi contropiastre all'interno: i movimenti flessori indotti dal moto ondoso si ripercuotono sugli attacchi del trasto con rischio di delaminazioni della coperta o tuga, specie se realizzata in composito, cui segue, prima o dopo, la rottura
l'unico sistema di sicurezza sarebbe di controventare con rinvio in chiglia (o punti di robustezza equivalente) i nuovi attacchi del trasto: il progetto originale infatti scarica le forze su punti estremamente robusti e dimensionati per questo
spostare il trasto si può, ma si deve quindi: riprogettare gli sforzi sul boma (con eventuale sostituzione) e controventare adeguatamente i punti di nuovo ancoraggio del trasto (o del facente funzioni)
ipotizziamo di spostarlo sulla tuga:
- il boma non lavorerà più a compressione ma a flessione: è dimensionato per farlo ?
si può provare a ripartire il carico su una certa lunghezza (e non in singolo punto) adottando opportuni rinvii da studiare accuratamente, ma non è sempre possibile se il boma non è particolarmente robusto.
in ogni caso il ridotto braccio di leva rispetto alla lunghezza intera del boma eserciterà uno sforzo molto più grande (resistenza) sui nuovi attacchi del trasto
il nuovo trasto, dove lo agganciate ?
forare la tuga non basta, e non bastano nemmeno grandi contropiastre all'interno: i movimenti flessori indotti dal moto ondoso si ripercuotono sugli attacchi del trasto con rischio di delaminazioni della coperta o tuga, specie se realizzata in composito, cui segue, prima o dopo, la rottura
l'unico sistema di sicurezza sarebbe di controventare con rinvio in chiglia (o punti di robustezza equivalente) i nuovi attacchi del trasto: il progetto originale infatti scarica le forze su punti estremamente robusti e dimensionati per questo
spostare il trasto si può, ma si deve quindi: riprogettare gli sforzi sul boma (con eventuale sostituzione) e controventare adeguatamente i punti di nuovo ancoraggio del trasto (o del facente funzioni)
26-08-2020, 20:59
(25-08-2020 22:43)Francescobissotwo Ha scritto: [ -> ]Ho usato la formula e il carico è di 500kg.
Praticamente il carico sarebbe distribuito sulle 2 rotaie , ,quindi 250kg a rotaia, dici che la mia barchetta potrebbe diventare cabrio?
Non è proprio così, ti troverai pressoché l'intero carico sulla rotaia sopravento, carico che non si sommerà mai con quello del genoa che lavora su quella sottovento.
ciao
27-08-2020, 08:30
Un bel trasto in mezzo al pozzetto è utilissimo per far ginnastica, piegare le gambe alzare il ginocchio, fa molto bene
26-09-2020, 12:57
se ne parlava tempo fa con un amico, forse con una specie di rollbar di acciaio attaccato alle mastre (che dovrebbero essere un punto bello robusto) piu' o meno all'altezza del tambuccio tipo gli hunter...
ma ci vorrebbe un bel calcolo serio...
ma ci vorrebbe un bel calcolo serio...