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(19-09-2024 19:14)bullo Ha scritto: [ -> ]Che cos'è il micciolo?
L'estremità bassa dell'albero o la parte opposta alla testa che va nella scassa. Pensavo fosse un termine comune, pardon
Buongiorno a tutti.
C'è una cosa che intuitivamente non riesco a spiegarmi. La differenza tra la scotta randa e il movimento del trasto randa.
Entrambe spostano il boma e intuitivamente mi viene da pensare che la differenza sia che con il trasto posso spostare il boma sopravento.
Leggendo diversi articoli leggo come uno intervenga sulla forma e l'altro sull'orientamento e che vadano usati in modo complementare per l'ottimale regolazione della vela, ma non riesco a spiegarmi il perchè.
A me sembra facciano lo stesso movimento visto che comunque il boma ruota su un perno.
Qualcuno me lo sa spiegare?
La gestione di scotta e carrello randa (volendo anche vang in casi particolari) serve a regolare lo svergolamento cioè l'apertura del profilo in altezza:
Se eserciti poco tiro verticale sul boma (es. carrello sopravento e boma sotto la mezzeria) il tiro verticale della balumina alzerà la varea del boma e la vela assumerà un forma più elicoidale (l'estremo è la strambata cinese)
Se eserciti molto tiro verticale (cazzi scotta fino a che il boma è praticamente sopra il carrello) diminuisci lo svergolamento e vedrai che diminuisce anche la forma elicoide della vela.
Questo è come si presenta la vela, nel caso della regolazione, su quali regolazioni siano migliori/peggiori, lascio altri più esperti del forum.
In parole povere:
- muovendo il carrello il boma si sposta sull'asse di rotazione parallelo alla coperta della barca, come fa una porta quando la apri o la chiudi.
- in assenza del vang lascando la scotta il boma si sposta sul prolungamento di questa, dunque si alza e si apre la balumina facendo ruotare i profili in alto più di quelli in basso
- se il vang è cazzato lascare il carrello o la scotta ha lo stesso effetto.
P.S. sarebbe meglio spostarla in Sail & Rigging dove c'è un'analoga discussione sullo svergolamento della randa
Albert ero rimasto sl fatto che il carrello regola l'angolo di incidenza della randa rispetto al vento apparente.
Einstain cosi recentemente mi ha corretto: "Allora ti devo correggere: scarellando sottovento diminuisce l'angolo di incidenza,
infatti è una manovra che si fa per ridurre potenza."
Clavy si chiama MICCIA, c'è solo sugli alberi in legno sotto il piede e l'invito dentro la scassa sempre di legno.
Jonah 11, con la scotta dai lo svergolamento col carello apri o chiudi la randa, cioè la laschi o la cazzi, parliamo di bolina.
(16-09-2024 18:22)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Mi trovi in rete 1 foto o video che mostrano tale comportamento?
Ho sempre creduto che sulle barche piccole questo accadesse.
Meglio cosi !
Ma domanda, sul mio 21 piedi, di bolina, conviene Sempre portare il carrello sopravento a meno di vento forte? Cioè non riesco a capire quando ha più senso tenerlo al centro
(29-09-2024 18:29)mnoga Ha scritto: [ -> ]Ma domanda, sul mio 21 piedi, di bolina, conviene Sempre portare il carrello sopravento a meno di vento forte? Cioè non riesco a capire quando ha più senso tenerlo al centro
Per la bolina il boma deve stare al centro.
Anche leggermente sopra con vento leggerissimo.
Se c'è poco vento cazzerai poco la scotta per cui con il carrello sopravento riporti il boma al centro.
Con vento medio e tensione media della scotta il carrello sarà centrale.
Con vento forte conviene scarrellare ( sottovento) .
Le regolazioni sono opppppinioni, quello che ti dice se fai bene o male è il log.
Già spiegato al messaggio 366.
(20-09-2024 16:54)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Albert ero rimasto sl fatto che il carrello regola l'angolo di incidenza della randa rispetto al vento apparente.
Sia col carrello che con la scotta regoli l'angolo di incidenza della randa rispetto al vento apparente.
La differenza è che con il carrello la variazione di angolo è uguale alla base e alla sommità della vela, mentre con la scotta la variazione è progressiva, minima alla base e massima alla sommità (in assenza di vang, ovviamente).
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