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Versione completa: Victronizzare la mia barchetta
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E' un po' di tempo che sto osservando i prodotti della Victron e devo dire che piu' approfondisco e piu' mi piacciono. Ho deciso quindi di “Victronizzare” la mia barchetta sostituendo (con calma) tutti i componenti installati con i corrispondenti della casa olandese Questi esistono fondamentalmente in 3 diverse salse: -per i poracci Smiley4 -per i poracci con una trentina di euro in piu' in tasca -per i ricchi Ho scelto i prodotti per i poracci con qualche euro in piu' in tasca, che si differenzia dalla linea poracci per la presenza del bluetooth con una app IOS/Android che consente di avere info sul funzionamento, l'aggiornamento e la configurazione degli oggetti. La serie per i ricchi ha una connessione Ethernet che consente di monitorare l'attivita' dei vari componenti direttamente sul cartografico multifunzione delle marche piu' in voga come Raymarine, Simrad, B&G, Garmin e (credo, non sono sicuro) Furuno. Gran bella cosa ma riservata ai prodotti piu’ grandi, non posso mettere una caricabatterie da 50A solo per poterlo controllare dall’Axiom! Per il momento ho a bordo un regolatore solare SmartSolar 75/15 collegato in BT con un modulo Smart Battery Sense. Le prestazioni sono eclatanti, con un pannello da 50W nominali nuovo, quello acquistato attraverso il secondo gruppo ADV per intendersi, il 24/12 alle 13:30 (orientando il pannello verso il sole) ho rilevato una produzione di 46W, mente mettendo il pannello in posizione orizzontale sopra l'osteriggio di prua il valore rilevato e' sceso a 17W. Comunque ottimi risultati, il primo quasi incredibile! Lo scatolino denominato Smart Battery Sense viene letteralmente appiccicato sopra la batteria da controllare e comunica alla App tensione e temperatura da batteria, mentre al regolatore solo quest’ultima. Nel primo link si vede a sx la lista dei componenti della rete BT VictronConnect, scegliendo lo SmartSolar si accede al "cruscotto" del regolatore, mentre per lo Smart Battery Sense si vede il voltaggio e la temperatura della batteria. In entrambi i casi si possono avere dei grafici nel tempo delle varie grandezze misurate dai componenti. Il resto dei componenti e' in via di acquisizione, spero per la fine di questo mese di avere l'Orion DC/DC charger che sara' il centro del nuovo sistema di ricarica delle batterie sulla mia barchetta come si puo' vedere nel secondo link.
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Arggg.... capisco perche' dall'Axiom non riesco ad utilizzare l'app Victron per collegarmi allo Smart solar 100/20.
Cmq sul telefonino / tablet oltre alle informazioni veramente complete si puo' anche programmare tutto il regolatore. Messo la scorsa primavera , veramente interessante.
Ciao PEPE,
seguo sempre volentieri i preziosi consigli e aiuti che dai sul forum.
per questo tuo personale progetto però ti voglio dare delle indicazioni in base ad una esperienza che ho avuto (su una barca di un amico) e che stiamo cercando ancora di capire come risolverle nella più semplice soluzione.
ci sono alcuni problemi di cui bisogna tener conto.
1)il primo problema è l'elevata integrazione con sistemi elettronici. (tanti, che anche se di consumo ridotto insieme fanno una bella somma).
il loro funzionamento richiede continuo assorbimento di energia e a barca ferma , durante le lunghe pause sopratutto invernali rischia di scaricare le batterie in men che non si dica.
2) il caricatore DC/DC nel mio caso 12/24.
occorre inserire un coltello da aprire quando lasci l'imbarcazione ferma per qualche giorno perché a mio parere, (sto ancora verificando) il caricatore DC/DC cerca di tenere le batterie che deve caricare ( nel tuo caso vedo che sono quelle dei servizi ) sempre al massimo delle loro carica, e questo lo fa prelevando energia dalla batteria del motore.
Penso che quando che il pannello solare che hai inserito non sia in grado di fornire sufficiente energia per mantenere carica la batteria a cui e collegato la stessa verrebbe scaricata dal DC/DC fino ad arrivare al livello di tensione minimo.
inutile dire che in queste ultime stagioni abbiamo sostituito alcune batterie dando colpa del mal funzionamento ad un loro difetto, ma a mio parere i problemi sono diversi ma il più grande è proprio la gestione del caricatore DC/DC.
altra cosa se un domani una delle due batteria dei servizi dovesse funzionare male il DC/DC continuerebbe a cercare di caricarle surriscaldandole e esaurendo tutta l'energia anche della batteria da cui preleva l'energia.
spero di non aver fatto troppa confusione ed essermi fatto capire ed averti dato qualche informazione utile a completare il tuo impianto

Ps. nel nostro caso il DC/DC carica le batterie dell'elica di prua a 24V prelevando energia dalle batterie di servizio. abbiamo preferito aggiungere un altro caricatore a 24v che si occupasse della carica delle batterie dell'elica di prua quando si è in banchina, e lasciare che il DC/DC funzionasse solo durante la navigazione a motore.
Gli schemi di Pepe sono tra i migliori...
Innanzitutto ti ringrazio per la tua risposta, lo scopo della pubblicazione dello schema teorico era quello di suscitare reazioni sia positive sia negative che mi aiutassero a scoprire dei bug ai quali non avevo pensato. Al punto che avevo pensato come titolo del post “un sasso nello stagno”. Smiley4 Tornando nel merito, con il Victron puoi definire le soglie di intervento del caricabatterie dc/dc. Per evitare il trasferimento di energia indesiderato, basta impostare una soglia di inizio trasferimento di carica tra la batteria motore e quelle servizi superiore al voltaggio massimo che la prima potrà mai avere in assenza di carica dall’alternatore o dal pannello solare. Questo si ottiene molto semplicemente utilizzando la app. Facciamo l’esempio dell’accensione del motore dopo una sosta in rada, la batteria motore non ha lavorato ed è quindi piena, mentre quelle servizi sono ragionevolmente vuote. L’accensione del motore può comportare uno sforzo intenso ma della durata di pochi secondi, quindi il motore parte. L’alternatore comincia a fare il suo mestiere riportando la batteria di avviamento ad avere piena carica e solo in questo momento, grazie alle soglie che tu hai impostato, inizia a caricare le batterie servizi. Lo stesso avviene nel caso del pannello solare ma in modo moooolto più graduale. Spero di essere stato chiaro.
@bobspiderman Grazie del complimento ma lo schema pubblicato è estremamente semplificato. Mancano una marea di ammennicoli che sono presenti sulla mia barchetta (inverter, utenze h24, separatore galvanico, battery monitor, ecc.). Lo scopo era solo di verificare la mancanza teorica di criticità. Per le criticità pratiche dovrò attendere il termine del lavoro, sperando che non c’è ne sianoSmiley4

P.S. se vuoi divertirti con uno schema completo ed attuale...Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Ho un paralellatore/ripartitore di carica pagato una trentina di euro e che da anni mi tiene costantemente in carica sia le batterie servizi che quella avviamento automaticamente a seconda della necessità. Penso sia un ottima soluzione per risolvere il problema della ripartizione di carica emessa dai pannelli. È una soluzione semplice e a poco prezzo. Qui di seguito il link. Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Andrea, scusa, ma sei sicuro che tu abbia un caricabatterie dc-dc? Quale è? Da come lo descrivi non si comporta come tale, ma come un semplice step up converter, il che spiegherebbe perfettamente tutti i problemi da te rilevati. Per quanto riguarda la possibilità che una delle 2 batterie vada alle Olgettine trascinando anche l’altra nell’abisso, la mia coppia di Optima Yellow Top resiste da oltre 9 anni e non sembra averne ancora abbastanza. Se, come spero, dovessero durare ancora 4 o 5 anni, l’età raggiunta dall’ultima Red Top da avviamento prima di diventare un pesante fermacarte Smiley4, il litio sarà ampiamente competitivo come TCO (Total cost of ownership, in italiano costo totale di possesso) rispetto al piombo e la mia prossima batteria servizi sarà al litio e sarà singola. Se dovessero morire prima le YT, saranno sostituite da 2 AGM da 6V in serie. Nel primo caso, avere il dc-dc Victron mi consentirà di gestire 2 chimiche con esigenze di carica nettamente diverse e di salvare l’alternatore del mio motore che altrimenti potrebbe finire arrosto come si può vedere in questo video della Victron. 42 Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
L’Orion limita infatti il trasferimento di carica tra le batterie a 30A salvaguardando così la vita dell’alternatore che, in assenza di protezioni, con una vorace batteria al litio che fosse abbastanza scarica, cosa comune nelle batterie servizi, potrebbe fare una brutta fine. Nel mio caso 30A sono perfetti, mentre per chi dovesse avere pacchi batterie più consistenti è possibile metterne in parallelo più di uno, per moltiplicare la corrente gestita e purtroppo anche il costo.
allego foto dell'impianto in oggetto, è un convertitore ma fa anche da carica batteria (forse uno dei primi) non esistono regolazioni a portata di mano e visto che la barca è nuova un paio di stagioni ed è "in garanzia" preferito non toccare nulla altrimenti se tutti ci mettono mano va a finire che nessuno capisce più nulla. sostituite 2 volte batterie optima (2 in serie x avere 24v) ed ora con la terza serie e qualche cambiamento sembra tutto a posto, ma nel frattempo le batterie dei servizi secondo me hanno subito conseguenze e un pò per questo ed un pò forse per i tanti assorbimenti dell'elettronica anche in fase di standby devono essere spesso ricaricate. non ci sono pannelli solari installati, (ma anche io preferisco cosi se possibile). Sulla mia barca i pannelli li ho e li uso solamente durante l'estate quando sono a bordo altrimenti preferisco scollegarli (naturalmente non ho problemi di assorbimento in standby) La mia era solamente un indicazione per avvisare delle possibile conseguenze ad usare questi convertitori/caricabatterie che senza controlli ed appropriate regolazioni potrebbero danneggiare le batterie. penso che la dove non occorra avere parti di impianto funzionanti a diversi voltaggi 12 e 24 volt, il tradizionale ripartitore di carica a 2 o 3 uscite sia sufficiente a caricare tutti i vari banchi di batterie che compongono l'impianto e quando siamo fermi in banchina l'aggiunta di un carica batterie (es. per il banco delle batterie dell'elica di prua) possa risolvere semplicemente la loro carica mantenendo sempre una certa separazione nel caso di qualche disfunzione. non conosco il funzionamento delle batterie al litio ma vedo che diventano sempre più di attuale utilizzo spero che qualche costruttore ci pensi e dia la possibilità di poterle caricare con un "semplice ripartitore" che limita gli assorbimenti ai valori che noi vogliamo ottenere.
ecco la foto in alto a destra convertitore / caricatore sotto a destra aggiunta successiva caricabatterie 24cc
Complimenti per l'ordine. Se avessi fatto, io personalmente, l'impianto della mia barca, sarebbe proprio così, invece è un marasma di cavi.
@AndreaC La foto conferma la mia teoria, l’Orion della foto NON è un caricabatterie DC/DC ma semplicemente un convertitore di tensione, nel tuo caso da 12 a 24 volt. Un caricabatterie fa molto di più che fornire un voltaggio costante ad una batteria. Non mi stupisco che le Optima morissero prematuramente e le batterie servizi si scaricassero. Le prime non venivano mai caricate opportunamente e le seconde dovevano sopportare il consumo a vuoto dello step up converter. La Victron ha in catalogo una serie di caricabatterie DC/DC da pochi mesi, al salone di Genova avevo chiesto notizie di questi oggetti ad un tecnico della Victron e questi non ne sapeva nulla. La Votronic li vende già da un paio di anni.

P.S. Bella installazione, complimenti Smiley32
Grazie Pepe del post molto interessante. Da un po' sto girando anche io intorno al caricatore dc/dc e non conoscendo il Victron, guardavo quello prodotto dalla Sterling. Mi chiedevo però, che efficienza avrà questo apparecchio con il regolatore standard dell'alternatore? ho dato un'occhiata al sito Victron e parlano di abbinarlo ad un regolatore "intelligente"... la domanda che ti pongo quindi è la seguente: con questo caricabatterie sul mio alternatore standard Yanmar da 60 A avrò sempre i miei 5 o 6 Ampere in ricarica (anche se in multistep) oppure potrò notare un incremento delle corrente di ricarica?
l’Orion non richiede un alternatore Smart ma per la sua estrema configurabilità sia in uscita sia in ingresso permette la ricarica completa delle batterie servizi anche in presenza di un alternatore Smart. Per rispondere alla tua domanda se l’alternatore invia alle batterie 5 o 6A l’Orion non ci può fare nulla.
Quindi per ottimizzare il sistema potrei montare un regolatore esterno all'alternatore tipo lo sterling ed inviare la corrente così generata, all'orion: il sistema lavorerebbe sempre ad un massimo di 30 A limitati dall'orion senza affaticare l'alternatore, idea molto interessante. l'unica dubbio che mi resta e se i due sistemi di regolazione lavorando in cascata possano andare in conflitto... che ne pensi?
In effetti l’alternatore non “vede” l’Orion ma la batteria motore, francamente non vedo la necessità di mettere un regolatore esterno. Come si è detto la batteria motore viene caricata al 100% in pochissimo tempo, l’Orion limita a 30A il trasferimento di corrente verso i servizi, rendendo la vita dell’alternatore molto tranquilla.

P.S. l’Orion mi arriva tra una decina di giorni e ti saprò dire come funziona. Dovrebbero poi iniziare la distribuzione della versione non isolata, con i negativi comuni per intenderci, che costerà una 40ina di euri in meno. Non sono riuscito ad aspettare Smiley57
Aspetto le tue impressioni dopo il montaggio..Grazie ancora
Contaci, aspetto anche il battery monitor BMV-712 che non è nello schema ma è propedeutico alla fase 2 della Victronizzazione e cioè vedere i dati sull’Axiom Pro oltre che sulla App. Smiley53
Il battery monitor e' arrivato, ho finito di montarlo oggi. Mi sembra veramente ben fatto, a parte il display che e' veramente piccolo e per leggerlo bisogna avvicinarsi molto. In compenso e' possibile avere una piccola gestione eventi facendo suonare un allarme o comandando un rele esterno con un contatto normalmente aperto o chiuso. Gli eventi possono essere scatenati dal valore della temperatura della batteria troppo bassa o troppo alta, dalla tensione, dal livello di carica, ecc. L'applicazione Victron connect consente di avere sott'occhio lo stato della batteria, risolvendo brillantemente il problema del display troppo piccolo. Ho corretto lo schema per includere il battery monitor e trovate 2 videate dell'applicazione Victron connect.
Purtroppo il pezzo piu' importante, il DC/DC charger e' arrivato sbagliato! Il distributore non conosce la differenza tra un charger ed un converter e mi ha inviato quest'ultimo. Ho ordinato il charger mandandogli la foto, il codice e la descrizione esatta, tratti dal listino Victron, ed e' riuscito a sbagliarsi! 'tacci suoi. 53 60 Non sanno neanche cosa vendono Smiley26, poi ci si lamenta di Amazon. Adesso vedo di ordinarlo da un distributore in Germania o in Olanda e forse tra una decina di giorni mi arriva.

P.S. nel frattempo l'obiettivo si ulteriormente spostato, oltre vedere i dati sulla app Victron Connect e sull'Axiom, mi e' venuta voglia di vederli anche in remoto, tutte cosette che si possono fare con il neonato Victron Cerbo-GX Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
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